Nolangroup: crescita costante e due novità l'anno

Nolangroup: crescita costante e due novità l'anno
La Casa di Brembate, ora parte del gruppo 2Ride, conferma una crescita ormai costante. Progetti e programmi per il prossimo futuro: novità in tutti i segmenti e la tradizionale attenzione al racing
13 febbraio 2020

Una crescita costante su tutte le linee di prodotto, piani ambiziosi di sviluppo in termini di fatturato, evidentemente figli di nuove proposte ed espansione su altri mercati, e una totale fedeltà ai valori di sviluppo nelle gare ma anche di mantenimento in Italia delle lavorazioni più pregiate della filiera produttiva: questi i punti fermi di Nolan Group - marchio che al suo interno comprende appunto Nolan, X-Lite, e la più economica linea Grex (con caschi in policarbonato) e la divisione tecnologica N-Com.

A quasi un anno dalla fusione di Nolangroup con 2Ride Holding, operazione che ha destato qualche preoccupazione rapidamente sopita dalla stessa Casa di Brembate, è il momento di fare il punto su quanto è successo in questi primi nove mesi di vita dalla cessione alla holding francese, in un evento in cui Enzo Panacci, AD di Nolangroup ha riassunto la situazione aziendale.

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Una situazione che vede un piano strategico basato su idee molto chiare, come dicevamo all'inizio e che coinvolge l'intera holding che, lo ricordiamo, ha nel suo portafoglio anche i marchi Shark, Bering, Segura, Bagster e Cairn. L'attuale fatturato di circa 140 milioni (che matura su un totale di 80 Paesi attraverso l'attività di 1.000 dipendenti) vuole arrivare a 200 milioni entro la fine del 2024. Evidente l'opportunità di razionalizzare alcuni processi produttivi attraverso sinergie fra aziende del gruppo, che al momento si sono già attivate con alcuni processi di lavorazione delle visiere, del comfort interno, delle calotte in fibre composite e dei sistemi di intercomunicazione per i caschi N-Com.

Proprio parlando di questo patrimonio tecnologico emerge uno degli ambiti di sviluppo: Nolan Group vuole continuare a innovare continuamente, e oltre alla sempre maggiore sicurezza - i due testimonial Alex Rins e Danilo Petrucci, di cui vi proporremo intervista in separata sede, hanno sottolineato l'attenzione su questo aspetto - lo sviluppo vede sforzi su soluzioni che puntano sulla proiezione di head-up display direttamente all'interno del casco, per distrarre sempre meno dalla strada. Soluzioni che - questo lo diciamo noi - grazie al patrimonio di conoscenza accumulato con la divisione tecnologica N-Com, che da anni si occupa di intercomunicazione fra motociclisti, è probabilmente più vicino per il Nolan Group che per altri costruttori.

Un momento della conferenza
Un momento della conferenza

Tornando alla sicurezza, Panacci sottolinea con giusto orgoglio come NolanGroup sia dotata al suo interno di una struttura testing autorizzata dal ministero, a cui si affianca un secondo laboratorio dove vengono svolti test ancora più impegnativi per verifiche che il gruppo si impone al di là degli obblighi di legge. Il risultato di tutte le capacità produttive è di circa 400.000 caschi all'anno fra fibra e policarbonato, tutti a Brembate di Sopra. Un dato che rende il Nolan Group il più grande produttore europeo di caschi.

Il mix di prodotti parla di 55.573 modulari, 53.370 integrali (fra cui ben 7.000 unità del racing X-803RS Ultra Carbon dal lancio, avvenuto lo scorso settembre con debutto pubblico all'EICMA) ma anche 19.358 crossover e 33.971 jet. Un risultato che nasce dalla grande tradizione di innovazione del gruppo Nolan. Giusto per sottolinearne i primati, la Casa bergamasca è stata la prima a realizzare, nel 1972, un casco in materiale termoplastico. Nel 1987 è arrivata l'invenzione della chiusura micrometrica, e poi circa 10 anni dopo, nel 1998, è arrivato l'N100, primo modello al mondo con apertura mentoniera a traiettoria ellittica.

 

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