Novità HJC 2023: la prova completa [VIDEO]

Abbiamo provato le principali novità di HJC per il 2023 direttamente sul campo, in uno stress test che andasse a ricostruire tutti gli utilizzi più intensi dei caschi. Due Integrali, due Modulari e un casco JET in totale, in un video tutto da vedere!
3 aprile 2023

L'idea nasce poco dopo EICMA 2022. Come presentare la gamma delle novità HJC nel miglior modo possibile? Sicuramente provandole. Siamo quindi partiti per la Sicilia sperando e ottenendo un clima ideale da una parte e un percorso/paesaggio che potesse farci testare e cogliere al meglio le caratteristiche di questi caschi. Vediamoli nel dettaglio uno a uno.

RPHA 91

Il modulare top di gamma in fibra di HJC si presenta rinnovato completamente in tutte le sue parti. Omologato sia come JET sia come Integrale presenta un sistema di mentoniera apribile e basculante che avvicina la stessa alla calotta una volta aperta. Questo dettaglio migliora e di tanto la distribuzione dei pesi e il bilanciamento generale del casco quando utilizzato come JET, permettendo appunto di non aver nessun fastidio, sbilanciamenti o turbolenze.

Come sui caschi che vi descriveremo in seguito, anche RPHA 91 presenta caratteristiche che fanno capire quanto lo studio di ogni piccolo particolare possa poi in realtà diventare un fattore fondamentale e caratterizzante del casco stesso. Per esempio l'aletta para vento del mento presenta un'apertura e chiusura automatica che permette di allontanare la stessa dal mento e naso durante l'operazione di chiusura ed apertura della mentoniera. Nel video in apertura si vede bene questo dettaglio.

Il casco può essere calzato sia da chiuso sia da aperto senza grossi problemi, consigliamo di provarlo bene (cosa che comunque vale sempre per tutti i caschi) sia da aperto sia da chiuso in quanto una volta chiusa la mentoniera, la calotta tenderà a stringersi ulteriormente cambiando completamente il fitting del casco.

Nota davvero di merito per la rumorosità. Il casco è davvero silenziosissimo e privo di fruscii vari anche con prese d'aria aperte. Parlando di ventilazione segnaliamo anche l'ottimo ricircolo dell'aria che nel nostro caso abbiamo dovuto chiudere per via della temperatura esterna attorno ai 13 gradi.

Chiude la descrizione del casco la presenza del visierino parasole regolabile aperto o chiuso ma anche in 3 posizioni di profondità per non dare interferenza con occhiali e naso.

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RPHA 71

L'integrale in fibra di HJC è dotato di tutti i sistemi utili per un utilizzo a 360° e dedicato a tutte quelle persone che non vogliono rinunciare agli accessori solitamente presenti su caschi "più da tutti i giorni" a fronte di una maggiore sicurezza offerta anche dalla mentoniera fissa.

Scopriamo così un casco che ha come caratteristica principale un fitting perfetto. Si tratta di una sensazione tra le più rare, quella che offre RPHA 71, aderendo perfettamente a tutta la testa ma lasciando comunque un ottimo spazio alle orecchie e alla predisposizione per gli occhiali (come del resto presente anche su tutti gli altri caschi provati), che lo rende adeguato anche per il turismo o per un utilizzo quotidiano prolungato.

La ventilazione è ai massimi livelli, come del resto nell'RPHA 91 ma, in questo caso, segnaliamo una rumorosità leggermente superiore al modulare, che per silenziosità è quasi imbattibile.

Il casco risulta inoltre anche ben bilanciato e leggero su collo e testa.

Anche qui troviamo il visierino parasole regolabile aperto e chiuso e su tre posizioni di profondità per non interferire su naso e occhiali.

i100

Il casco modulare o 180° in policarbonato di HJC è da scegliere sicuramente per il suo design che, una volta aperto, fa sparire quasi del tutto la mentoniera dato che la fa ruotare e posizionare sul retro della calotta. Particolarità unica è data dalla visiera trasparente che una volta aperta la mentoniera torna in posizione evitando così un doppio movimento del pilota durante la fase di apertura.

Anche i100 è omologato sia come integrale sia come JET. Un'estetica vincente se si pensa a tutte quelle tipologie di moto naked/streefighter o semplicemente più "aggressive" nel look che mal si sposerebbero con un casco modulare di forma classica. O fosse anche più semplicemente per adattarlo alle moto prive di protezione aerodinamica.

Va, tuttavia, segnalato che il peso del policarbonato rispetto a un casco in fibra (non è sempre così ma in questo caso si) con mentoniera rovesciata rende il casco un po' sbilanciato. Va provato quindi anche questo i100 per capire quale sia la miglior scelta da fare.

Ottima la ventilazione, la silenziosità e il fitting generale. Anche qui troviamo un visierino regolabile aperto o chiuso ma anche alto o basso tramite una rotellina collocabile su 13 posizioni.

Il sistema di comunicazione Bluetooth disponibile per i100 non è di ultima generazione e quindi non integrato (la batteria si) nel casco, ma di questo parleremo in un capitolo a parte.

i71

Così simile eppure così differente dal fratello maggiore in fibra, i71 è un casco top di gamma per HJC ma questa volta per il materiale policarbonato. Ma che cosa cambia in un casco in fibra, a parte la calotta? Alcuni dettagli come possono essere la dimensione dei meccanismi di apertura e chiusura delle prese d'aria che in questo caso sembrano più delicati (ma non è detto che lo siano), il peso leggermente superiore e quindi anche il bilanciamento del casco. Il sistema di chiusura micrometrico al posto del doppio anello, ma soprattutto il prezzo. Che, in questo caso, è davvero concorrenziale .

Anche in questo caso troviamo il visierino parasole regolabile aperto o chiuso e su tre posizioni di profondità e la predisposizione per l'interfono di seconda generazione come sui caschi top di gamma in fibra.

Ottimo il fitting seppur leggermente inferiore al casco in fibra RPHA 71.

RPHA 31

Ci piacerebbe dirvi come va ma non lo abbiamo provato in quanto non ancora disponibile. Vi promettiamo lo faremo presto e anche in modo molto approfondito. Di lui però possiamo presentarvi le caratteristiche tecniche. RPHA 31 è il casco JET in fibra top di gamma per HJC. Su tutte presenta alcune caratteristiche davvero utili. Visierino parasole regolabile aperto o chiuso e su tre differenti movimenti di profondità per adeguarsi a nasi sporgenti e occhiali voluminosi. La visiera lunga presenta un ulteriore "baffo" a scomparsa per aumentare la protezione all'aria soprattutto sulle lunghe distanze o per moto con scarsa protezione aerodinamica.

L'ampia visiera trasparente presenta un sistema di chiusura pazzesco. Siamo esagerati? Forse sì, ma guardate bene il video. Due alette che si aprono e si chiudono automaticamente all'alzarsi ed al chiudersi della visiera, andranno a sigillare ancora meglio e tenerla ferma. Utilissimo per evitare turbolenze e fruscii.

I sistemi di comunicazione Bluetooth

Chiudiamo dicendovi che abbiamo provato i due sistemi di comunicazione Bluetooth venduti da HJC. Tutti i caschi sopra citati ad esclusione dell'i100 (policarbonato modulare) sono disponibili con SMART HJC di seconda generazione completamente integrati nel casco.

Si tratta di una predisposizione studiata con molta cura: basta vedere le serpentine dove "incastrare" i fili dei microfoni, o gli alloggiamenti di cuffie e microfono. I sistemi non andranno mai ad interferire con orecchie e bocca. Avete idea di cosa può fare una leggera pressione di una cuffia su un orecchio durante un viaggio di 2-3 ore? In questi casi non succede. Bravi in HJC!

Poi se parliamo della qualità di comunicazione con un'acustica di primo livello (i sistemi di comunicazione sono affidati a SENA) e la facilità di abbinamento tra caschi il gioco è fatto.

Gli abbiamo provati e ci siamo trovati molto bene.

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