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È da oramai un paio di anni che il mondo moto è in attesa dell'arrivo nei negozi di una soluzione che si prospetta come realmente in grado di cambiare il nostro modo di utilizzare i caschi nella vita di tutti i giorni. Se fino ad ora, infatti, la scelta è stata quella tra visiera chiara, visiera scura e presenza o meno del visierino a scomparsa, risale a EICMA 2023 la presentazione da parte di Out Of - azienda italiana, fondata nel 2017 a Brescia e specializzata nelle produzione di occhiali da sole - del suo spin-off denominato Irid Technology.
Nata come divisione specializzata nello sviluppo e nella commercializzazione di tecnologie fotocromatiche di nuova generazione, grazie a un team di ricercatori esperti nel campo dell'ottica e dei materiali avanzati, Irid Technology ha sviluppato un sistema brevettato che rivoluziona il concetto di lenti adattive, superando i limiti delle soluzioni fotocromatiche tradizionali in termini di velocità di reazione e uniformità della transizione.
Il funzionamento della tecnologia Irid si basa su un innovativo processo fotochimico che integra molecole fotosensibili direttamente nel materiale della lente. Queste molecole speciali reagiscono istantaneamente quando vengono colpite dai raggi UV, modificando la propria struttura molecolare e provocando l'oscuramento della lente in modo uniforme e rapido. A differenza delle tecnologie fotocromatiche convenzionali, che possono impiegare diversi minuti per completare la transizione e spesso presentano aree di oscuramento disomogeneo, il sistema Irid completa il processo in pochi istanti, garantendo una visibilità ottimale in qualsiasi condizione. Ciò che rende veramente rivoluzionaria questa tecnologia è, inoltre, l'utilizzo di un pannello LCD integrato nella lente, invece di sistemi basati su batterie come altre soluzioni presenti sul mercato. Questo pannello LCD reagisce ai cambiamenti di luce attraverso un sofisticato sistema di controllo che non richiede alimentazione elettrica esterna, eliminando così la necessità di batterie da ricaricare o sostituire. Quando l'intensità della luce diminuisce, il pannello LCD modifica automaticamente la propria trasparenza, ripristinando la visibilità con la stessa efficienza. Questo ciclo può ripetersi infinite volte senza degradare le prestazioni, assicurando una durata superiore rispetto alle soluzioni tradizionali e mantenendo inalterate le proprietà ottiche della lente nell'intero arco della sua vita utile.
Un'innovazione che è stata applicata sui prodotti distribuiti direttamente da Out of (come occhiali da sole, maschere da sci e maschere da motocross) e la cui importanza è stata compresa anche da numerosi player del mondo moto, tanto da aver portato l'azienda bresciana, a presentare i primi caschi dotati di questa soluzione in occasione di EICMA 2024. A dare fiducia ai ragazzi di Out Of ci hanno pensato, infatti (per il momento), Shark, Nolan e LS2, che in quella sede hanno mostrato al pubblico, proprio allo stand di Irid, le prime visiere dotate di questa tecnologia.
Nell'attesa di poter finalmente testare questa soluzione su di un casco moto, ad evolvere, nel frattempo, sono gli occhiali marchiati Out of, dotati di questa tecnologia. I nuovi Bot 2 + rappresentano la seconda genereazione di occhiali da sole in grado di integrare le rivoluzionarie lenti Irid e segnano un'importante evoluzione, perfezionando ulteriormente l'esperienza d'uso. A migliorare, innanzitutto, è la sensibilità del sistema elettronico: questa seconda generazione è ora in grado di attivarsi in soli 0,09 secondi e di regolare la tinta della lente in modo più efficace, anche quando la luce ambientale è molto scarsa, garantendo una visione ottimale in una gamma più ampia di condizioni rispetto al passato. Sul fronte delle prestazioni ottiche, mentre la versione standard conferma l'efficace range di filtro dinamico da Categoria S1 a S3, è la variante Irid X10 a spingersi oltre: questa lente speciale è capace di passare da uno stato quasi trasparente (con una trasmittanza luminosa del 60%) a un oscuramento estremamente elevato (solo 6% di trasmittanza), corrispondente alla Categoria S4. Questo range esteso offre una versatilità senza precedenti, rendendo gli occhiali adatti sia per condizioni di luce minima che per luminosità estreme, come quelle che si possono incontrare in alta montagna.
Negli scorsi mesi abbiamo avuto l'opportunità di testare approfonditamente i Bot 2 di prima generazione, raccogliendo impressioni dirette sull'utilizzo quotidiano in varie condizioni di impiego.
Dal punto di vista estetico, gli occhiali si sono rivelati un prodotto di grande impatto, con un design distintivo che unisce sportività ed eleganza, rendendoli piacevoli da indossare anche al di fuori del contesto motociclistico. La parte più convincente della nostra prova ha riguardato il funzionamento impeccabile della lente fotocromatica. La reazione alle variazioni di luce è risultata sempre rapida e appropriata, garantendo una visione ottimale sia nei passaggi repentini tra luce e ombra, sia nelle lunghe percorrenze in condizioni di illuminazione costante.
Molto interessante anche il fatto che le gradazioni di oscuramento siano sostanzialmente infinite. Tanto per capirsi: gli occhiali non funzionano in modalità on/off ma di fatto adattano l'intensità dell'oscuramento in base all'intensità della luce.
In generale, la qualità ottica si è mantenuta eccellente in ogni situazione, senza distorsioni o aberrazioni cromatiche che potessero compromettere la percezione della strada. Anche il comfort generale è stato più che soddisfacente, con la montatura che si è adattata perfettamente al viso senza creare punti di pressione fastidiosi anche dopo ore di utilizzo.
Volendo trovare un piccolo margine di miglioramento, abbiamo notato una certa delicatezza della specchiatura esterna della lente. È importante sottolineare che questo aspetto sia estraneo alla tecnologia elettronica Irid in sé, riguardando il trattamento superficiale applicato per conferire l'effetto specchiato e migliorare le prestazioni ottiche in condizioni di forte luminosità. Durante il nostro utilizzo, specialmente in contesti più avventurosi o su strade bianche, la necessità di pulire frequentemente la lente dalla polvere o dagli insetti ha evidenziato come la specchiatura possa essere suscettibile a micro-graffi se non si presta la massima attenzione durante la pulizia, magari sfregando inavvertitamente particelle abrasive rimaste sulla superficie. Riteniamo che questo sia un aspetto su cui Out Of potrebbe lavorare ulteriormente, magari esplorando trattamenti superficiali ancora più resistenti, soprattutto considerando l'interesse crescente per questi occhiali anche da parte di motociclisti che affrontano percorsi polverosi (enduro leggero, adventouring), dove le operazioni di pulizia "sul campo" sono più frequenti e potenzialmente più rischiose per l'integrità estetica della lente.
Se siete in attesa delle visiere marchiate Irid per partire per le vostre vacanze, buone nuove. Stando alle ultime informazioni che siamo riusciti a raccogliere, i primi caschi dotati di questa tecnologia dovrebbero essere dispinbili nei negozi a partire dal mese di aprile.