Pneumatici. Dunlop Sportmax Qualifier II

Il nuovo pneumatico sportivo di Dunlop alza il livello e si pone quale punto di riferimento per l'utilizzo stradale, senza disdegnare la pista
16 marzo 2009


Dunlop Sportmax Qualifier II
La presentazione di un nuovo pneumatico è un'occasione per conoscere strategie e  metodologie di progettazione di un'azienda, in questo caso Dunlop. Questa, attraverso un approfondito studio del mercato prima, ed alle ricerche degli ingegneri dopo, è arrivata a definire e poi a produrre, il nuovo Sportmax Qualifier II.
Pneumatico eclettico, adatto alle più svariate tipologie di moto e, soprattutto, adatto ad ogni condizione metereologica.

Si alza l'asticella
L'ultimo arrivato solitamente alza il limite, e il Qualifier II non smentisce tale consuetudine. All'atto pratico è lui che adesso verrà inseguito; non come il predecessore Qualifier, che anche per raggiunti limiti di età doveva inseguire.
I dati vantati in conferenza stampa spesso lasciano il tempo che trovano, ma il fatto stesso che alla presentazione dinamica saranno presenti i due migliori competitor (gli antagonisti principali del nuovo pneumatico) montati su moto della stessa marca e modello di quelle gommate Dunlop, induce a credere che quanto descritto, sia decisamente realistico.
Per la cronaca, il nuovo Qualifier II, da quanto descrivono i grafici, si permette di migliorare in tutti i campi, tenuta sull'asciutto e sul bagnato, durata, guidabilità ecc, sia rispetto al predecessore, che nei confronti della concorrenza. Quest'ultima lo eguaglia in qualche situazione d'uso specifica, ma è nel complesso che il Qualifier II vince.
Le caratteristiche multimescola del posteriore, a tre zone differenziate (TTC - Triple Tread Compound) una centrale più dura e votata a macinar chilometri (con un area di impronta incrementata di circa l'8%), e due laterali a mescolala morbida, studiate per esaltarne le doti di grip (in particolare tra i 35 ed i 55 gradi di inclinazione) permettono al Qualifier II di adattarsi all'uso sportivo - stradale senza patemi.
Il sistema di controllo della tensione della carcassa (CTCS - Carcass Tension Controll System) mantiene uniforme la zona di contatto dello pneumatico con l'asfalto, migliorando di conseguenza, la stabilità in curva, soprattutto alle alte velocità, ed il feedback del pilota.

Dalle parole ai fatti
Il test ha avuto come prambolo un paio di sessioni sulla pista di handling allagata artificialmente. Le qualità del nuovo Qualifier II emergono in maniera molto netta rispetto alla concorrenza, e ricalcano pari pari quanto ci era stato descritto a voce.
Il paragone con due tra le migliori gomme concorrenti ci ha dato modo di apprezzare maggiormente, ed in tempo reale, le eccellenti prestazioni sul bagnato del nuovo pneumatico Dunlop. Naturalmente tutte le coperture erano montate su medesimi modelli di moto, in questo caso Kawasaki  Z1000 ABS, con set up sospensioni standard e pressioni di gonfiaggio consigliate dal costruttore.

In pratica
La pista allagata artificialmente è coperta da uno strato di acqua degno delle stagioni delle piogge, mentre forti raffiche di vento, queste non artificiali ma tipiche di questa zona, sferzano la superficie bagnata creando ulteriore disagio.
L'istitnto di sopravvivenza sulle prime porta a saggiare le doti di trazione e frenata , esclusivamente sul dritto, dopo di che, aumentata la confidenza sia con la moto che con le gomme, si inizia saggiarne le prestazioni anche in inserimento, oltre che in percorrenza ed uscita di curva.
Le capacità drenanti del Qualifier II sono notevoli soprattutto in curva, con l'anteriore, che fende efficacemente il velo d'acqua e il posteriore che aggrappa deciso e permette di poter contare su di un grip notevole. Le perdite di aderenza verificatesi,  sono state sempre progressive (anche rispetto ai competitor) e non hanno portato ad alcuna scivolata, che viste le condizioni estreme, ci poteva anche stare.

Pista Dry
R1 e Triumph 675 Street Triple sono state le protagoniste del test dinamico su pista asciutta.
I primi due turni sono stati dedicati alla presa di contatto con due treni di pneumatici competitor, montati su due Yamaha (con set up standard delle sospensioni). Il giudizio è stato positivo per entrambi i treni, chi più performante in certi frangenti, chi meno, ma ha permesso ad ambedue di uscire dal test a "ruota alta", non solo per modo di dire, vista la cavalleria della R1.
Il terzo turno in sella al medesimo modello di moto, ma gommato Dunlop, ha evidenziato una serie di miglioramenti nel comportamento rispetto ai già due ottimi concorrenti. In primis il grip offerto dalle Qalifier II si è dimostrato superiore in ogni frangente e decisamente equilibrato tra avantreno e retrotreno, con perdite di aderenza del secondo, molto graduali e decisamente "provocate" da uno stile di guida poco consono al tipo di pneumatico, e che difficilmente si potrebbe riprodurre su strada.
Preciso e stabile in frenata, il Qualifier II è molto rapido a scendere in piega, e preciso nel mantenimento della traiettoria. In percorrenza offre un notevole appoggio ed un apprezzabile feeling di guida, trasmettendo in maniera precisa al pilota quanto succede ai piani bassi.

Su strada
Su strada, terreno ideale per il Qualifier II, la scelta per quanto riguarda le moto da testare è caduta sull'accoppiata Kawasaki Z1000 e Triumph 675 Street Triple. La prima è quella che ha maggiormente beneficiato della gommatura Dunlop. Agilità e rapidità negli inserimenti in curva, senza per questo intaccare la stabilità ed il rigore direzionale, consentono alla naked giapponese di migliorare l'handling su strada in maniera apprezzabile.
La leggerazza della Street, ha invece portato in superficie le buone doti di incassatore del nuovo Qualifier II. Le asperità vengono copiate e filtrate con discreta efficacia, senza che l'aderenza venga mai meno.
Forzato e istigato oltremisura, il posteriore non ha mai mollato la presa, ed anche percorrendo asfalti decisamente rovinati, ha mostrato un livello di grip sopra la norma.

Il test volge al termine e la conclusione è che Dunlop Qualifier II alza ulteriormente il limite nel settore delle gomme stradali, con caratteristiche sportive non estreme e adatte all'uso quotidiano con qualsiasi condizione meteo. Questo risultato conferma, se mai ce ne fosse bisogno, l'incessante lavoro di sviluppo che si nasconde dietro ad un nuovo prodotto, e soprattutto l'incredibile livello di prestazioni raggiunto dagli pneumatici di ultima generazione.

Qualifier II sarà disponibile nelle misure seguenti:
130/70Zr16
120/60Zr17
120/70Zr17
160/60Zr17
170/60Zr17
180/55Zr17
190/50Zr17
190/55Zr17
200/50Zr17

Francesco Paolillo

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