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La gamma che Clover presenta per la stagione 2012 è la conferma della grande ricerca tecnica che l'azienda veneta porta avanti da oltre 30 anni.
Clover è da sempre pioniera nell'innovazione in fatto di sicurezza, basti pensare che la prima giacca al mondo con protezioni, la Ghibli, fu presentata proprio da Clover nel 1989.
Così come la prima giacca al mondo con sistema di ventilazione, presentata nel 1986 col nome di Air Forced.
Proposte da Clover anche la prima giacca impermeabile con membrana staccabile, la HP, presentata nel 1995 e la prima tuta ijn pelle, divisibile e con possibilità di combinare giacca e pantaloni di taglie diverse, la Multifit.
Ultima ma non ultima la prima giacca a 3 strati staccabili certificata secondo la norma CE EN 13595-1 Livello 2: la Tekno, presentata nel 2010.
La normativa Europea EN 13595-1 è , nel campo dell’abbigliamento motociclistico, un "marchio di qualità" che si pone l’obbiettivo di difendere il consumatore su più versanti: certificando in base a criteri oggettivi quali prodotti sono definibili sicuri e aumentando il livello di sicurezza disponibile, attraverso requisiti molto restrittivi.
I livelli di prestazione richiesti dalla norma sono tali che, anche per il livello inferiore (Livello 1) , non è possibile ottenere la certificazione utilizzando tessuti , filati e tecniche costruttive abitualmente utilizzate nell’abbigliamento moto.
A pagina 2 trovate tutti i test che un capo deve superare per essere certificato CE EN 13595-1.
Da quest'anno Clover introduce anche i pantaloni Tekno: tessuto esterno con trattamento idrorepellente, imbottitura termica MicroValtherm e membrana Aquazone impermeabile e traspirante, il tutto removibile.
A garantire la vestibilità del capo troviamo i soffietti elasticizzati sulle ginocchia, la vita elasticizzata e il fondo del pantalone registrabile, oltre alle bretelle sganciabili.
I pantaloni Tekno sono dotati di zip di connessione alla giacca e sono disponibili solo in nero. Le taglia vanno dalla S alla 4XL per la giacca e dalla 46 alla 60 per i pantaloni.
La giacca Tekno costa 699 Euro. I pantaloni Tekno costano 459 Euro.
Stessa pelle e stesse caratteristiche tecniche anche per i pantaloni, che sono foderati con inserti elasticizzati sui polpacci e sull'interno della gamba, oltre ad avere soffietti elasticizzati su schiena e ginocchia. Le taglia vanno dalla 46 alla 58 e i colori disponibili sono bianco/nero/rosso o total black.
La giacca Triforce costa 499 Euro. I pantaloni Triforce costano 399 Euro.
Nella parte interna troviamo le imbottiture laterali e posteriori e l'mbottitura termica MicroValtherm staccabile. Staccabile anche la membrana Aquazone impermeabile e traspirante.
La giacca è regolabile sul fondo, sul volume delle braccia e della vita e sul collo tramite regolazione micrometrica Snap Slider.
Come su tutte le giacche omologate 13595 troviamo le bretelle inguinali staccabili, indispensabili per superare i test di trattenuta del capo (ne parliamo nello specifico a pag. 2).
Le taglie vanno dalla S alla 4XL e i colori disponibili sono: nero, nero/grigio e nero/giallo fluo.
La giacca Road costa 589 Euro.
Back-Pro 4 paraschiena
Tuttavia nella dinamica d’impatto reale nessuno può garantire che il protettore non subisca ripetuti impatti nello stesso punto o in zone molto vicino allo stesso. In questo caso, i protettori schiena con un anima di polistirolo o alluminio evidenziano il loro punto critico: questi protettori fanno della deformazione strutturale loro principale capacità di assorbimento d’urto; tuttavia la deformazione in seguito all’impatto risulterà permanente, ed una volta “compressi” dall’urto, la struttura verrà definitivamente modificata.
Questo comporterà che in caso di un secondo impatto sullo stesso punto o in un punto vicino, il protettore non sarà più in grado di assorbire l’energia secondo i valori previsti dalla normativa, poichè il materiale che ha il compito di assorbire l’energia è stato deformato dal primo impatto.
Le resine poliuretaniche hanno invece la capacità di assorbire impatti multipli su uno stesso punto senza pregiudicare le performance d’assorbimento d’urto.
La deformazione strutturale infatti è solo temporanea: il protettore torna immediatamente alla sua forma originale.
Altro punto fondamentale per un paraschiena è la superficie di protezione: in base alla normativa attuale non viene calcolata sull’altezza della persona che indosserà il dispositivo, ma giustamente in base alla distanza in centimetri tra il punto vita e il punto spalla. Questo perchè l’area protettiva deve essere calcolata esattamente sulla misura della schiena del motociclista, non sulla sua altezza che prende in considerazione parti del corpo (come ad esempio le gambe) morfologicamente diverse da persona a persona.
Questa distanza tra il punto vita e il punto spalla si chiama Waist to shoulder.
Maggiore è questa distanza, maggiore deve essere l’area protettiva.
Questa informazione obbligatoria deve essere inclusa su ogni singolo protettore.
Back-Pro 4 è disponibile con questo rapporto:
Taglia S : Waist to Shoulder 45
Taglia M: Waist to Shoulder 48
Taglia L: Waist to Shoudler 51
Back-Pro 4 costa 109 Euro nella versione con bretelle e 89 Euro nella versione da inserto.
*BRPAGE*
Sono inoltre richiesti dalla normativa tutta una serie di test chimici che hanno l’obbiettivo di verificare l’assenza nei materiali e negli accessori che compongono il DPI di qualsiasi forma di sostanza dannosa , come ad esempio i coloranti azoici.
E’ inoltre richiesto il controllo del valore PH dei materiali che vanno direttamente a contatto con l‘epidermine; tali test sono eseguiti secondo norma EN ISO 4045 (per i pellami) EN 1413 (per i tessuti) ed il valore risultante deve essere compreso nella scala dei valori tra 3.5 e 9.5.
Tutto ciò per garantire l’assoluta innoquità del DPI ed evitare possibili allergie o irritazioni cutanee.
Altro test chimico previsto dalla normativa è quello relativo alla solidità dei colori dei materiali utilizzati nella costruzione del DPI; tale test eseguito secondo norma ISO 105-E04:2008 deve resituire un valore minimo di 3 della scala dei grigi (1-5).
Completati i test meccanici e chimici, per ottenere la certificazione il DPI deve superare i vari test di trattenuta.
Test di trattenuta: questi Test hanno il compito di verificare che al momento dell’impatto con il suolo, il DPI resti nella posizione prestabilita per riuscire a fornire il grado di protezione necessario.
Il test viene eseguito applicando forze variabili al fondo della giacca e alle maniche del DPI, e sotto l’azione di queste forze, il DPI deve presentare uno scostamento minimo; in nessun caso i l DPI non deve lasciare scoperto il corpo o parti del corpo nel caso ad esempio di una scivolata su asfalto.
I test di trattenuta devono essere eseguiti anche sui protettori (obbligatoriamente certificati EN 1621-1) . Viene cioè applicata una forza di prova ai protettori, per verificare che gli stessi non si spostino troppo dalla loro posizione nel caso di una caduta del motociclista.
Questo test garantisce che il protettore (ad esempio il protettore gomito) , resti nella sua posizione anche dopo aver subito il primo impatto contro l’asfalto\terreno, e non vada a spostarsi, rendendo di fatto inutile la funzione del protettore stesso.