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Si chiama Giubbyno, ma si pronuncia “giubbaino”, in stile quasi-inglese, ed è stato presentato allo scorso Eicma nella versione definitiva in tessuto tecnico, mentre il prototipo in pelle risale all’anno scorso. Si tratta di un capo interessante e molto versatile, perché è un giubbotto da motociclista che incorpora un utile zaino, all’occorrenza rapidamente estraibile e dimensionabile a piacimento.
Ecco quindi che dall’accoppiata giubbotto+zaino è nato Giubbyno, con la Y stilizzata a mo’ di zip parzialmente aperta (come si può notare nel logo).
La simpatica novità è un’idea di Fabrizio Gollin, titolare della Prime S.r.l. di Montebelluna (TV) e pilota d’auto ad alto livello (è stato Campione Mondiale FIA GT nel 2004, e 2° nel 2003 e nel 2008). Ma anche motociclista praticante, quindi sensibile ai problemi pratici che ci riguardano: come quando andiamo a vedere una gara, piuttosto che a un motoraduno, a visitare un salone tipo appunto l’Eicma, o semplicemente quando parcheggiamo la moto per fare quattro passi in qualche bel posto. In quelle situazioni, insomma, in cui chi ha una moto supersportiva o una naked senza bauletto, deve per forza portasi appresso casco, guanti, giacca, e altro.
La chiusura anteriore è a zip di tipo stagno, ulteriormente protetta per tutta la lunghezza da una doppia battuta di tessuto con bottoni automatici alle estremità superiore ed inferiore. La cerniera chiude fino a tutto il colletto, che comunque gode anche di una bandella - anch’essa con risvolto dotato di velcro - che volendo si può fissare posteriormente se inutilizzata, per evitare che sventoli fastidiosamente. Anche la larghezza di maniche e polsini (questi ultimi parzialmente elasticizzati) è regolabile, tramite bottoni automatici.
Esternamente figurano due aperture di ventilazione sotto le ascelle e quattro tasche – due superiori verticali e due in basso, ad apertura orizzontale – dotate di zip stagne celate da apposite palpebre di protezione. All’interno invece troviamo la fodera trapuntata asportabile e la sottostante estiva traforata (con una tasca ciascuna), quindi la membrana impermeabile e traspirante. Lungo il bordo inferiore interno del Giubbyno, appena sotto la fodera traforata, corre una retina rossa che serve da sfogo per la condensa.
Per la cronaca: il tessuto con cui è realizzato il Giubbyno si chiama Carbolex, mentre la membrana impermeabile interna è denominata Rainguard: entrambi sono prodotti brevettati dell’americana Fieldsheer, nota azienda dall’esperienza trentennale nel campo dell’abbigliamento motociclistico. Il Carbolex è una fibra poliammidica morbida e piacevole al tatto, ma resistentissima all’abrasione e all’usura, come si evince dai grafici di comparazione con altri materiali del genere, riportati nel sito www.fieldsheer.com.
Non mancano ovviamente le classiche protezioni amovibili omologate CE su spalle ed avambracci, e nemmeno la cerniera interna posteriore per agganciare il giubbotto ai pantaloni specifici.
La vista posteriore evidenzia la presenza di un tascone rettangolare, parzialmente coperto da una “mantellina” che nasconde anche due finestrelle di aerazione in rete. Dopo aver sbloccato tre dei cinque bottoni automatici che fissano la mantellina, i due del soffietto inferiore e le due zip stagne laterali, il tascone si trasforma in una sacca espandibile fino alle capacità di 10,2, 13,2, 20,4 o 23,4 litri, dotata anch’essa di una lunga zip stagna a doppio cursore, quindi apribile, secondo le necessità, superiormente piuttosto che ai lati. Alla massima espansione, la sacca può contenere agiatamente perlomeno un casco integrale, lasciando un discreto spazio anche per altre cose, tipo l’abbigliamento impermeabile; al suo interno è inoltre previsto un fondello rigido reclinabile, per fungere da base d’appoggio per il casco stesso, piuttosto che per un PC, una macchina fotografica, la borsa della spesa, o magari un paio di scarpe di scorta per non rimanere tutto il giorno in ufficio con gli stivali da moto.
Internamente al dorso sono invece incernierati altri due binari in velcro lunghi 23 cm, da abbinare a quelli cuciti al paraschiena stesso in modo da fissarlo alla giacca all’altezza ideale per ogni utente. Il paraschiena chiaramente va posizionato sotto alla fodera invernale, studiata in modo da poter utilizzare la fascia elastica in vita e agganciare le bretelle in basso.
In pratica: quando lo zaino è pieno, questo gioco di agganci (giacca/bretelle, bretelle/paraschiena, paraschiena/giacca) consente di distribuire a dovere la maggior parte del carico sul paraschiena stesso, alleggerendo sensibilmente quello gravante in trazione sulle spalle e in compressione sulla schiena. Questo significa anche che ci si può sfilare giacca e zaino e andare tranquillamente in giro a piedi con in spalla il Giubbyno totalmente trasformato in zaino, con le maniche fissate alla base della sacca utilizzando gli automatici dei polsini.
Insomma, questo Giubbyno è davvero polivalente, indossabile come una normale giacca impermeabile, eliminando bretelle, paraschiena, fondello dello zaino, protezioni interne; oppure come una classica giacca da moto, con tutte le sue brave protezioni: in ogni caso, si può comunque usufruire dello zaino incorporato.
Controindicazioni? Beh, se per accedere ad uno zaino tradizionale basta toglierselo dalle spalle, è chiaro che qui invece bisogna per forza togliersi di dosso la giacca completa di paraschiena e bretelle, la quale risulta naturalmente tanto più pesante e ingombrante quanto più la sacca posteriore è piena. Ed è anche vero che con la sacca in opera diventa praticamente impossibile trasportare un pur esile passeggero, il quale invece potrebbe tranquillamente accollarsi il fardello di un normale zaino indipendente. Tuttavia Giubbyno può diventare molto utile sia quando abbiamo parcheggiato la moto, per assolvere alle esigenze già precedentemente citate, che in caso di acquisti imprevisti, piuttosto che per portarsi a casa il formidabile strüdel che mammina ci ha preparato…
Giubbyno sarà disponibile dalla prossima primavera, al prezzo di 396 euro al pubblico, che ci sembra commisurato alla qualità e alle caratteristiche del prodotto. Quello da noi utilizzato è quindi da considerare un esemplare di preserie.
Quanto ai pantaloni abbinabili, al momento non sono ancora in versione definitiva: ne parleremo quindi più avanti. Almeno inizialmente, in ogni caso, Giubbyno e pantaloni saranno disponibili solo in nero.