Nonostante la difficile situazione economica globale, in Alpinestars il lavoro di ricerca sulla sicurezza dei capi di abbigliamento per motociclisti (d’ambo i sessi, naturalmente) e i relativi investimenti per migliorarli continuamente non conoscono soste.
I numerosi specialisti del reparto R&D dell’azienda trevisana sono dunque costantemente all’opera, alcuni al servizio dei tantissimi piloti Alpinestars (e citiamo i motociclisti Stoner, Pedrosa, Dovizioso, Spies, Hayden, Corser, Haga, Rea, oltre ai numerosi fuoristradisti, ma anche i campioni di Formula 1 – Button e Schumacher, per citarne solo un paio – Rally e Nascar non sono affatto pochi…): tester di super-lusso, il cui apporto è fondamentale per lo sviluppo di capi e dispositivi indispensabili per la sicurezza, anche di chi magari in pista non ci entrerà mai.
Come è ovviamente continuo il rapporto con i vari distributori e rivenditori Alpinestars sparsi per il mondo, indispensabile per monitorare continuamente le richieste dei biker di ogni continente, per i quali, da una ventina d’anni a questa parte, sono disponibili prodotti specifici di ogni tipo, caschi esclusi.
Sottolineiamo che attualmente l’azienda della famiglia Mazzarolo impiega ben 600 persone, la metà delle quali operano nel quartier generale italiano (ovvero ad Asolo e a Maser), un centinaio negli Stati Uniti (presso la Alpinestars USA, e relativo centro R&D, di Torrance, in California) e i rimanenti sono a Tokio e in altre sedi distaccate in Asia, dove si trovano alcuni reparti produttivi. A New York, invece, è situato uno studio di design concentrato principalmente sull’ “urban style”: è nella Grande Mela, infatti, che nascono i nuovi stili metropolitani. Quanto alle valenze di mercato, a livello di prodotti dedicati all’utilizzo stradale il principale è naturalmente l’europeo, seguito dallo statunitense.
Tecnologia a go-go
La tecnologia, insomma, regna sovrana nella factory veneta, che ha sì il mondo racing nel suo DNA, ma che non trascura certo il motociclista di tutti i giorni. Le corse, chiaramente, servono anche per sperimentare e sviluppare, ma molti dei tecnici di Alpinestars ne sono del tutto estranei, in quanto dedicati esclusivamente a tutti gli aspetti della produzione di serie. In particolare, sono specializzati sulle numerosissime parti che compongono i capi: pelli, vari tessuti utilizzati, piccoli accessori, ma anche le ormai tecnologicissime protezioni, comprese quelle gestite dall’elettronica: a questo proposito, è chiaro che ci riferiamo al sistema airbag, che per la prima volta venne collaudato in gara da John Hopkins nell’ormai lontano 2003. Tutti componenti che devono essere perfettamente complementari gli uni come gli altri, utilizzando quindi il cosiddetto “bio-design” per ottimizzare la vestibilità dei singoli capi e delle differenti taglie. Una vera e propria super sartoria tecnologica, insomma, al servizio degli utenti finali, piloti o turisti che siano.
2011? Pronti!
Ed ecco dunque che è già disponibile la nuova collezione Alpinestars 2011, che quest’anno punta principalmente a soddisfare le esigenze dei mototuristi di lungo corso, cui è dedicata l’elegante linea Tech Touring. Realizzata da un apposito staff specializzato sull’argomento, e testata da un altro team
appositamente formato, la collezione Tech Touring è composta da capi maschili e femminili, questi ultimi identificati, come di consueto, dal nome “Stella”. Tutti logicamente studiati per essere indossati a lungo facendo sentire chi li veste sempre perfettamente a proprio agio in ogni situazione.
Le novità Tech Touring più significative sono i completi giacca/pantaloni Durban Gore-Tex, e Stella Excursion Gore-Tex, la giacca Köln Drystar e gli stivali Hydro Sport Drystar. Nella gallery figurano comunque anche altri nuovi prodotti, con relativi nome e prezzo.
Giacca e Pantaloni Durban Gore-Tex
La superficie esterna è realizzata in più materiali, con struttura principale in poliammide leggero e inserti protettivi pure in poliammide e rinforzi saldati in Superfabric ceramizzato, che rendono la giacca più resistente a strappi e abrasioni.
La leggerissima membrana interna removibile è in Paclite - sofisticato materiale di Gore-Tex utilizzato in anteprima su un capo motociclistico - con inserti in micro-pile, con apposita bustina per riporla una volta rimossa.
La protezione di spalle e gomiti è garantita da inserti antiurto leggeri e asportabili, naturalmente omologati CE, ma sono logicamente previsti appositi alloggiamenti per paratorace e paraschiena con imbottitura protettiva in polietilene, disponibili però come accessori a parte. Utilissimi bordini rifrangenti integrati ad alta visibilità rendono il pilota
maggiormente visibile anche in condizioni di scarsa illuminazione.
Il confort è favorito da prese d’aria e aperture di scarico a zip su maniche, torace e spalle, mentre i gomiti articolati agevolano la vestibilità e la mobilità del braccio. Le maniche hanno i volumi regolabili a piacimento e sono staccabili, in modo da trasformare rapidamente la giacca in gilet.
Due delle tasche esterne anteriori sono impermeabili, e nella parte bassa posteriore è presente una capiente tasca multifunzione, rimovibile e utilizzabile anche separatamente.
La giacca Durban è predisposta per l’attacco al famoso collare Bionic Neck Support (BNS), e sulla schiena ha l’alloggiamento per una sacca porta liquidi da 2 litri (mezzo litro se abbinata al BNS).
Ed è predisposta per l’attacco a specifici pantaloni moto Alpinestars, tramite l’apposita zip interna in vita. In particolare ai pantaloni Durban, costruiti ovviamente con i medesimi materiali e accorgimenti, con l’aggiunta di inserti in pelle nella zona interna delle gambe e con la possibilità di utilizzare la cerniera posteriore per aggiungere le apposite bretelle. Questi pantaloni tecnici sono dotati di articolazione brevettata Vector sulle ginocchia, vantano anch’essi due tasconi esterni impermeabili al 100% e sono abbinabili agli stivali Adventure e Touring di Alpinestars.
Giacca e pantaloni ognitempo Durban sono disponibili nelle misure dalla 48 alla 60, con prezzi di 600 e 450 Euro.
Giacca e pantaloni Stella Excursion Gore-Tex
Si tratta delle versioni studiate per l’utenza femminile degli omonimi capi ognitempo già esistenti. La giacca Excursion è realizzata in tessuto rip]stop antiabrasione e antistrappo. La struttura esterna rivestita in Teflon, con bordini rifrangenti integrati ad alta visibilità, ne massimizza la resistenza all’acqua, tuttavia non manca la membrana interna in Gore]Tex, impermeabile e traspirante. Gomiti e spalle godono di leggere protezioni Bioarmor omologate CE, e anche qui sono previsti alloggiamenti per paratorace e paraschiena (opzionali), con imbottitura protettiva in polietilene. L’imbottitura esterna in schiuma sulle spalle contribuisce ad attutire eventuali impatti.
Un innovativo pannello elasticizzato piazzato sull’avambraccio consente la massima libertà di movimento e, nel contempo, la riduzione del numero di cuciture. Sulle braccia, le prese d’aria e le feritoie di scarico a zip agevolano la ventilazione interna, mentre i dispositivi di regolazione dei volumi e le membrane laterali favoriscono la vestibilità e minimizzano i fastidiosi adatta per tutte le stagioni. Anche questa giacca è chiaramente predisposta per l’attacco ai vari pantaloni Alpinestars, tra a partire dagli stessi Excursion, che ne condividono ovviamente materiali e soluzioni tecniche. Sono quindi dotati di fodera termica removibile, e godono di protezioni antiurto GP]R omologate CE su ginocchia e stinchi, di imbottitura in polietilene sui fianchi e di bordini rifrangenti integrati. Inoltre si possono scegliere con gamba normale o più corta, e con vestibilità “precisa” oppure più abbondante, sempre con pratiche membrane di espansione che consentono di vestirli sopra gli stivali.
Come colori, siamo anche qui sul classico, quindi nero, oppure grigio con bandine blu e inserti neri.
I capi Excursion sono da considerare come entry level per la gamma Alpinestars Gore-Tex, e nella versione Stella le taglie vanno dalla S alla 2XL, (anziché fino alla 4XL). Quanto ai prezzi, siamo a 400 Euro per la giacca e 280 per i pantaloni.
Giacca Köln Drystar
Questa nuovo capo della collezione 2011 è costituito da uno strato esterno in tessuto poliestere “600 Denari” irrobustito da un rivestimento in poliuretano, per la massima durata e resistenza all’abrasione. La fodera impermeabile e termica Drystar, le varie prese d’aria e la leggera ma tenace “armatura” ergonomica Bioarmor su spalle e gomiti, sono perfettamente integrati nel design di questa giacca, anch’essa ideale per l’utilizzo con qualunque tempo, sia a livello quotidiano che turistico a lungo corso.
Infatti, grazie al sistema “4 in 1”, che abbina la succitata fodera in Drystar a quella termica, entrambe staccabili, il motociclista è libero di configurarsi la giacca a suo piacimento, in relazione alle condizioni meteo, come se disponesse di quattro capi diversi.
Anche in questo caso troviamogli alloggiamenti per paratorace e paraschiena (sempre optional) con imbottitura protettiva in polietilene; l’imbottitura esterna in schiuma sulle spalle e i bordini rifrangenti integrati; le prese d’aria a zip anteriori e sulle braccia e la feritoia di scarico sul retro.
KÖLN DRYSTAR
I dispositivi di regolazione dei volumi su braccio e avambraccio e la cintura in vita consentono una vestibilità personalizzata, migliorando così il comfort e riducendo lo svolazzamento, mentre la cerniera frontale a doppio cursore garantisce una chiusura efficace e sicura. Anche la giacca Köln è predisposta per l’attacco ai vari pantaloni Alpinestars, grazie alla zip posteriore interna in vita. Disponibile nelle taglie dalla S alla 4XL, costa 270 Euro.
Bioarmor Back Protector
Questo innovativo paraschiena, sviluppato in sinergia con lo stesso ente che si occupa delle omologazioni, è realizzato con materiale di ultimissima generazione, che consente un’eccellente assorbimento degli eventuali urti senza eccedere in peso e spessore. Materiale peraltro facilmente conformabile alla linea dorsale del pilota, e abbondantemente perforato per favorirne la traspirazione.
Il nuovo paraschiena va inserito nell’alloggiamento presente sulle giacche Alpinestars già predisposte, in pelle o tessuto che siano: ovvero quelle della collezione 2011. Dotato di certificazione CE di Livello 1 (EN1621]2:2010), e disponibile nelle taglie dalla S alla L, il Bioarmor costa 40 Euro.
Stivale Hydro Sport Drystar
Manco a dirlo, anche questo stivale è dedicato al motociclista quotidiano come al moto turista a lungo raggio, con qualunque condizione atmosferica. Si tratta dunque di un leggero stivale sport-touring, con protezioni rigide ma comunque confortevoli. Ha la tomaia in microfibra antiabrasione, leggera e resistente, e membrana interna Drystar impermeabile e traspirante. Il para-tibia in poliuretano è dotato di prese d'aria per l’aerazione interna, mentre la caviglia gode di protezioni di sostegno a doppia densità con slider laterali in poliuretano, materiale utilizzato anche per la struttura che protegge il tallone. Posteriormente, inoltre, figura un inserto rifrangente.
L’esclusiva suola in gomma vulcanizzata Alpinestars a profilo sottile è comoda, leggera e garante di un ottimo grip anche su superfici scivolose. L’intersuola, in poliammide iniettato ad alto modulo, si adatta al piede ed è dotata di un cambriglione interno in materiale plastico ad alto modulo che impedisce al piede di piegarsi troppo. Il sottopiede anatomico asportabile e l’imbottitura in EVA multi]densità consentono al piede di mantenere una postura più naturale sia durante la guida che quando si cammina.
Zone di flessione sul collo del piede e sul tendine d’Achille favoriscono naturalmente il confort, mentre l’ampio cinturino regolabile con fissaggio tramite Velcro a protezione della cerniera interna garantisce una chiusura sicura e una vestibilità perfettamente aderente.
Lo stivale Hydro Sport Drystar, omologato CE e disponibile nelle taglie dalla 36 alla 50, costa 200 Euro.
Altre novità Alpinestars a pagina 2
*BRPAGE*
Come dicevamo, la collezione 2011 comprende anche altri capi nuovi, o quantomeno modelli migliorati di prodotti già noti, in pelle o tessuto, compresi quelli dedicati ai motociclisti più sportivi. A partire, naturalmente, dalla classica tuta in pelle.
Tuta GP Pro 1 PC
Questa tuta, che nella relativa gamma Alpinestars si colloca dopo la Tech 1-R 1PC (sigla, quest’ultima, che indica le tute monopezzo) nasce naturalmente dal continuo travaso d’informazioni tra il mondo delle corse e quello della produzione, a livello di accorgimenti e materiali. Travaso che consente chiaramente di migliorare anche le tute destinate non solo ai “pistaioli e basta”, siano essi piloti professionisti piuttosto che semplici appassionati, ma anche ai “supersportivi che magari ogni tanto vanno a girare in pista”. Se i primi, infatti, necessitano di un capo conformato ergonomicamente per dare la massima resa per tempi relativamente brevi e in posizione prevalentemente racing, i secondi invece possono essere utenti cui piace avere una tuta professionale, ma confezionata con accorgimenti tali da garantire non solo un comfort maggiore sulle lunghe distanze autostradali, ma anche per potersi muovere meglio una volta scesi dalla moto. Tipo una gobba meno invasiva e più leggera, che magari possa fungere anche da contenitore per qualche oggetto utile. Alpinestars dunque sfrutta al massimo la propria esperienza in fatto di bio-design e di materiali speciali anche per accontentare i turisti/smanettoni, e la tuta GP Pro 1 PC (ma è disponibile anche la 2 PC divisibile) ne è un esempio.
Confezionata in pelle pieno fiore spessa 1,3 mm, questa tuta ha pannelli frontali in pelle traforata posti in modo da garantirne la corretta ventilazione. Per una vestibilità più aderente, maniche e cavallo sono dotati di inserti elasticizzati in fibra aramidica, mentre la gobba aerodinamica a doppia densità aiuta a convogliare l’aria attraverso la tuta per migliorarne il raffreddamento. I pannelli elasticizzati a soffietto disposti ad U sulla schiena, inoltre, agevolano i movimenti durante la guida, oltre ad adattare meglio la tuta al fisico di chi, a parità di altezza, abbia il girovita un po’ più abbondante; mentre quelli su gomiti e ginocchia aumentano ulteriormente la libertà di movimento. Apposite tasche di espansione brevettate servono invece per regolare i volumi sui polpacci.
La fodera in tessuto traforato con inserti elasticizzati e le altre zone elasticizzate agevolano ulteriormente la vestibilità di questa tuta, che gode di protezioni GP su gomiti e spalle, e protezioni GP]R su ginocchia e stinchi, tutte omologate CE e rimovibili. Slider esterni in poliuretano sono sistemati su spalle, gomiti e ginocchia, sotto le quali figurano gli slider professionali GP, logicamente sostituibili. E non mancano gli alloggiamenti per il paratorace con imbottitura protettiva in polietilene, mentre le pettorine Bionic sono disponibili come accessorio. Posteriormente, invece, la GP Pro è predisposta per l’attacco, mediante bottoni automatici, del paraschiena Bionic Race.
Le cerniere autobloccanti sono della YKK Yoshida.
La tuta GP Pro 1PC è disponibile nei colori nero, bianco/nero, bianco/nero/rosso e bianco/nero/blu. Le taglie di quella nera spaziano dalla 48 alla 64, le altre arrivano solo fino alla 60. Prezzo: 1000 Euro, anche per la versione divisibile 2PC.
Giacca in pelle GP Pro
Capo tecnico dedicato ai supersportivi, la giacca GP Pro in pratica è la metà superiore della omonima tuta di cui sopra: quindi, stessi materiali, stessi accorgimenti tecnici, stessi colori e taglie. Solo che qui è ovviamente possibile regolare il girovita mediante appositi strap con velcro ed anelli a D, e posteriormente c’è la cerniera per unire la giacca ai vari pantaloni in pelle Alpinestars. Il prezzo è di 480 Euro.
Giacca impermeabile T-Gasoline
La T-Gasoline è ideale per chi voglia un capo dal taglio sportivo ma non troppo impegnativo, e in ogni caso perfettamente impermeabile, oltre che dotata di fodera termica asportabile. Questo capo ha uno strato esterno in tessuto poliestere “600 Denari”, rivestito in poliuretano per maggiore robustezza, resistenza alle abrasioni e durata, e con membrana interna impermeabile e traspirante.
Non mancano le protezioni Bioarmor (certificate CE) su gomiti e spalle, estremamente leggere e poco ingombranti; né gli alloggiamenti per paratorace e paraschiena, accessori, come nel caso dei capi già citati, da acquistare a parte. Nè mancano i bordini rifrangenti integrati, fondamentali per la sicurezza passiva in condizioni di scarsa visibilità.
I dispositivi di regolazione dei volumi su polsi e vita consentono inoltre una vestibilità personalizzata, mentre la zip interna in vita assicura anche qui la congiunzione della giacca con vari pantaloni Alpinestars.
Disponibile nelle taglie dalla S alla 4XL, la T-Gasoline costa 189 Euro.
Giacca Stella T-Dyno WP
Di per sé, questo modello dal taglio prettamente femminile (ma la T-Dyno esiste anche per i maschietti) non è una novità assoluta, ma lo è però questa nuova versione “waterproof”, dotata quindi di membrana interna impermeabile e traspirante. Fabbricata con tessuto poliestere “600 Denari” rivestito in poliuretano, e dotata di fodera termica completa, protezioni omologate Bioarmor sui punti strategici, alloggiamenti per paratorace e paraschiena (optional) e bordini rifrangenti per la guida notturna, anche la Stella T-Dyno WP è fornita di cerniera posteriore per poterla agganciare ai pantaloni Alpinestars. Le signore potranno contare su taglie che spaziano dalla XS alla 2XL (le taglie maschili vanno dalla S alla 4XL). Nonostante il plus offerto dal “fattore waterproof”, il prezzo di questa giacca è rimasto invariato: 190 Euro.
Guanto Stella Messenger Drystar
Appartenente alla City Collection 2011, questo guanto leggero dal taglio femminile (ma c’è anche la versione maschile), studiato per l’uso in città con qualsiasi condizione climatica, è caratterizzato da un buon isolamento termico grazie al polsino bordato con elastico e alla chiusura mediante cordino, che impediscono al calore di uscire ed alla pioggia di entrare. Il dorso è in tessuto leggero e resistente, mentre il palmo antiscivolo – con inserto antishock - aiuta la presa sui comandi della moto. E la membrana Drystar impermeabile e traspirante aiuta a mantenere le mani asciutte e comode in ogni frangente. Disponibile nelle taglie da XS ad XL nella versione Stella, e da S a 3XL in quella maschile, il guanto Messenger costa 40 Euro.
A-6 Chest Protector
Ideato per chi preferisca una “armatura” meno invasiva (e magari anche più economica) rispetto all’omologo A10 di Alpinestars, e ideale da indossare sotto la maglia, il nuovo, leggerissimo Chest Protector A6 vanta comunque la medesima certificazione del fratello maggiore.
Costruito con una tecnologia rivoluzionaria, concepita per garantire un’elevata protezione dagli urti in una struttura comoda, leggera e ben ventilata, questo corpetto protettivo è costituito da uno strato esterno in policarbonato e da un confortevole rivestimento intermedio in schiuma EPP, che dona una sensazione di morbidezza. La schiuma elastica posta sulla parte inferiore costituisce un ulteriore strato di protezione contro malaugurati impatti. Il corpetto ha una cintura elastica regolabile in vita, con chiusura a fibbia sicura e di facile utilizzo. Predisposto per ospitare non solo il famoso collare BNS, ma anche la maggior parte dei dispositivi di protezione del collo presenti sul mercato, l’A-6 Chest Protector è ovviamente omologato CE, in base alla norma EN14021. Disponibile solo in nero, costa 140 Euro.
Tutore B2 Carbon Knee Brace
Questo sofisticato apparato di protezione del ginocchio è frutto di ben tre anni di lavoro, effettuato da un team di persone assunte appositamente per questo scopo. Il tutore, che pesa solamente 775 grammi, verte su una struttura in fibra di carbonio composito, che ovviamente non ostacola i normali movimenti del pilota durante la guida: studiato per una vestibilità il più possibile aderente, è sottile, ventilato e confortevole, grazie anche al rivestimento interno (rimovibile) in schiuma, con una fitta rete di incavi emisferici per aumentarne la presa e favorire appunto la ventilazione. I profili dei vari copri]perno sono inoltre arrotondati, per una maggiore comodità durante la guida.
Il tutore B2 viene fornito con appositi limitatori di estensione (sono posti ai lati del ginocchio, ed esternamente fungono da slider di protezione) - da utilizzare in caso vi siano stati interventi chirurgici che lo richiedano, contribuendo quindi ad evitare lesioni da iperestensione: la limitazione all’estensione dell’arto è regolabile da 0° a 20°. Il sistema di giunzione, a doppio perno in acciaio inox, è studiato per attutire gli impatti e sopportare carichi multidirezionali.
La protezione mobile e autoposizonante del sistema B2 consente una guida confortevole in qualsiasi condizione. La conchiglia protettiva sulla rotula è rimovibile, per agevolare ulteriormente i movimenti nelle situazioni in cui non vi sia rischio di impatti. Naturalmente, il tutore B2 èdisponibile sia in versione sinistra che destra. L’adattamento alle gambe è effettuabile tramite confortevoli fasce con velcro, con passanti rivettati, quindi articolati, che assicurano la massima aderenza: sottili fibbie a scatto esterne aiutano inoltre ad indossare e rimuovere rapidamente il dispositivo. Per isolare la gamba dal tutore, nella confezione sono inclusi gli appositi “knee sleeve: sia essi che gli “strap” di regolazione sono disponibili per le taglie da S a XL. Il tutore B2 è in vendita a 350 Euro.
La tecnologia airbag di Alpinestars
L’azienda veneta iniziò a lavorare sulla tecnologia dell’airbag ad attivazione elettronica nei primissimi anni duemila. Oggi il progetto verte su un dispositivo molto efficace e compatto, per ora destinato ai piloti che rappresentano Alpinestars nelle gare al top, ma chiaramente destinato ad un utilizzo più generale.
Dopo la creazione del prototipo di un sistema airbag funzionale, e lo sviluppo del componente atto ad azionare il sistema di apertura, si è realizzato il sistema elettronico di acquisizione dati in tempo reale AST (Alpinestars - Advanced Safety Technology), fondamentale per continuare lo sviluppo, in combinazione con i preziosi suggerimenti dei piloti. Inoltre, si è tenuto debito conto anche delle ricerche mediche e statistiche sugli incidenti motociclistici, in modo da individuare le cause delle varie lesioni, con continue simulazioni al computer inerenti la protezione attiva delle parti vitali del corpo maggiormente esposte in caso di caduta e/o collisione. Nel contempo si effettuavano test di messa a punto dei differenti parametri di attivazione degli airbag nel caso di uso in pista e su strada, oltre a perfezionare al massimo vestibilità e funzionalità del prodotto in vista della sua commercializzazione.
Il sistema airbag di Alpinestars è ovviamente alimentato a batteria, e si gonfia grazie a una miscela di gas a base di azoto. Attualmente è composto da due sacche, poste sopra le spalle e le clavicole del motociclista, che si gonfiano completamente in meno di 0,05 secondi. Punto focale per l’utilizzo racing di questo airbag è stato lo sviluppo del sistema (rigorosamente brevettato) che consente il doppio gonfiaggio: un’innovazione importante, che garantisce appunto due gonfiaggi successivi dell'airbag senza dover resettare o ricaricare il sistema, permettendo così al pilota di tornare eventualmente in sella dopo una caduta sapendo di poter mantenere il medesimo livello di protezione, nel malaugurato caso in cui la sfortuna rincarasse la dose.
Dall’esordio nel 2003 con Hopkins a quello di Stoner con la Ducati, nel 2007, l'elettronica era logicamente diventata molto più potente, e quindi l’acquisizione dati molto più completa e precisa, grazie anche all’utilizzo di un dispositivo GPS; attualmente si sfrutta addirittura una telemetria da Formula 1, che arriva a sfruttare simultaneamente fino a 2000 canali. E già dal primo gran premio di MotoGP di quest’anno vari piloti Alpinestars hanno utilizzato l’airbag, apportando così nuovi input, prima che questo importante contributo alla sicurezza venga realizzato anche nella versione per i comuni mortali.
Il link che riportiamo vi consentirà di visualizzare il funzionamento dell’airbag elettronico di Alpinestars su una tuta indossata da Mika Kallio, pilota del Pramac Racing Team Ducati.
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