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Forte dei 52 titoli iridati conquistati nel motocross a fianco di campioni come Harry e Stefan Everts, Mickael Pichon, Corrado Maddii, Michele Rinaldi, Dave Thorpe, Alex Puzar, Andrè Malerbe, Georges Jobè, Eric Geboers, Joel Smets, Chicco Chiodi, Andrea Bartolini nell'ottica di un futuro assalto al mercato statunitense la Pirelli ha realizzato una copertura messa a punto per le gare che si corrono negli stadi.
Giovanni Gatti, dal 1981 responsabile servizio corse Pirelli nel fuoristrada, ci ha spiegato i segreti di questa nuova gomma sviluppata in Europa ma prodotta in Brasile come le altre della linea Scorpion.
"Ha preso luce verso la fine dello scorso anno usando l’esperienza che avevamo fatto nello sviluppo dei battistrada da duro in America, in quanto oltreoceano si usano misure diverse da quelle che utilizziamo nel mondiale".
Ovvero?
“Sono un po’ più larghe: 90/100-21 l’anteriore, al posto del solito 80/100-21 che si usa nel motocross. Dietro invece abbiamo realizzato una gomma del tutto inedita, ridisegnata come profili e dotata di una dimensione esclusiva, 125/80-19 per aumentare l'area di contatto col terreno".
In Europa è già stata provata?
“Ancora no, oltre che negli Usa è stata testata in Australia e stiamo aspettando i commenti. Per noi questa è solo una base di partenza, man mano che la si utilizzerà vedremo se ci saranno da fare aggiustamenti”.
Prenderete parte a livello ufficiale nel Supercross Usa?
“Stiamo valutando se lo faremo nel 2011, alla fine di questa stagione decideremo le mosse strategiche ed eventualmente sceglieremo dei team coi quali collaborare”.
Veniamo all’aspetto tecnico, la si può considerare una gomma totalmente inedita oppure il progetto parte da una base Scorpion?
“E’ una gomma tutta nuova che abbiamo concepito per adattarsi al terreno e agli ostacoli che ci sono nel supercross. Siamo partiti da zero, facendo profili e disegni nuovi con l'esperienza degli altri nostri prodotti che abbiamo già anche rispettando l’esigenza del modo di guidare dei piloti. E' un pneumatico piuttosto rigido che ha bisogno di una carcassa sostenuta per poter lavorare sui continui salti ravvicinati con certe caratteristiche di smorzamento in particolare sulle whoops".
Come disegno ha qualche attinenza con gli Scorpion?
“Il disegno può essere riconoscibile in un prodotto Pirelli, ma abbiamo reimpostato la tecnologia dei tasselli, sia la disposizione sul profilo che i passi. La mescola invece è strettamente correlata a quella che utilizziamo per i terreni duri e compatti”.
State studiando anche l'eventuale utilizzo della mousse nel supercross?
“No, certi americani non la gradiscono neppure nelle gare di motocross tradizionale ed è difficile fargli cambiare idea”.