Pirelli: moda, tradizione e tecnologia nel primo flagship store a Milano

Pirelli: moda, tradizione e tecnologia nel primo flagship store a Milano
In pieno centro a Milano, su 1.500 mq di spazio espositivo, Pirelli coniuga stile, moda e tradizione motoristica alla sostenibilità ambientale
22 settembre 2011


Milano – Al numero 1 di Corso Venezia, Pirelli inaugura oggi il primo flagship store della propria storia. Presenti alla cerimonia di apertura: Marco Tronchetti Provera, Presidente Pirelli, Renato Montagner, architetto dello store e Direttore Creativo delle Collezioni, Scott Campbell, artista e tatuatore delle star e Naomi Campbell, modella di fama internazionale.
Articolato su due piani, per un totale di 1.500 metri quadrati, lo store si configura come un archetipo destinato a scrivere un nuovo capitolo dello shop-design, delle merceologie e dei servizi, grazie ad uno spazio espositivo che coniuga l'arredamento modaiolo a iconici esemplari del mondo delle due e delle quattro ruote (tra cui una Lamborghini Miura e la Maserati 250F di Fangio).

Molte le innovazioni strutturali che questo flagship store porta con se, dalla parete anecoica fonoassorbente utilizzata negli stabilimenti di collaudo pneumatici, al Rubber Carpet posto sopra l'ingresso, passando per il gatto Meo Romeo realizzato da Bruno Munari nell'area kids, ai camerini ricavati da casse per l'imballaggio, all'area pavimentata in teak come sul ponte di una barca per giungere fino al Robostock, primo magazzino a vista con un robot che seleziona le calzature da provare, depositandole su un nastro trasportatore che arriva direttamente al cliente.
Il sistema di illuminazione “su misura” pensato da Montagner per ridurre impatto ambientale e consumo energetico utilizza 380 proiettori che consumano complessivamente un totale di 9,73 KW, contro i 22,5KW che avrebbe invece richiesto un impianto dotato di luci tradizionali, permettendo quindi di ridurre i consumi del 57%.
Marco Tronchetti Provera, Presidente Pirelli, ha così commentato: «Il legame tra Pirelli e la moda ha radici nel passato. Oltre un secolo fa fecero la loro comparsa i primi capi d'abbigliamento in gomma firmati dalla nostra azienda, dando vita a un rapporto tra industria e moda che non abbiamo mai abbandonato, ma che anzi, abbiamo rilanciato nel 2002 con l'avvio del progetto PZero.

Un progetto a sostegno del nostro core business, che punta al segmento premium e prestige dove la moda esercita un appeal particolare e che condivide con i nostri pneumatici il costante impegno nella ricerca, nell'innovazione e nella tecnologia»
«E' dai nostri laboratori, che ogni giorno contribuiscono all'innovazione dei pneumatici, che proviene anche la ricerca utilizzata da PZero sui materiali e sulle tecnologie impiegate per realizzare i nostri prodotti - ha proseguito Tronchetti Provera - che nascono da una tradizione che ha permesso a Pirelli di lasciare una traccia originale e innovativa nella definizione e nell'interpretazione della contemporaneità: nella moda, come nell'industrial design, nella comunicazione come nella produzione industriale.

Entrare nella vita delle persone attraverso la creazione di oggetti di uso quotidiano significa avere l'opportunità di comprenderne i gusti e di cogliere in anticipo le nuove tendenze. In Pirelli, moda e industria hanno sempre camminato insieme. Il nuovo spazio Pirelli vuole sottolineare questo legame e rinnovarlo.»
Lo spazio espositivo dello store milanese di Pirelli è stato anche teatro della presentazione di una Ducati Diavel in allestimento speciale gommata Pirelli Diablo Rosso II, sul cui profilo l'artista Scott Campbell ha inciso i segni distintivi della sua arte: l’occhio, il cuore e il teschio, simboli di un approccio alla vita appassionato e grintoso. Elementi ritrovabili anche su un giubbotto special edition in carbonio, tatuato anche all’interno con icone sacre e profane, tra cui quella di S Cristoforo, protettore dei motoclisti.

«Per un’intera notte sono stato sveglio a studiare come e cosa incidere sulla gomma: uno dei pochi materiali sui quali non ero mai intervenuto. Per realizzare il prototipo, ho lavorato artigianalmente come un sarto che taglia e cuce. Purtroppo la diffusione del computer e del mouse stanno cancellando l’arte della manualità.»
«Nell’ ingegneria romantica di Campbell – ha aggiunto Montagner – abbiamo individuato molte affinità con la cultura Pirelli. Il risultato del progetto Holy Trinity, iconizza alla perfezione il binomio tecnica - passione della P Lunga, lasciando l’impronta di una nuova pneugrafia.»
Naomi Cambpell, da sempre vicina al marchio italiano, con cui lavora da quando aveva 16 anni, si è detta molto contenta di partecipare a questo evento perché apprezza in prima persona i prodotti PZero. La modella ha così sintetizzato la sua idea del brand Pirelli «per me Pirelli è velocità e qualità».

Insomma, più che un semplice negozio di moda questo Pirelli store, ma un vero e proprio luogo in cui poter assaporare da vicino l'essenza del marchio italiano che da svariati anni esprime la propria creatività e qualità dei prodotti anche in campi alternativi a quello dei pneumatici.

Alessandro Colombo

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