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I buoni per tre turni gratuiti di prove libere distribuiti dai rivenditori più orientati al “race” della grande azienda francese hanno sedotto una gamma molto ampia di utenti, dall’agonista esperto e smaliziato allo stradista che ha usato la stessa moto per compiere il percorso da casa al circuito e poi per misurarsi nello spettacolare anello.
Ma un’attrazione altrettanto forte l’ha esercitata il nuovo pneumatico di fascia alta, il Michelin Power Cup, la cui popolarità si sta diffondendo tra gli amanti delle prestazioni hypersport con la stessa velocità con cui l’omonimo trofeo, disputato sulle migliori piste italiane, acquista interesse e prestigio.
In molti hanno deciso di scoprire le qualità del Power Cup mettendosi alla prova in uno degli autodromi tecnicamente più impegnativi della penisola ma altrettanto affascinante e capace di trasmettere emozioni da brivido.
Ad esaltare le caratteristiche di Vallelunga non sono stati solo i tanti patiti che il circuito capitolino può vantare ma due testimonial d’eccezione, Marco Lucchinelli e Manuel Poggiali che, oltre a fare coscienziosamente da apripista ai gruppi di motociclisti, hanno messo sul piatto della bilancia la loro simpatia, il loro talento e soprattutto la classe che ha consentito loro di conquistare tre titoli mondiali, quello – ormai leggendario – di Lucky, nel 1981, nella classe 500, e quelli che il sanmarinese ottenne nel 2001, con la Gilera 125, a 18 anni, e due stagioni dopo nella 250, con l’Aprilia.
La giornata festiva del 1 Maggio ha inizialmente offerto condizioni ideali, con una mattinata piena di sole fin dalle prime ore e sempre più calda. Poi, purtroppo, alle 13.00, è arrivata l’annunciata perturbazione che ha portato pioggia per un paio d’ore e che, mentre ha invitato i più “anfibi” a misurarsi con le rain, ha convinto qualcuno a lasciare anzitempo l’autodromo.
La fiducia dei più ottimisti è stata premiata da un pomeriggio di nuovo caldo e assolato che ha consentito agli ultimi, irriducibili tester di godersi la pista quasi in solitario.
La formula dell’evento ha riscosso unanime apprezzamento: impeccabile l’ospitalità offerta dall’ Autodromo, trasformato dalle bandiere e dagli striscioni blu e gialli in una sorta di “cittadella-Michelin”, con tutti i servizi funzionanti come per uno dei tanti eventi agonistici che ne punteggiano il calendario; altrettanto inappuntabile l’accoglienza dello Sciacca Group, presente anche con il suo fondatore e titolare Walter Sciacca, al quale Michelin ha affidato la gestione dei turni di prove libere.
Per una giornata intera si è parlato di grip, di pressione (un autentico tormentone, specie per i neofiti, con i tecnici di Bergamo Gomme – che ha garantito l’assistenza tecnica – pronti a ripetere come un mantra “2,1 all’anteriore e 1,5 al posteriore”), di traiettorie, di tarature e setting, il tutto in un clima di massima serenità che non è stato fortunatamente turbato da nessun incidente degno di nota.
Praticamente tutti i giudizi raccolti tra i partecipanti sul Power Cup sono stati positivi, soprattutto quelli di chi, proveniente dal modello Power One, nella nuova versione ha trovato i pregi del suo predecessore ma anche tante nuove qualità che rendono la gomma immediata, facile ed estremamente performante.
Il nuovo Michelin Power Cup ha avuto il merito di affascinare anche chi arriva da altre esperienze e che, leggendo le cronache del trofeo, ascoltando il parere del proprio gommista o fidandosi del tam tam, ha voluto “provare con mano”.
Tra i 200 partecipanti anche Luciano Lombardi, vice-capo redattore di Panorama.it ma soprattutto grande amante della velocità, al punto da disputare il Campionato Europeo Amatori, e Costantino Paolacci, PR di Honda Italia e a sua volta preda, dal 2005, del “demone” della pista. In realtà i due giornalisti hanno partecipato a titolo personale, mischiandosi volentieri con gli altri motociclisti e “studiando” a fondo il Power Cup.
“E’ un’iniziativa pregevole – ha detto Paolacci, che già usava il Power One sulla sua Honda Fireblade – degna della massima considerazione: per fortuna che, nella situazione economica generale, c’è chi organizza eventi promozionali, favorendo gli appassionati”.
“L’anteriore trasmette grande fiducia – ha commentato Lombardi, riferendosi naturalmente al Power Cup che ha provato sulla MV F4 messa a disposizione da Lucchinelli – non ha bisogno di eccessivo riscaldamento per offrire un buon grip e soprattutto è veloce nell’impostazione anche con una moto un po’ dura da buttare giù all’ingresso di curva”.
Non è mancata una gradevole presenza femminile rappresentata dal radioso sorriso e dalla contagiosa simpatia di Francesca Favorini, montata a 16 anni su una Laverda 125 – grazie alla passione di mamma e papà – e da allora mai più scesa da una moto anche se, dopo le esperienze in pista, ha deciso di rinunciare alla strada. “Già usavo Michelin – ha detto Francesca, che ha avuto l’opportunità di compiere qualche giro a stretto contatto con Poggiali – ora, dopo il test del Power Cup, sono sicura che confermerò la mia preferenza per questi pneumatici”.
Lucchinelli e Poggiali hanno offerto anche spettacolo. In uno dei primi turni condotti da apripista, Marco si è reso conto di avere alle spalle un motociclista che andava molto più forte degli altri, lo ha lasciato sfogare, poi non c’è stato, si è ingarellato, gli spazi si sono accorciati, fino a che non si è accorto che si trattava di Manuel.
Lo ha raccontato, divertito, mentre metteva a grave rischio la sua ritrovata forma fisica con una sacchettata di fave e pecorino (la colazione del 1 Maggio dei romani) a cui ha dato inesorabilmente fondo e intanto tesseva le lodi del Power Cup: “Sono legato a Michelin da un vecchio amore, sono stato il primo a sviluppare le gomme da 16”, c’ho vinto anche il mondiale. Mi piace questa nuova copertura, è maneggevole, ti garantisce una bella aderenza, grazie alle nuove carcasse ti avverte quando scivola con una progressione graduale”.
Naturalmente per valutarne le prestazioni al limite ci vuole il manico; e infatti con Poggiali si sono divertiti, in un momento di libertà, a spingere forte, disegnando virgole nere sull’asfalto.
Manuel era talmente incuriosito da queste gomme da aver partecipato, come un qualsiasi utente con vocazione race, al test cronometrato organizzato all’inizio di ottobre 2011 al Mugello.”Sono pneumatici performanti – ha commentato a Vallelunga – facilitano l’inserimento in curva e sono immediati, al pensiero segue subito l’azione, aiutano nella guida anche l’amatore. Mi piace il Michelin Day, è una bella manifestazione, perché riunisce gli appassionati e li mette a contatto con piloti provenienti da altre esperienze”.
Alessandro Della Lunga, 39 anni, aretino, il pilota l’ha fatto davvero, all’inizio del 2000, nella Hornet Cup, allora monogomma Michelin. “C’è un totale cambiamento rispetto alle gomme precedenti: al grip, grazie alle carcasse morbide, si aggiunge un controllo maggiore e tanto feeling in più: sono costanti fino alla fine”.
Il romano Patrizio Frezza fa parte, con l’amico Stefano Gaone, dello staff della Michelin Power Cup ma ha rivelato una vecchia passione per questi pneumatici: “a me già piaceva molto il Power One, con il Cup è possibile stringere ancora di più in curva mentre in accelerazione è più delicato, gli ondeggiamenti sono contenuti; si può poi provare a cercare il limite senza paura di improvvise reazioni”. E Stefano, che usa Michelin anche su strada, conferma: “l’anteriore trasmette fiducia, il pregio principale è l’ingresso in curva, veloce e preciso”.
Sono in tanti i motociclisti arrivati a Vallelunga dalla Campania; alla fine rappresenteranno oltre il 10% del totale, superati solo da laziali e toscani. E il Chico Team di Caserta, con 8 rappresentanti, gioca la sua parte. Antonio Nespoli, 39 anni, 4° a Misano nel primo round della Power Cup 600, ha rivelato che è passato a questi pneumatici dopo l’ormai famoso test del Mugello perché “ho riscontrato un netto miglioramento, assenza di oscillazioni e tanta fiducia in piega, con un buon appoggio”. Il suo compagno Massimo Pecoraro, di Napoli, non fa gare ma prove libere (“in cui uso solo gomme Michelin”) ed è rimasto affascinato dal clima dell’evento, soprattutto per l’ampia partecipazione di motociclisti.
Prossimo appuntamento con i Michelin Power Days sabato 12 e domenica 13 maggio in un altro scenario di grande suggestione, l’Autodromo di Imola.