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Caberg produce caschi dal 1974, quando a vedere la luce per primi furono un integrale e un jet: si chiamavano articolo 100 e articolo 300.
Questo ci dà il senso di quanto siano cambiate le cose nel corso di questi 46 anni, e di quanto piacere faccia ritrovare ancora qui, attiva e produttiva, una delle migliori aziende italiane del nostro settore, particolarmente riconosciuta e apprezzata anche all'estero.
Ancora qui, anche dopo l'emergenza che ha travolto il territorio dove sorge, la bergamasca. Emergenza sanitaria, sociale, economica. In Caberg le misure di sicurezza sono state attivate ben prima delle disposizioni in merito, e questo ha permesso di non avere casi in sede, anche se molti dei dipendenti hanno purtroppo dovuto fare i conti con gravi perdite e molti casi riscontrati tra parenti e amici.
Ma come nella migliore tradizione bergamasca, appena possibile - dopo una lunga chiusura dello stabilimento - si è rialzata la testa, e ad oggi, cioè dal 4 maggio, come da disposizioni Ministeriali, l'attività è ripresa con la produzione e il magazzino che lavorano a pieno ritmo, e la parte degli uffici operativa da casa.
I cinquanta dipendenti di Caberg sono di nuovo al lavoro per permetterci di guidare al sicuro, come sempre attenti al futuro dei caschi in terminii di design, protezione e innovazione.
Si guarda alla moto come a un mezzo per riprenderci la nostra libertà, e anche, perché no, un po' di spensieratezza, che da troppo tempo è venuta a mancare.
Nel video qui sopra ripercorriamo brevemente la storia del Marchio, dal primo casco del 1974 fino ai giorni nostri...