Chris Fillmore : “Il Mugello è una pista straordinaria”

Fillmore ha vinto al debutto la Pikes Peak 2017 ed è ambassador KTM negli USA. Era al Mugello CIV per sviluppare la nuova KTM RC 390. Sabato è caduto, ma domenica ha vinto
26 settembre 2017

Tra i molti motivi di interesse nell'ambito del quinto round del CIV, che si è disputato lo scorso weekend all’autodromo del Mugello, c’era anche quello di vedere in pista l’americano Chris Fillmore, che ha corso nella Supersport 300 con la KTM RC 390 in versione 2018. L’eclettico pilota statunitense è stato chiamato a sostituire Jeremy McWilliams (impegnato ad Aragón per il mondiale GP), e ad affiancare Stefano Cordara, per proseguire nello sviluppo della moto che il prossimo anno parteciperà al mondiale 300 ed a vari campionati nazionali, tra i quali, appunto, il CIV.


Fillmore, ragazzone californiano di 30 anni, è ambassador KTM negli USA, ed è diventato famoso anche in Europa per aver vinto con la KTM Superduke 1290R la 95ma edizione della Pikes Peak Mountain, stabilendo anche il nuovo record della gara (9’49”625).


La Pikes Peak altro non è che una corsa in salita su di una strada a strapiombo di 20 km che non ammette errori. I concorrenti, sia auto che moto, partono da un bosco situato ai piedi delle montagne Rocciose, a quota 2.862 metri, mentre il traguardo si trova a 4.302 metri in cima al monte Pikes Peak. Uomini e mezzi affrontano un dislivello di circa 1.500 metri, che mette a dura prova doti di guida ed affidabilità meccanica. L’impresa di Fillmore è ancora più incredibile se si pensa che l’americano era al debutto assoluto in questa gara. Ma il suo curriculum è di tutto rispetto, e senza dubbio le sue precedenti esperienze nell’AMA Supermoto, dove ha corso quando aveva 16 anni, nell’AMA Daytona Sportbike e nel Campionato AMA Superbike, dove corre attualmente con una KTM RC8, gli sono state utilissime per primeggiare in una gara che richiede doti funamboliche, oltre che velocistiche.


Lo abbiamo incontrato al Mugello nel paddock del CIV, pochi minuti prima che vincesse a sorpresa la gara della Supersport 300. Pur non avendo mai corso prima con una 300, Chris si è saputo adattare in fretta non solo alla sua nuova moto, ma ad una categoria di giovanissimi disposti a tutto ed inclini all’errore e dove, come lui stesso dichiara in questa intervista, il livello è senza dubbio molto alto. Non era invece la sua prima volta al Mugello, in quanto lo scorso anno ha svolto dei test sulla RC8 su questo circuito che definisce “straordinario”.


Chris è venuto in Italia per sviluppare la monocilindrica 390, e dopo essersi migliorato ogni volta che è sceso in pista ed essere anche scivolato nella gara di sabato, domenica ha vinto in volata dopo una gara intelligente, nella quale ha dimostrato un grande acume tattico, oltre ad un’indubbia capacità di guida. Anche in Italia Chris ha messo in luce tanto talento, e potrebbe benissimo gareggiare nei più importanti campionati mondiali.


Purtroppo, essendo la KTM RC 390 una moto sperimentale, i piloti che la portano in pista non raccolgono punti, di conseguenza la sua vittoria non resterà negli annali del CIV, ma resterà tuttavia ben viva nella memoria di chi, come noi, ha visto la gara.

Nel nostro incontro non poteva certo mancare un accenno alla Pikes Peak. “Prima di correrci l’avevo vista solo in fotografia – afferma – e quando l’ho vista del vivo sono rimasto a bocca aperta. Averla vinta facendo segnare il record della pista è stata per me una cosa davvero speciale”. Chris si vorrebbe cimentare ancora in quella che è una gara certamente unica al mondo. Ma la prossima volta vorrebbe correre, sempre con una KTM, in una categoria diversa, con l’obiettivo di vincere e di stabilire un altro record. “Ma è’ una gara molto pericolosa – questo il suo parere sulla Pikes Peak – e quest’anno è andato tutto bene, per cui mi ritengo fortunato”.

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