Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Il campionato Italiano di velocità ha disputato all’autodromo del Mugello il suo secondo round, regalandoci come sempre gare spettacolari e ricche di colpi di scena, con ordini di arrivo spesso decisi dalle squalifiche e dalle bandiere rosse che hanno causato qualche polemica soprattutto nelle due Supersport 300 e 600. Ma ecco cosa è successo al Mugello nelle diverse categorie.
La conformazione della pista del Mugello favorisce gli arrivi in volata, con distacchi spesso misurabili in millesimi di secondo, specialmente in Moto3. Il sabato, su pista asciutta, Kevin Zannoni si è confermato il dominatore di questa categoria, portando a tre le sue vittorie stagionali: tre gare e tre vittorie. Alle sue spalle i due piloti che sino ad ora sembrano in grado di mettere in discussione la leadership del pilota del RGR TM Racing Factory team, vale a dire Nicholas Spinelli (Oscar Performance) ed il giovanissimo Alberto Surra (Team Minimoto), esordiente nella categoria e rivelazione del campionato, rispettivamente secondo e terzo sotto la bandiera a scacchi.
Quarta posizione per il compagno di squadra di Zannoni, Nicola Carraro, al quale è mancata solo un po di fortuna per poter salire sul podio. Quinto posto per l’irruento spagnolo Adrian Carrasco, su TM, che ha preceduto Elia Bartolini dello Sky Junior Team VR46.
La pioggia di domenica ha solo in parte modificato i valori emersi nelle gare precedenti. Nicholas Spinelli ha interrotto il filotto di vittorie di Zannoni, dominando la gara dal primo all’ultimi giro. E’ stata una gara difficilissima conclusa soltanto da dodici piloti, due dei quali doppiati. Tutti gli altri sono stati vittime di scivolate, alcune delle quali davvero spettacolari quanto, fortunatamente, del tutto incruente. Con una tattica attendistica ed intelligente, Zannoni si piazza subito alle spalle di Spinelli riducendo i danni al minimo. Carraro perde per 18 millesimi la volata con Zannoni per il secondo posto, ma sale finalmente sul quel podio che meritava da tempo. Quarta posizione, ma con un distacco oltre 40 secondi, per Nicola Chiarini, giovanissimo compagno di squadra di Spinelli. Tutti gli altri piloti che solitamente occupano le prime posizioni sono caduti, ad iniziare da Raffaele Fusco, fortissimo sul bagnato, e da Omar Bonoli, con la sperimentale ed interessante BeOn 450. Scivolato all’ultimo giro anche Lorenzo Bartalesi: il pilota dello Sky Junior Team VR46, reduce da una brutta caduta che gli aveva procurato fratture ed infortuni vari, si è presentato al Mugello con le stampelle, e domenica ha fatto una grande gara, scivolando però quando era in seconda posizione e stava recuperando terreno su Spinelli.
In classifica comanda Zannoni con 95 punti, davanti a Spinelli con 58, Surra con 56 e Carraro con 39.
Dopo quattro gare Michele Pirro (nella foto in alto) si conferma il dominatore di questa categoria. Il pilota del team Barni Racing è a punteggio pieno, con quattro vittorie in altrettante gare e 100 punti nella classifica del campionato.
Al Mugello, il collaudatore della Ducati MotoGP ha vinto entrambe le gare: quella di sabato su pista asciutta, e quella di domenica sotto la pioggia. Nella prima ha preceduto di oltre 4 secondi la rivelazione di questo inizio di campionato: il giovane Samuele Cavalieri, che porta in pista la Ducati V4 del Motocorsa Racing Team.
Alle sue spalle Lorenzo Savadori: il pilota del team Nuova M2 Racing Aprilia corre nel CIV soprattutto per restare in allenamento e farsi trovare pronto nel caso gli venga offerta una possibilità di rientrare nel mondiale Superbike. Domenica, però, a vederlo in azione è arrivato il CEO di Aprilia Racing Massimo Rivola, segno che la Casa di Noale non ha dimenticato il suo giovane rampollo: chissà che non riesca a riportarlo su palcoscenici più consoni al suo talento?
Quarto posto per Tamburini su BMW, e quinto per Lorenzo Zanetti con la Panigale due cilindri del Broncos Racing Team di Luca Conforti.
Domenica nemmeno una pioggia torrenziale è riuscita a fermare Pirro, che ha avuto modo di confermare tutta la sua abilità di guida sul bagnato, staccando di 22 secondi il secondo classificato, Axel Bassani su Yamaha. Terzo posto per Riccardo Russo, compagno di squadra di Cavalieri, scivolato nel corso del quarto giro a causa di un pilota che gli è caduto davanti.
Per Russo si tratta del primo podio stagionale dopo un inizio di stagione difficoltoso, al di sotto delle aspettative sue e della sua squadra. Hanno completato la top five Agostino Santoro, su Yamaha, e Zanetti, che torna così dal Mugello con due quinti posti.
In classifica, dietro a Pirro troviamo Cavalieri con 60 punti, Savadori con 48 e Russo con 41.
Come se non bastasse quanto succede in pista, al Mugello a rendere la Supersport 600 ancora più incerta e ricca di colpi di scena ci hanno pensato la pioggia, le bandiere rosse e le decisioni della Direzione Gara. Sabato sulla pista asciutta la vittoria era andata a Kevin Manfredi che dopo una gara combattutissima, era riuscito a precedere Massimo Roccoli, Luca Ottaviani ed il dominatore del primo round di Misano: Lorenzo Gabellini. Appena sceso dal podio però doccia fredda per il grintoso Manfredi, che veniva squalificato per aver utilizzato una benzina rivelatasi non conforme ai regolamenti. Vittoria a Roccoli quindi, con Ottaviani e Gabellini rispettivamente secondo e terzo.
Il team Rosso e Nero per il quale corre Kevin ha presentato reclamo, ma al momento la classifica è quella che abbiamo riportato. Da notare che in gara una scivolata alla San Donato aveva tolto di scena il giovanissimo poleman Luca Bernardi, ex campione della SS300 nel 2017 e vera rivelazione di questo doppio appuntamento del Mugello.
Domenica sulla pista bagnata la Supersport ha vissuto una delle sue gare più complicate. Nel corso del quarto giro veniva esposta la bandiera rossa, a causa della caduta del tedesco Hobelsberger. Nuova procedura di partenza, per una gara ridotta a 8 giri e con la griglia decisa dalla classifica del terzo passaggio, quando al comando c’era un gruppo di piloti che comprendeva nell’ordine Cruciani, Manfredi, Roccoli, Mercandelli, Morrentino e Bernardi, che sono quindi andati a comporre le prime due file. Non ha potuto riprendere il via Gabellini, caduto subito dopo Hobelsberger. Il pilota del team Gomma Racing di Alessio Corradi ha portato la moto ai box ma la stessa si era tanto danneggiata nella caduta, da non poter essere riparata in tempo utile per la seconda partenza. La gara riprendeva più combattuta che mai, con l’inserimento nel gruppo di vertice di Filippo Fuligni.
Al termine del sesto giro l’ennesimo colpo di scena. Stefano Cruciani, che comandava la gara, cadeva e restava momentaneamente a bordo pista, causando l’esposizione della seconda e definitiva bandiera rossa. In seguito per fortuna Cruciani si rialzava, ma avendo i piloti percorso 6 degli 8 giri previsti la gara era dichiarata conclusa. E qui iniziava il valzer delle classifiche e delle relative polemiche. Inizialmente la vittoria veniva assegnata a Roccoli, davanti a Bernardi e Manfredi, che salivano sul podio. Nemmeno il tempo di festeggiare che la classifica veniva modificata. Erroneamente la Direzione Gara aveva redatto la classifica di arrivo considerando che i primi sei piloti avessero tagliato il traguardo prima che venisse esposta la bandiera rossa. In realtà però la stessa era stata sventolata prima che il gruppo che conduceva la gara passasse per la settima volta sul traguardo e quindi quella valida era la classifica del giro precedente, con Cruciani che era al primo posto, davanti a Roccoli e Bernardi.
Vittoria all’esperto pilota della Kawasaki, davanti al sei volte campione italiano ed al giovane pilota della Yamaha. Le polemiche si sono placate (momentaneamente?) solo a tarda ora, ma anche in questo caso non possiamo che affermare che al momento la classifica finale della gara è quella che vede sul podio (virtuale) Cruciani, Roccoli e Bernardi. Quarta posizione per Manfredi, davanti a Fuligni Morrentino e Mercandelli.
Nella classifica generale comanda Roccoli con 81 punti, seguono Gabellini con 66, Mercandelli con 43, Manfredi con 40 e Cruciani con 38.
Nella 300 sabato la vittoria era andata a Thomas Brianti davanti a Marc Luna, entrambi su Kawasaki. Terza posizione per Giovanni Grianti. E’ stata una gara ricca di colpi di scena, caratterizzata dalle penalità inflitte dopo l’arrivo. Vocino, Bertè, Marino e Mora sono stati penalizzati di un secondo per condotta di gara irregolare, mentre Bergamini e Rovelli sono invece stati penalizzati rispettivamente di 2 secondi e di 1 secondo per avere oltrepassato i limiti del tracciato.
Domenica le incerte condizioni della pista (aveva smesso di piovere e si stava asciugando) ha ulteriormente complicato la vita dei piloti e dei loro tecnici, con la gara dichiarata bagnata pochi attimi prima della partenza, e con il relativo ed affannoso cambio di gomme sulla griglia. La vittoria è andata a Filippo Rovelli, bravo ad allungare sui suoi avversari negli ultimi metri; secondo posto per Emanuele Vocino, e terzo per l’australiano Tom Edwards. Quarta posizione per Marc Luna, e quinta per Grianti (Geko Bike Factory Yamaha). In classifica generale Rovelli è in testa con 83 punti, seguito da Vocino con 60 e da Luna con 53.
Il dodicenne Luca Lunetta non smette di stupire, e dopo quella di Misano si porta a casa un’altra doppietta. Il pilotino dell’AC Racing Team, esordiente nel CIV, ha vinto su una pista dove non aveva mai corso, prima partendo dalla pole position. Sabato Lunetta ha preceduto al fotofinish Davide Cangelosi, e terzo il campione in carica Filippo Bianchi.
Sabato Luca ha conquistato la sua quarta vittoria consecutiva, battendo in volata Jacopo Hosciuc e Filippo Bianchi, ancora terzo: da notare che il dominatore della PreMoto3 ha anche stabilito il best lap della gara all’ultimo giro.
Nella classifica del campionato Lunetta è a punteggio pieno con 100 punti, seguito da Bianchi con 65 e Hosciuc con 62.
Le tre gare del National Trophy (due nella 600 Supersport e una nella 1000 Superbike) si sono disputate tutte su pista asciutta. Nella cilindrata minore il leader Michele Magnoni ha dovuto vincere la resistenza di un grintoso Tommaso Lorenzetti. Sabato terzo posto per Lorenzo Cintio, mentre domenica è stato Simone Saltarelli a salire sul terzo gradino del podio. Nella classifica generale Magnoni è a punteggio pieno con 75 punti, seguito da Lorenzetti con 60 e da Saltarelli con 41.
La gara della 1000 è stata come al solito altamente spettacolare, grazie al duello tra il vincitore Eddi La Marra ed il secondo classificato Luca Salvadori. Un duello che è stato un vero e proprio corpo a corpo, con le moto che si sono sfiorate più volte, con sorpassi che toglievano il fiato e gomme che hanno lasciato lunghe strisce nere sull’asfalto del Mugello. La Marra vince anche in Toscana, ma gli avversari sono tanti ed agguerritissimi: oltre al già citato Salvadori, attenzione a Fabrizio Perotti, terzo in questa gara davanti a Michel Fabrizio. Sia La Marra che Fabrizio sembrano rinati ed hanno certamente ritrovato in questo campionato la voglia di correre, di divertirsi e di far divertire. In gara il quinto posto è andato a Francesco Cocco, che ha preceduto Agatino Sgroi, Remo Castellarin, Flavio Ferroni e due piloti del calibro di Ivan Goi ed Alessio Velini, che hanno quindi completato la top ten.
Il Campionato Italiano di Velocità tornerà in pista il 29 e 30 giugno, all’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola.