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Alla Fiera MBE di Verona la Federazione Motociclistica Italiana ha presentato il CIV Campionato Italiano Velocità 2022. Oltre alle già note variazioni dei limiti di età dei piloti, sono state confermate le nuove regole riguardanti la Moto3 (dove verranno utilizzati solo motori Yamaha 450), e la Supersport. Così come accadrà nel campionato mondiale, anche nella classe intermedia del CIV assisteremo all’ingresso delle moto definite Next Generation, vale a dire le 600cc quattro cilindri in assetto mondiale, le moto a tre cilindri sino a 800cc e le bicilindriche sino a 990cc. Nel campionato italiano queste moto correranno assieme alle 600 dello scorso anno (quelle in configurazione CIV), ma con classifica separata.
Nell’occasione sono stati presentati anche i nuovi sponsor e definiti gli pneumatici delle varie categorie. Suscita sorpresa la decisione di passare da Pirelli a Dunlop nella categoria Superbike. L’azienda nippo/statunitense era già fornitore unico del CIV Premoto3 e Moto3, categorie nelle quali possiede ottimi prodotti ed un importante know how, mentre è sempre stata assente nella massima categoria. Sono anni che Dunlop lavora per migliorare le proprie coperture nelle grosse cilindrate (ad iniziare dal National Trophy SBK e SS) dove non possiede esperienza e prodotti paragonabili a quelli di Pirelli, che come sappiamo è da diciannove anni fornitore unico del mondiale Superbike.
Quella della FMI è una scelta difficile da comprendere, anche perché riguarda una categoria che dopo anni di crisi che avevano portato ad uno sparuto numero di partecipanti, si stava finalmente riprendendo, soprattutto grazie alla decisione di utilizzare una centralina unica. Proprio nella stagione che poteva consacrare la rinascita della classe regina del CIV, non solo team e piloti non avranno a disposizione le coperture utilizzate negli anni precedenti e sulle quali avevano definito il set up delle loro moto, ma per chi già partecipa, o per chi ambisce a partecipare, al mondiale Superbike come wild card si tratterà di rivedere gli assetti, per adattare i propri mezzi alle Pirelli Diablo. Il tutto nella speranza che le gomme Dunlop garantiscano le stesse prestazioni e la stessa affidabilità di quelle della casa italiana, e per questo attendiamo di vedere quali saranno i tempi sul giro, per paragonarli a quelli degli anni precedenti.