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Misano Racing Night - Andrea Mantovani è uno dei migliori talenti del motociclismo nostrano, uno puro, trasparente, un "loco" (il matto) come una volta me l'hanno descritto alcuni amici spagnoli. Uno che non si nasconde, che sprigiona una gioia incontenibile da tutti i pori quando si ritrova sul podio, nonostante la grinta, talvolta incontenibile, mostrata tra i cordoli quando porta la moto nelle gare di ogni paese del mondo.
Gare mondiali che lo vedono attualmente impegnato nel discusso e crescente Mondiale MotoE, con il Team RNF Racing, che ha portato alla vittoria nella gara entusiasmante di casa durante la tappa della Motogp Mugello, rimanendo, per mezza stagione 2023, sulla sella della Yamaha R6 del team Evan Bros, separatosi poi da poco consensualmente, per via dei mancati risultati.
Andrea in questo weekend ha avuto modo, per l'ennesima volta, di far vedere tutto il suo talento, animando la già spettacolare SSP600 del CIV, nella quale militano diversi piloti conosciuti dal pilota ferrarese e che ha fatto davvero fatica a contenere.
Si presenta il giovedi nel paddock, dopo la notizia in settimana della sostituzione dell'infortunato Davide Stirpe (che fino adesso ha avuto tanta difficoltà ad adattarsi al marchio della casa bolognese), con la tuta Ducati e sulla Panigale V2 955 del team Mesaroli Racing, per la prima volta in sella alla "Panigalina", per cercar di sistemare l'assetto per il weekend più emozionante dell'anno del CIV, la Racing Night.
Sabato si è reso protagonista di una gara strepitosa, sempre nel gruppo di testa insieme a Simone Corsi, Luca Ottaviani e Massimo Roccoli, portando il ritmo a un livello elevatissimo che, all'ultimo giro, gli è costato una caduta che ha allontanato il momento dello storico podio per il nuovo team Mesaroli, capitanato dal suo amico ed ex pilota Alessio Velini.
La domenica invece, con il sole raggiante e temperature roventi, Mantovani è stato molto più costante e ha saputo gestire meglio la gara, rendendosi conto negli ultimi due giri che Corsi aveva un altro passo, ha voluto "accontentarsi" del secondo posto, importantissimo per Mesaroli e fondamentale psicologicamente per lui, rendendosi ancora una volta conto che è competitivo, che ha ancora tanto da dare a questo meraviglioso sport e che lui c'è!
Ma veniamo alle sue parole:
Andrea Mantovani, il ferrarese che non molla mai, è arrivato ai microfoni delle interviste post gara con un entusiasmo e sorriso contagioso. "Bisogna essere felici nella vita" urla mentre si avvicina alla postazione interviste nella sala stampa del CIV.
Con queste premesse, abbiamo fatto qualche domanda a colui che tra poco salirà sulla MotoE a Silverstone, nella tappa inglese del Mondiale MotoGP.
Che bello vederti soridere Andrea Mantovani, secondo in classifica oggi (domenica) al CIV, primo podio per il team Mesaroli, tu che torni in questo ambiente dove l'anno scorso eri sempre con una Ducati, ma SBK del team Broncos Racing, ti chiedo: Cosa farai adesso?
Adesso devo fare le valigie perché mercoledi sarò su un aereo per raggiungere Silverstone per al MotoE. Mi gusto questa bellissima soddisfazione. Il Team Mesaroli mi ha dato una moto incredibile e li ringrazio, cosi come ringrazio Carlo Baldi per avermi messo in contatto con Alessio Velini per questa opportunità. Riparto per Silverstone con una carica al 200%.
Hai dimostrato che ti trovi davvero bene con la Ducati... sia due che quattro cilindri:
Ehhh quando vedo la "rossa", mi batte il cuore alla grande, ho già detto tutto.
Ai microfoni del CIV ha risposto alla sua vittoria:
Simone Corsi ha detto che non si aspettava di vederti cosi veloce, te l'aspettavi tu?
Sinceramente ho preso in mano la moto giovedi e non avevo grandi aspettative. Una cosa è certa, in tutti questi anni ho sempre dato "anima e corpo", per delle persone come questo team che mi hanno accolto come un figlio, mettendomi tra le mani una grandissima moto e hanno fatto davvero di tutto per me e per rendermi felice. Il weekend è stato incredibile, perché sono partito con un feeling immediato, poi in gara mi sono reso conto che ero competitivo. Mi dispiace per l'incidente in Gara1, non ho visto Ottaviani e potevo sicuramente guardare meglio prima di entrare in curva. Sono una wild card e far cadere un pilota che vuole raccimolare punti importanti per il titolo è stato un dispiacere. Invece oggi (domenica) "la gallina vecchia fa buon brodo" (Corsi) mi ha dato da fare, mi sono giocato la prima posizione ma ero veramente al limite, tanto da rischiare nuovamente di cadere, quindi ho pensato di portare a casa quello che potevo. Ringrazio il team e il CIV per questa iniziativa: ieri vedere più gente sugli spalti rispetto al mondiale SBK/SSP, è stato emozionante e ringraziamo gli italiani per essere venuti. Viva la Romagna e non molliamo niente, si riparte per Silverstone"
Hai dimostrato che non ti manca il talento e la velocità, perché questo non è avvenuto nel Mondiale con Evan Bros?
Si tratta di questioni soggettive. Ci sono piloti che si adattano meglio alle moto, ai telai e all'ambiente. Io mi trovo meglio con il telaio di Ducati e ho fatto fatica nel Mondiale con Yamaha. Con il team siamo stati intelligenti, i risultati non arrivavano e abbiamo voluto dividerci per dare loro la possibilità di prendersi un pilota come Lorenzo Dalla Porta, che ha alle spalle diversi campionati Moto2 e a me di proseguire la mia strada. Io sono qui, so cosa posso fare, so che quando non vado veloce, c'è qualcosa che non va... meglio cosi e avanti tutta.