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E’ successo di tutto nel quarto round del Campionato Italiano Velocità che si è disputato lo scorso fine settimana al Misano World Circuit. A rendere ancora più spettacolari le combattutissime gare del CIV ci si sono messi il meteo incerto ed una pista con ampie vie di fuga asfaltate, che hanno spesso indotto all’errore anche i piloti più esperti.
Se il precedente round di Imola aveva fatto vacillare alcune certezze, questo di Misano ha sconvolto le classifiche di alcune classi. Ma andiamo per ordine, e vediamo qual è la situazione in ogni singola categoria.
La doppietta di Lorenzo Savadori a Imola sembrava aver riaperto il campionato, con il pilota dell’Aprilia che era arrivato a 42 punti da Michele Pirro, vincitore delle prime quattro gare. Ma a Misano il pilota del Team Barni Racing Ducati ha fatto bottino pieno, staccando nettamente il suo rivale che ora si ritrova a dover recuperare 62 punti quando ne restano in palio solo 100 nelle quattro gare finali (due al Mugello e due a Vallelunga). Con la sua perentoria doppietta, Pirro ha matematicamente tagliato fuori tutti gli altri avversari, ad iniziare dalla coppia del team Motocorsa Racing composta da Riccardo Russo e Samuele Cavalieri, che sono ora appaiati al terzo posto della classifica con 86 punti, vale a dire a 104 dal leader della classifica.
Sabato, sulla pista asciutta, Pirro non ha lasciato scampo ai propri avversari. L’unico che ha provato a resistergli è stato appunto Savadori, che ha poi terminato a quasi due secondi dal pilota di San Giovanni Rotondo. Distacchi abissali per gli altri piloti, con Russo terzo a dieci secondi ed il gruppetto composto da Vitali, Cavalieri e Zanetti (con la Panigale V2) che hanno concluso nell’ordine, ad oltre 15 secondi dalla vetta della classifica.
Domenica la gara è stata dichiarata wet (bagnata) e, anche se la pioggia aveva cessato di cadere, al momento della partenza la pista era ancora bagnata. Sono cambiate le condizioni del tracciato e del meteo, molto più fresco, ma non è cambiato il vincitore. Pirro ha tagliato per primo il traguardo con oltre quattro secondi sul sorprendente Kevin Calia su Suzuki e sette su Axel Bassani su Yamaha, entrambi bravi ad interpretare al meglio una pista che si andava asciugando. Russo ha terminato in quarta posizione, davanti a Zanetti. Solo sesto Savadori, in difficoltà con l’Aprilia del team Nuova M2 Racing.
Ancora una volta la Supersport ci ha regalato gare altamente spettacolari, incerte sino alla bandiera a scacchi e a volte anche dopo. Massimo Roccoli era arrivato in riva all’Adriatico con 19 punti di vantaggio su Lorenzo Gabellini, l’unico in grado di contendere il titolo al sei volte campione italiano di categoria, visto che gli inseguitori Kevin Mandredi, Davide Stirpe, Roberto Mercandelli e Marco Bussolotti avevano distacchi che andavano da 57 a 72 punti. Ma quello di Misano è stato un weekend da dimenticare per Roccoli, che dopo aver terminato la gara di sabato solo all’undicesimo posto per problemi di gomme, domenica è stato vittima di una caduta quando mancavano due giri dalla fine, in piena bagarre per la vittoria. Weekend da incubo per lui e da sogno per Gabellini, che si porta a casa una doppietta e 50 punti che lo proiettano in testa alla classifica con 26 di vantaggio sul suo avversario diretto.
Sabato, su pista asciutta, Gabellini ha sfruttato al massimo la possibilità di sfruttare le difficoltà di Roccoli, che dopo alcuni giri ha iniziato ad avere grossi problemi di aderenza che lo hanno obbligato ad accontentarsi dell’undicesima posizione finale. Dopo aver battagliato a lungo nel gruppo di testa, a tre giri dalla fine il pilota del team Gomma Racing di Alessio Corradi ha rotto gli indugi, si è portato al comando, ed ha preso un vantaggio che gli ha consentito di vincere davanti all’esperto Davide Stirpe e ad un generoso e velocissimo Luca Ottaviani. Quarto posto per Kevin Manfredi, che ha preceduto Stefano Valtulini, ormai completamente rimessosi dal brutto infortunio del Mugello.
La gara di domenica è stata un vero e proprio spot pubblicitario per il motociclismo: i nove piloti che si sono alternati in testa alla gara sono stati autori di sorpassi, contatti, scivolate, errori e recuperi, senza soluzione di continuità, dal primo all’ultimo giro. Sotto la bandiera a scacchi era passato per primo Davide Stirpe, autore di un ultimo giro quasi perfetto, che aveva preceduto di pochi decimi Gabellini, Manfredi e Bussolotti. Quel “quasi” non si riferisce alla condotta di gara dell’ex campione italiano, ma al fatto che, preso dalla foga della gara, Davide ha per ben tre volte superato i limiti della pista nei tre giri finali, sfruttando le vie di fuga che a Misano sono asfaltate: la cosa non è sfuggita all’attenta Direzione Gara, che gli ha inflitto una penalità di un secondo, che è stato sufficiente per far precipitare Stirpe dal primo al quarto posto. Gabellini si è così trovato la quinta vittoria su un piatto d’argento. Una vittoria che assume una grande importanza, in quanto Roccoli non ha preso punti a causa della caduta di cui sopra, e quindi Lorenzo ora è in testa alla classifica con 26 punti di vantaggio sullo sfortunato pilota del team Rosso Corsa. Secondo gradino del podio per Manfredi e terzo per Bussolotti, che conquista finalmente il suo primo podio stagionale. In classifica, dietro a Gabellini e Roccoli troviamo Manfredi a meno 55 punti dalla vetta, seguito da Stirpe a meno 61 e Bussolotti a meno 77. Per la cronaca, il team Extreme Racing Bardahl di Stirpe ha sporto un reclamo che è però stato subito respinto.
Così come per la Supersport, anche le gare della Moto3 sono state incredibilmente combattute e ricche di colpi di scena, e anche in questa categoria le decisioni della Direzione Gara sono state determinanti per l’esito finale. Se il weekend di Imola non era stato facile per Kevin Zannoni, che aveva perso parte del suo notevole vantaggio in classifica, quello di Misano è stato per lui decisamente peggiore. Prima della gara di sabato, il pilota del RGR TM Racing Factory Team di Davide Giugliano era in testa al campionato con 11 punti di vantaggio sulla rivelazione Alberto Surra, e con 24 punti su Nicholas Spinelli. La prima gara del weekend si è corsa su pista asciutta e ha visto la vittoria di Spinelli, che ha preceduto l’olandese Colin Veijer ed Elia Bartolini dello Sky Junior team VR46-RMU. Quarto posto per Alessandro Morosi, del team di Fausto Gresini, e quinto per Josè Julian Garcia, nonostante una penalizzazione di un secondo per aver più volte superato i limiti della pista. Il giovane pilota spagnolo è entrato a far parte del RGR TM Racing Factory team da questo round, e pur non avendo mai corso con la TM, e senza aver mai visto prima la pista di Misano, ha stupito tutti restando sempre nel gruppo di testa. Del tutto anomala, in questa gara, la procedura di partenza, a causa di un problema tecnico al semaforo: terminato il giro di ricognizione, con i piloti sulla griglia in attesa del semaforo rosso, lo stesso non si è acceso, e a quel punto, dopo aver cercato di farlo funzionare e aver esposto il cartello di 1 minuto alla partenza, trascorsi i 60 secondi la Direzione Gara ha dato il via con la bandiera italiana, come prevede il regolamento in questi casi. Una regola che conoscevano in pochi e che qualche pilota ha compreso, mentre altri hanno pensato ad un secondo giro di ricognizione, perdendo quindi molte posizioni, prima di capire che la gara aveva invece regolarmente preso il via. A farne le spese sono stati, tra gli altri, anche Surra e Nicola Carraro, compagno di squadra di Zannoni, che però sono stati bravi a recuperare sino a chiudere rispettivamente al sesto e settimo posto. Zannoni, in crisi di aderenza, ha limitato i danni chiudendo ottavo e mantenendo la prima posizione in classifica, anche se con soli 7 punti sul vincitore Spinelli e 9 su Surra.
Domenica, a complicare il tutto ci si è messa anche la pioggia, che è caduta ad intermittenza. La pista inizialmente bagnata si stava asciugando, quando un altro scroscio di pioggia è tornata a bagnarla. Dopo una gara nella quale non sono mancati sorpassi millimetrici, contatti e cadute (tra le quali quelle di Bonoli e Boncinelli ed un highside di Cararro), nei giri finali sono rimasti in tre a contendersi la vittoria: Lorenzo Bartalesi, Spinelli e Leonardo Taccini. Il pilota del team Sky VR46 tagliava per primo il traguardo, ma veniva penalizzato di 5 secondi per aver effettuato un sorpasso in regime di bandiere gialle. La vittoria andava quindi a Spinelli, seguito da Taccini e dallo stesso Bartalesi, al quale restava la consolazione del podio. Quarto posto per l’australiano Joel Kelso, e quinto per Raffaele Fusco. Gara da dimenticare per Zannoni, che ha chiuso undicesimo dopo che nei primi giri era stato anche in sedicesima posizione, alle prese con problemi di assetto. I problemi di Zannoni hanno sconvolto la classifica, che vede ora al comando Spinelli con 134 punti, seguito da Zannoni con 121. A 20 punti c’è Surra, seguito da Veijer e Carraro, che sono rispettivamente a 55 e 64 punti dalla vetta.
Anche questa classe non è stata certo meno spettacolare e incerta delle altre. Dopo Imola era Filippo Rovelli a comandare la classifica con 103 punti, davanti a Bertè con 75, Vocino con 69 e Brianti con 66. Sabato, su pista asciutta, la vittoria è andata a Samuele Marino, che ha preceduto Thomas Brianti ed Emanuele Vocino. La gara di domenica - corsa sotto la pioggia, sospesa con la bandiera rossa e ripartita dopo una pausa di un quarto d’ora circa - è stata vinta dalla wild card Kevin Sabatucci: reduce dalla vittoria nella gara mondiale di Donington Park, il giovane pilota italiano si è imposto davanti a Thomas Brianti e ad Emanuele Vocino. Quarto posto per l’Australiano Tom Edwards, e quinto per Giovanni Grianti. In classifica comanda ancora Rovelli con 114,5 punti, seguito a 18,5 punti da Brianti e a 21,5 da Vocino. Matteo Bertè è quarto a 28 punti. Anche in questa categoria la Direzione gara ha dovuto intervenire per squalificare l’italo belga Livio Loi: al debutto nel CIV, il giovane pilota che in passato ha anche corso nel mondiale 125, aveva tagliato il traguardo al terzo posto in Gara-1 e aveva vinto Gara-2, ma il suo team, deferito per illecito sportivo, si è rifiutato in entrambe le gare di sottoporre la propria moto alle verifiche tecniche.
La categoria dei giovanissimi è quella che ha avuto meno sconvolgimenti in classifica. La gara del sabato è stata vinta dal leader del campionato, Luca Lunetta, davanti a Filippo Farioli e Davide Cangelosi. Domenica a tagliare per primo il traguardo è stato Farioli, che ha preceduto Jacopo Hosciuc e Filippo Bianchi. Quarto posto per Lunetta, che mantiene la vetta della classifica con 158 punti. In seconda posizione Bianchi con 121, seguito da Farioli con 117, Cangelosi con 98 e Hosciuc con 91
Il prossimo appuntamento con il CIV è fissato all’autodromo del Mugello nel weekend del 21 e 22 settembre.