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E’ successo di tutto nel weekend del Mugello che ha assegnato i titoli di campione d’Italia 2015 nelle quattro categorie. Dopo che Celestino Vietti Ramus aveva conquistato il titolo della PreMoto3 250 4T a Imola, prima della lunghissima pausa estiva, restavano da assegnare i titoli Superbike, Supersport, Moto3 e PreMoto3 125 2T. Il sabato a complicare tutto ci si è messa anche la pioggia, mentre domenica è tornato il sole e si è corso su pista asciutta.
Michele Pirro si è imposto secondo i favori del pronostico, ma ha dovuto davvero sudarsi il suo quarto titolo italiano che, a detta dello stesso pilota del team Barni Ducati, è stato il più bello della sua carriera. Lo ha conquistato sabato dopo aver condotto una gara intelligente e senza errori. La vittoria è andata al compagno di squadra Ivan Goi, ma con il suo secondo posto Pirro ha ottenuto il titolo. Molte le cadute che hanno tolto di scena alcuni dei protagonisti, tra cui Alessio Corradi che è scivolato a pochi giri dalla fine, quando era in terza posizione. A prendere il suo posto sul podio è stato il suo compagno di squadra, il giovane Marco Marcheluzzo. Quarto posto per Jeremy Guarnoni con la Yamaha del team Trasimeno.
Con il titolo ormai in tasca, domenica Pirro ha corso in scioltezza e gli sono bastati pochi giri per andare in testa e staccare i suoi avversari. Secondo gradino del podio per Roberto Tamburini (che il giorno prima non era potuto partire a causa di un problema tecnico) e terzo per Ivan Goi, autore di una brillante rimonta. Nella classifica del campionato Tamburini è secondo davanti a Goi. I due hanno concluso a pari punti, ma Tamburini ha collezionato un maggior numero di podi.
La classe con la griglia di partenza più affollata (36 piloti al via) non si è smentita ed è stata ancora una volta molto spettacolare. Con il quarto posto di sabato Massimo Roccoli ha consegnato un altro titolo italiano alla MV. La gara del sabato è stata vinta da Diego Giugovaz che sotto la pioggia ha fatto valere il suo talento e la sua esperienza. Alle sue spalle Stefano Cruciani e Marco Bussolotti. Solo quarto Roccoli, che ha giustamente corso con un occhio alla pista ed un altro alla classifica. Avvincente la gara della domenica. Senza più l’assillo della classifica Roccoli si è imposto in volata (8 millesimi) davanti a Cruciani. Terzo posto per Mantovani.
Quello della classe minore è stato il titolo più combattuto. Così come in tutta la stagione, anche nelle due gare del Mugello i protagonisti sono stati Fabio Di Giannantonio e Marco Bezzecchi. Il primo è arrivato sulla pista toscana con ben 27 punti di vantaggio sul suo rivale. Ma sabato, mentre Bezzecchi era velocissimo e vincente sotto la pioggia, Di Giannantonio è stato appiedato da un problema tecnico che lo ha costretto al ritiro. Con due soli punti di vantaggio per Di Giannantonio, i due contendenti si sono ritrovati la domenica a giocarsi tutto in una sola gara. Ha vinto Bezzecchi che ha sfruttato il vantaggio velocistico della sua moto oltre alla sua grande abilità di portarla al limite. Di Giannantonio le ha provate tutte, ma alla fine ha dovuto cedere al suo rivale anche se per pochi decimi. Sabato sono saliti sul podio assieme a Bezzecchi un incredibile Manuel Bastianelli autore di una eccezionale rimonta dalle retrovie e Simone Mazzola con la Kymco. Domenica alle spalle dei due protagonisti si è piazzato un velocissimo Nicholas Spinelli.
Nella classe 250 4T il dominatore del campionato (9 vittorie ed un terzo posto in 10 gare), il giovanissimo Celestino Vietti Ramus, non si è accontentato del titolo vinto già a Imola, ma si è portato a casa le due coppe del vincitore delle gara sia del sabato che della domenica. Nella prima gara ha preceduto Nepa e Baldini. Mentre nella seconda Zannoni e ancora Nepa.
Doveva invece essere ancora assegnato il titolo della 125 2T e se lo è aggiudicato il dodicenne Leonardo Taccini, pilota seguito da Michel Fabrizio. Gli è bastato un quarto posto nella gara bagnata di sabato, alle spalle del vincitore Lorenzo Bartalesi (il cui mentore è Gianluca Nannelli) e di Rossi e Longo, per conquistare il titolo italiano della categoria. Domenica la vittoria è andata a Bernardi, davanti a Triglia e Bertè.