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Non sono stati soltanto i team della Superbike a riunirsi in un comitato per aprire un dialogo con la Federazione Motociclistica Italiana sul futuro del CIV. In tutto sono ben 35 le squadre delle altre categorie che si sono riunite (virtualmente) e, così come le 11 squadre della classe maggiore, hanno comunicato la loro situazione ed il loro punto di vista sul campionato che potrebbe ripartire nei prossimi mesi.
Partendo da questa ipotesi, e sulla falsariga di quanto stanno facendo altri sport che chiedono a gran voce di ripartire, 46 delle squadre iscritte al Campionato Italiano Velocità ieri pomeriggio hanno avuto modo di incontrare in video conferenza il Presidente della FMI Giovanni Copioli e il Responsabile del Settore Velocità Simone Folgori.
I portavoce nominati dai team, oltre a Marco Barnabò per la Superbike, sono stati Salvatore Giorlandino per la SS300, Domenico Cecchini per la Moto3 e la Premoto3, e Paolo Caravita per la SS600. All’ordine del giorno, ovviamente, la situazione del CIV, alla luce di un possibile inizio dei campionati valutato tra giugno e luglio. Le parti vogliono farsi trovare pronte ad iniziare la propria attività non appena le leggi lo consentiranno. La necessità di scendere in pista e stata da tutti considerata primaria, ed indispensabile per la sopravvivenza di tutto il movimento motociclistico italiano legato al CIV. In breve sintesi, la richiesta di tutte le squadre è stata quella di trovare un sistema che consenta lo svolgimento delle attività con un considerevole abbattimento dei costi. La Federazione si è detta disponibile a valutare ogni proposta, e si è impegnata a presentare le richieste dei team al prossimo Consiglio Federale. Il Presidente Copioli si è inoltre detto pronto a sottoporre anche al CONI la situazione del CIV, nel più vasto ambito delle attività motociclistiche in Italia..
E’ stata inoltre valutata l’ipotesi – sempre che le leggi lo consentano – di effettuare una specie di “prova generale” nel mese di giugno (si è fatto il nome dell’autodromo del Mugello). Una giornata di prove nella quale testare tutta la macchina operativa del CIV, e soprattutto le necessarie misure di prevenzione che possano garantire la salute di tutti i partecipanti. In seguito verrà ovviamente redatto anche un nuovo calendario. I team hanno molto apprezzato la disponibilità della FMI, che ha comunicato la propria volontà di non deliberare nulla, se non precedentemente concordato con i rappresentanti delle squadre.
Abbiamo contattato telefonicamente i tre rappresentanti che erano presenti alla video conferenza, e queste sono le loro dichiarazioni.
Paolo Caravita – Team Extreme SS600: “Sono stato tra i primi a sentire la necessità di formare un comitato che potesse dialogare con la Federazione per quanto riguarda il CIV. La situazione conseguente al Coronavirus e l’impossibilità di gareggiare sta mettendo in discussione la sopravvivenza di moltissime squadre, ed è quindi necessario confrontarci con l’organizzatore del campionato per sottoporgli la nostra situazione e le nostre proposte. Sono stato piacevolmente sorpreso da come tutti abbiano aderito a questa iniziativa e da come sia stato facile trovare un'intesa e possibili soluzioni da presentare alla FIM. Da parte loro, sia il Presidente Copioli che Simone Folgori si sono dimostrati aperti a un dialogo collaborativo e si sono impegnati a fare il possibile per poter disputare il CIV 2020”.
Salvatore Giorlandino – Team Prodina Ircos – SS300: “E’ stato un incontro davvero importante, nel quale si sono gettate le basi per un’eventuale ripresa delle attività. Ovviamente dovremo considerare le leggi e le regole di prevenzione imposte dal nostro Governo, ma è importante essere pronti ad ogni possibilità: l’importante è poter gareggiare, e non importa se alla fine i round saranno magari 4 anziché 6. Per entrare nel dettaglio, abbiamo richiesto alla FMI uno sconto sull’iscrizione, nel caso si disputino meno gare di quelle previste, ma soprattutto di congelare i regolamenti sino al 2021 incluso, in modo da poter utilizzare il materiale già a disposizione dei team senza dover acquistare eventuali aggiornamenti. Tra le proposte che riguardano le gomme, parlando nello specifico della SS300, abbiamo discusso della possibilità di disporre di un solo treno per le qualifiche, sempre nell’ottica della riduzione dei costi. Ora aspettiamo di conoscere le risposte della FMI, che ovviamente non potrà stravolgere tutto quanto fatto sino ad ora, ma alla quale chiediamo di adeguarsi alle mutate condizioni generali”.
Domenico Cecchini – Team Oscar Performance - Moto3 e Premoto3: “E’ nato qualcosa di importante, non solo per combattere questa situazione dovuta al virus, ma anche in ottica futura. Il CIV è cresciuto moltissimo negli ultimi anni, grazie al lavoro della Federazione, ma ora la realtà è cambiata, e tutti noi ci dobbiamo adattare se vogliamo sopravvivere. Lo dobbiamo fare per noi stessi ma soprattutto per le realtà minori, che rischiano davvero di sparire, e senza le quali non sarebbe possibile disputare nessun campionato. Sono molto contento della disponibilità dimostrata dalla Presidenza della FMI, e spero che quando torneremo a correre potranno partecipare al Campionato Italiano, come wild card, anche team del mondiale SBK o GP. Sarebbe molto bello potersi confrontare con loro, e ci garantirebbero senza dubbio una maggior visibilità”.
Oltre a quanto hanno accennato i manager che abbiamo interpellato, sono anche altri gli argomenti sul tavolo, come ad esempio le prove libere del giovedì, il numero di persone che potranno avere accesso al paddock, o l’assegnazione dei punti alle eventuali wild card: ora la palla passa alla Federazione, che a giorni emetterà un comunicato stampa. Se vogliamo trovare un lato positivo in questo sventurato periodo è che per fare fronte comune contro il Coronavirus e la crisi economica conseguente, i team hanno finalmente iniziato a dialogare. Una cosa che sino ad ora si era dimostrata estremamente difficile, ma che speriamo possa proseguire anche in futuro.