Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Cervesina (PV) - La moto è un mezzo strano, molti dicono che sia un “essere meccanico con anima”, che regala emozioni fortissime ma a volte anche momenti spiacevoli. La pericolosità del mezzo non si discute: è un oggetto che ti porta a velocità elevate con scarso equilibrio. Ma c’è qualcosa di più, qualcosa di insipiegabile:
Il 5 settembre al "Tazio Nuvolari" di Cervesina (PV) abbiamo vissuto una giornata di passione vera, una giornata di inclusione a 360°: 15 ragazzi hanno avuto la possibilità di tornare in sella dopo aver subito gravi incidenti che, purtroppo, gli sono costati infortuni importanti.
Sono scesi in pista anche motociclisti appassionati che, semplicemente, hanno deciso di scegliere questa giornata di corsi per avvicinarsi ai cordoli, il tutto guidato da Emiliano Malagoli: Presidente e fondatore dei DiDi, Diversamente Disabili associazione che, con la collaborazione di BMW MOTORRAD e il progetto di responsabilità sociale di impresa SpecialMente, ha reso possibile questa giornata unica al mondo.
Abbiamo visto persone che risalivano in moto dopo 30 anni, altre arrivate dall’estero, abbiamo provato tantissime sensazioni, è stato davvero intenso vivere questi momenti di fianco a chi, durante questa giornata, tornava a vivere la propria passione, dimostrando fino a dove possano spingerti la forza, il coraggio, la determinazione e la consapevolezza, seguendo la passione per questo sport.
A volte questa passione è incomprensibile, e viene giudicata, ma esiste, c’è, e solo chi ha provato a guidare una moto, potrà capire..
Ecco com'è andata:
La giornata scelta da BMW Italia per farci vivere dal vivo queste emozioni è quella della sessione di training dei DiDi Diversamente Disabili, la quale è andata esaurita in poche ore dopo la pubblicazione dell’evento e prevede una giornata di corsi in pista e sul piazzale, utili anche per ottenere la patente AS, di cui vi parliamo di seguito. Oltre ai DiDi, hanno partecipato anche dei motociclisti normodotati che hanno voluto avvicinarsi alla pista con l'aiuto degli esperti istruttori dell'associazione. Il motivo? Lo scopriremo tra poco.
BMW Italia per l'occasione ha organizzato un'iniziativa interna all'azienda, raccogliendo l'adesione dei dipendenti che si sono messi a disposizione in poche ore per aiutare i partecipanti al corso delle varie azioni utili a far risalire in sella i partecipanti alla giornata, per molti, dopo tantissimi anni con il progetto di responsabilità sociale di impresa "SpecialMente": nato dalla convinzione che l’auto e le moto siano veicoli di inclusione per eccellenza, capitanati dal direttore del personale BMW Marco Bergossi, il quale è rimasto sempre in prima linea per supportare e partecipare attivamente all’evento.
SpecialMente è un programma integrato di Corporate Social Responsibility che ha come focus fondamentali la cultura, l'inclusione sociale, il dialogo interculturale, la sicurezza stradale, con una piattaforma che include tantissime attività e che testimonia come questi temi siano presenti nella quotidianità di BMW Italia: intensità, integrazione e capacità di agire nel tessuto sociale nel quale si opera sono alcune parole chiavi che hanno portato allo sviluppo di questo programma.
Emiliano Malagoli è il Presidente e fondatore dell’associazione DiDi. Una persona solare, energica, uno di quelli che, con le sue idee, con il suo progetto ma soprattutto con la sua determinazione ha cambiato la vita di tante, tantissime persone.
Ai nostri microfoni i primi ringraziamenti sono andati a BMW Italia per questa iniziativa e ai tanti collaboratori arrivati volontari e che “si sono sporcati le mani” durante la giornata di corsi. Emiliano ci confida che lo staff necessario per la corretta esecuzione dei corsi, che coinvolgono solitamente 15 allievi, è composto da 30/40 persone, che partono con assistere i DiDi dalla vestizione, molti in carrozzina o privi di arti, si occupano del posizionamento sulla moto e poi di ogni tipo di loro necessità.
Emiliano ci racconta com'è nata l'associazione, ha dato il suo parere a tutti coloro che oggi popolano le strade e le piste in moto. Con gli occhi carichi di adrenalina, che solo certe emozioni sanno dare, ci da appuntamento alle prossime iniziative (Vallelunga) e all'intervista completa che faremo ad EICMA 2023.
La prossima tappa sarà il DiDi DAY 2023, il 4 novembre, al "Pietro Taffuri" di Vallelunga. Giornata in pista nella quale verranno accompagnati in pista persone che non possono più guidare auto e moto.
L'Associazione DiDi nasce nel 2013 dopo l’incidente di Emiliano Malagoli avvenuto nel 2011, in strada, costatogli l’amputazione della gamba destra. Emiliano è tornato a correre dopo poco tempo grazie alla sua determinazione ma ha trovato tante difficoltà in mezzo ai piloti normodotati: in quel momento non esistevano entità o associazioni che potessero agevolare o mettere a disposizione strumenti utili per il corretto svolgimento di questo sport per chi, come lui, aveva subito infortuni importanti.
Quello è stato il momento della svolta; insieme a sua moglie Chiara Valentini, hanno creato i DiDi, partendo con le prime attività nei parcheggi e in luoghi sicuri, nei quali hanno avuto occasione di far testare le moto ad altre persone che, come Emiliano, avevano subito danni irreparabili al proprio corpo, dopo incidenti, capendo le reali necessità di questi ragazzi e creando delle partnership con aziende e volontari che hanno creato le moto con tutti gli accorgimenti tecnici necessari per poter tornare in sella in sicurezza.
Nel 2017 inizia la collaborazione con BMW Italia e, da quel momento, è iniziato un lavoro strutturato, che ha dato maggiore visibilità all'associazione e ha permesso di utilizzare ancora più strumenti per svolgere le varie didattiche e attività che, Emiliano e il suo team, avevano in mente.
Pensate, da quando è stata inaugurata l'associazione DiDi ad oggi, circa 420 ragazzi sono stati rimessi in sella, di cui 200 hanno incominciato a correre in gare vere. La nazionalità di questi ragazzi è variegata, hanno coinvolto persone da 12 nazioni differenti, portando in sella gente che arrivava addirittura dall’Oceania (visto che l'attività proposta dai DiDi è unica al mondo).
L'organizzazione DiDi comprende la gestione di due campionati di gare, uno italiano e uno europeo, riconosciuti entrambi dalle rispettive Federazioni, giornate di corsi in piazzale e in pista, corsi per il rilascio delle Patenti AS (unici sul territorio a farlo, rilasciando più di 100 patenti AS fino ad oggi), educazione stradale nelle scuole dove hanno incontrato più di 10.000 ragazzi portando un messaggio di sicurezza ancora più impattante, considerato che a parlare e a raccontare le proprie esperienze sono i ragazzi che hanno subito infortuni gravi in moto, facendo capire che in strada non basta la prudenza e bisogna amare la vita.
Gli istruttori dei corsi DiDi sono disabili. Emiliano e il suo team hanno capito che per far sentire a proprio agio una persona che ha subito infortuni gravi, mentre sta tornando in sella in moto, sia necessario avere al proprio fianco una persona che possa capirli a fondo, che possa capire le difficoltà di alcuni movimenti, di alcune azioni all'apparenza facili, anche solo a partire dalla vestizione, togliendo l’alibi che normalmente si potrebbe creare in queste persone, facendole concentrare soltanto sulle reali possibilità che loro hanno in quel determinato momento.
Ospiti speciali presenti all'evento di Cervesina (PV): il Campione Italiano e Pilota del Mondiale Endurance, Luca Scassa, con il quale abbiamo avuto modo di fare una bella intervista, così come abbiamo raccolto la testimonianza dell'artista e urban artist FLYCAT, che ha avuto l'incarico da BMW Italia di realizzare il simbolo di questo progetto, con un disegno dei loghi DiDi e SpecialMente graffitizzato. Infine, presente all'evento, anche un'amica di Automoto.it nonché Pilota Auto, Vicky Piria, presente all'evento per supportare l'iniziativa per via della sua profonda amicizia con Emiliano.