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Fausto Gresini non ha bisogno di molte presentazioni. Nato a Imola nel 1961, dopo aver vinto due titoli mondiali nella classe 125 (1985 e 1987) ha appeso il casco al fatidico chiodo nel 1994 e solo tre anni dopo ha fondato il team che prende il suo nome e che ha partecipato a quasi tutte le classi del Motomondiale: 500, 250 MotoGP, Moto2 e Moto3. Le qualità manageriali del suo fondatore hanno portato il team Gresini Racing alla conquista di tre titoli mondiali. Nel 2001 ha vinto il titolo della 250 con il compianto Daijiro Kato, nel 2010 si è aggiudica il mondiale Moto2 con Toni Elias e lo scorso anno si è laureato campione del mondo con Jorge Martin.
Da tre anni Fausto partecipa al CIV e quest’anno nel suo Junior Team Total Gresini schiera tre piloti: Alessandro Morosi, Leonardo Taccini ed il figlio Luca.
Gresini crede molto nel CIV e nel lavoro della Federazione, e con la sua squadra vuole contribuire alla crescita dei giovani talenti italiani. Valorizzarli e fargli fare esperienza nel nostro campionato per poi portarli nel campionato mondiale. Non è una cosa facile da realizzare, soprattutto considerando i molti impegni della squadra italiana, ma come Fausto afferma in questa intervista: “nel CIV è la passione che ti spinge ad impegnarti e a dare il massimo”.
Il team ha iniziato bene il 2019, con piloti di talento che possono puntare in alto. Secondo il manager italiano il livello del CIV Moto3 è in costante crescita. Oltre al suo, anche altri team del mondiale hanno scelto il Campionato Italiano quale trampolino di lancio verso i mondiali. Rispetto a qualche anno fa anche le moto ora sono più competitive e questo permette ai giovani di accumulare esperienza e di esprimere tutte le loro qualità.