Massimo Roccoli: pilota, team manager e Istruttore Federale

Molte le attività del sei volte campione italiano, che punta al settimo titolo nel CIV Supersport. Preziosa la sua collaborazione con i tecnici Caberg allo sviluppo del Drift Evo
6 aprile 2020

Il sei volte campione italiano vive da vicino il problema del coronavirus in quanto la sua compagna è medico, e quindi lotta giornalmente per fermare la pandemia che sta creando così tanti problemi non solo a noi italiani, ma a tutto il mondo. Massimo è chiuso in casa e si allena per farsi trovare pronto alla ripresa delle attività, essendo impegnato su vari fronti. L’impegno principale sarà quello con il CIV, nel tentativo di portare a sette i suoi titoli italiani nella Supersport, senza disdegnare qualche wild card nel mondiale 600.

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Dallo scorso anno ha creato assieme ad Alex De Angelis un team dedicato ai più giovani denominato Roc’n’Dea. La squadra prenderà parte al Campionato Italiano 300 ed alla Yamaha R3 Cup con tre piloti, che potranno non solo sfruttare la grande esperienza di Roccoli e De Angelis, ma che scenderanno in pista con loro durante i test. Da non dimenticare infine l’importante attività di Istruttore Federale FMI.

 

 

In questa video intervista Massimo ci parla anche del suo casco Caberg Drift Evo e della sua lunga collaborazione con l’azienda bergamasca. Roccoli ha lavorato con i tecnici Caberg per la messa a punto della versione racing del Drift, un casco che lo ha protetto nelle gare e anche nelle sue (per fortuna poche) cadute. Una su tutte quella di Imola dello scorso anno, mentre correva come wild card nella gara del mondiale Supersport. Un high side che per fortuna non gli procurò gravi danni fisici, grazie soprattutto al suo abbigliamento.

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