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In Italia in questo momento ci sono molti piloti forti. In MotoGP ci sono il campione del mondo Pecco Bagnaia, Enea Bastianini, Franco Morbidelli, Marco Bezzecchi e Luca Marini. Ma ci sono anche Michael Rinaldi e Andrea Locatelli in Superbike e nel motomondiale ancora Fabio Di Giannantonio, Celestino Vietti, Dennis Foggia e Tony Arbolino.
Stiamo parlando di ragazzi nati tra la fine degli anni 90 e i primi anni del 2000 (Bagnaia è del '97, Vietti 2001) ma se andiamo ancora un po’ oltre troviamo due giovanissimi, poco più che bambini, che hanno già vinto qualcosa di importante.
Guido Pini, classe 2008, nato a due passi dal circuito del Mugello, è il vincitore dell’European talent cup e Gabriel Fabio Vuono, classe 2010 nato a Locarno e residente a Como, si è laureato campione mondiale MiniGP.
Abbiamo parlato con i due giovanissimi talenti ad Eicma, entrambi fanno parte dei Pata Talenti azzurri. È presto per dire fin dove arriveranno, quindi piano con il “nuovo Pecco Bagnaia” o “l’erede di Enea Bastianini”, ma quel che traspare è una enorme passione e una grande maturità.
Nel video i due hanno raccontato la loro passione per la moto, come è nata, cosa rappresenta e hanno spiegato anche come vivono e lavorano seguendo l'ambizioso percorso dei Talenti azzurri.
Vuono ha raccontato del premio ritirato a Valencia, insieme ai campioni della MotoGP, dove ha preso parte anche alla serata di gala. I due hanno indicato i loro idoli e - sorpresa o cambiamento dei tempi? - tra questi non c'è Valentino Rossi.