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La pioggia era attesa sin dalle prove che invece si sono svolte sull’asciutto. Il risultato è stato che quando, proprio all’inizio della gara della Moto3 di sabato, la pioggia è iniziata a cadere, ha colto di sorpresa piloti e tecnici. Come sappiamo la pioggia sconvolge i valori emersi nelle prove e ne abbiamo avuto la conferma anche al Misano World Circuit, dove i piloti che avevano conquistato la pole position non sono riusciti ad imporsi sulla pista bagnata di sabato, ma hanno poi vinto le gare della domenica (fatta eccezione per la PreMoto3 2T dove il poleman Arbolino non ha vinto nessuna gara).
Gare interessanti con tanti giovani di valore specialmente in Moto3, dove erano presenti sei wild card tra le quali spiccavano Bulega e Manzi. I due giovanissimi italiani, entrambi quattordicenni, dopo essersi messi in luce nel CIV negli anni passati, ora hanno scelto il Campionato nazionale Spagnolo, il CEV, per compiere un ulteriore passo in avanti sulla strada che porta al mondiale. Pole position per Manzi che rispetto allo scorso anno è cresciuto moltissimo e... non solo in altezza. Dopo aver dominato le prove ed essere stato escluso dalla gara bagnata di sabato a causa di un’assurda scelta di gomme (slick), Stefano domenica non ha dato scampo ai suoi avversari, dominando dal primo all’ultimo giro. Il giovanissimo pilota della Mahindra ha girato su un passo insostenibile per tutti gli altri ed è sceso sotto il muro del 1’45 solo negli ultimi due giri, quando ormai la vittoria non poteva più sfuggirgli. Anche Bulega è maturato molto e dopo aver dominato la gara sul bagnato, dove servono coraggio e sensibilità di guida, domenica ha dimostrato anche di saper sopportare il dolore. Vittima di un high side nel corso del warm up, Niccolò si è presentato al via dolorante al costato, ma è stato più forte del dolore e si è aggiudicato il secondo posto dietro a Manzi, dopo una dura lotta con l’altra wild card, lo spagnolo Rodrigo Castillo.
E i piloti del CIV? L’unico ad essere andato forte sotto la pioggia e sotto il sole è stato Stefano Valtulini. Dopo il divorzio consensuale dal Kymco Oral Cruciani Racing team, Stefano è tornato in quel team Fiveracing AX#52 che lo aveva lanciato lo scorso anno ed alla guida di Honda del team Gresini, sabato è riuscito nell’impresa di risalire dalla trentacinquesima (penalizzato per aver sostituito oltre tre motori dall’inizio del campionato) alla seconda posizione, mentre domenica ha chiuso sesto, secondo dei piloti CIV, preceduto solo da un velocissimo Manuel Pagliani, che ha girato costantemente con i tempi delle wild card. Quando mancano solo le due gare del Mugello, che si disputeranno a metà Ottobre, la classifica vede in testa Bezzecchi (sesto e nono a Misano) con 102 punti, seguito da Pagliani con 99, Dalla Porta con 94 e Mazzola con 88. La lotta per il titolo sembra limitata a questi quattro piloti, anche se con 50 punti ancora da assegnare, la matematica non esclude nemmeno Groppi a 66, Valtulini a 57 e Gabellini a 56.
Sabato la Superbike ci ha regalato una gara incerta sino all’ultima curva. Sotto la pioggia le Michelin si sono rivelate davvero performanti, tanto che i primi quattro utilizzavano proprio le gomme della casa francese. Dopo una bella lotta Vizziello ha avuto la meglio su Polita. Terzo Saltarelli che ha perso contatto con i primi due solo nei giri finali. Quarta posizione per Schiavoni, vera rivelazione della Superbike 2014. Il pilota del team 2R by Antonellini, partito dalla diciannovesima posizione in griglia, si è concesso il lusso di mettersi alle spalle i due piloti che si contendono il titolo Baiocco e Goi, che hanno chiuso nell’ordine al quinto e sesto posto, davanti alle Aprilia di Clementi e Calia.
Musica completamente diversa la domenica e con la pista asciutta le Pirelli hanno ripreso il sopravvento. Ma è stato soprattutto Baiocco a fare la differenza. Allo spegnersi del semaforo rosso la sua Ducati si era imbizzarrita e le impennate hanno costretto il pilota di Osimo a dover sgomitare per prendere al terzo giro la leadership della corsa ed imporre un ritmo, che ha subito chiarito che avrebbe vinto questa gara del CIV Superbike. Con Baiocco saldamente in testa, il leader del campionato Ivan Goi, ha dovuto sudare sette camicie per risalire la classifica, ma ha trovato in Calia un ostacolo insormontabile. Il giovane pilota del team Nuova M2 ha guidato la sua Aprilia con una grande determinazione e dopo aver subito il sorpasso di Goi a due giri dal termine, ha replicato a poche curve dal traguardo, salendo sul secondo gradino del podio. Quarto Saltarelli, mentre più staccati hanno concluso Vizziello, Conforti e l’inossidabile Corradi. In classifica Goi comanda ancora ma con soli 14 punti su Baiocco. Anche in questa classe la matematica ancora non condanna Calia e Polita che però hanno il difficilissimo compito di dover recuperare rispettivamente 42 e 48 punti a Goi.
Ma la gara indubbiamente più spettacolare del weekend del CIV in riva all’Adriatico è stata quella della Supersport disputata domenica. Una gara che ha tenuto con il fiato sospeso dal primo all’ultimo giro, con continui sorpassi, scivolate e colpi di scena. Alla fine, come spesso succede in questa categoria, la classifica è un mix di esperienza e di sana irruenza giovanile. Ad avere la meglio è stato Roccoli che con la sua MV ha regolato la rivelazione di questo campionato, Federico Caricasulo. Terzo posto per un altro giovane Davide Stirpe che ha preceduto i veterano Cruciani e Baldolini. Sesto posto Sabatino e settimo per il rocambolesco Mercandelli che nella gara bagnata di sabato ha imitato Mamola con un numero da rodeo, con tanto di disarcionamento e risalita in moto. Ma il numero di Mercandelli non è stato l’unico spettacolo offerto dalla prima gara della SS di Misano. Sotto la pioggia è emersa l’esperienza e la sensibilità di guida di piloti che da anni animano le gare della 600. A vincere è stato Cruciani, davanti a Baldolini e Giugovaz. Quarto posto per Stirpe che ha preceduto Sassaro e Tatasciore.
Nella classifica del campionato Federico Caricasulo occupa la prima posizione, con soli 6 punti di vantaggio sul pluricampione italiano Stefano Cruciani. Sono ancora in corsa anche Roccoli e Giugovaz distanziati di 16 e 32 punti dal giovane pilota della Honda, mentre sono ormai tagliati fuori dalla lotta per il titolo Morrentino e Baldolini.
La pioggia non ha spaventato i giovanissimi piloti della Pre Moto3, nonostante le numerose cadute, che a Misano quando piove non mancano mai. Nella 2 tempi sabato ha vinto Spinelli, davanti a Vietti Ramus e Zannoni. Il giorno dopo sulla pista asciutta la battaglia è stata avvincente ed ha visto la vittoria di Celestino Vietti Ramus, che in volata ha preceduto di un solo millesimo di secondo il poleman Arbolino. Terzo Zannoni. Da notare che inizialmente Celestino non pensava di aver vinto, ma nel suo mesto giro di che lo riportava ai box è stato fermato da alcuni tifosi che lo hanno informato dell’inaspettato successo, che il tredicenne ha poi festeggiato con un burn out.
In classifica resta grande il vantaggio di Arbolino che ha 34 punti più di Spinelli e 48 più di Vietti Ramus. Nella 250 4 tempi sabato ha prevalso Nepa, davanti a Fabbri e a Foggia. Sulla pista asciutta ha invece ha tagliato per primo il traguardo Ieraci, precedendo Nepa e Foggia. E’ quasi fatta per Nepa, che guida la classifica con 42 punti di vantaggio su Ieraci e 44 su Foggia, per la gioia del suo nutrito fan club. A Misano erano più di 300 i suoi tifosi, con tanto di trombe e magliette dedicate al tredicenne pilotino di Roseto degli Abruzzi.