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In occasione del terzo round del CIV, Campionato Italiano di Velocità, che si è disputato lo scorso weekend all’autodromo del Mugello, abbiamo incontrato Simone Folgori, responsabile del CIV per la Federazione Motociclistica Italiana. E’ stata l’occasione per parlare non solo del campionato italiano, presente e futuro, ma anche per tastare il polso al nostro motociclismo che dopo alcuni anni bui ora gode di ottima salute.
Grande merito va dato alla FMI che da anni ha preso la gestione diretta del CIV, realizzando quella filiera che va dalle minimoto, ai campionati mondiali. Basta scorrere le liste dei piloti che partecipano ai maggiori campionati mondiali per trovare i nomi di molti dei piloti che si sono fatti le ossa proprio nel CIV. Folgori cita ad esempio Danilo Petrucci e Franco Morbidelli, i due che ora vanno per la maggiore, ma sono davvero tanti i talenti italiani “made in CIV” che stanno facendo bene a livello internazionale.
La decisione di correre nei più importanti autodromi nazionali ha comportato dei costi maggiori, ma ha anche permesso ai piloti del CIV di imparare – in tutta sicurezza - i tracciati sui quali si disputano i campionati mondiali.
Un campionato che funziona quindi e a confermarlo è stata anche la Dorna, che collabora con la nostra Federazione e vede nel CIV un campionato di riferimento. La classe 300 ha infatti debuttato proprio nel nostro campionato nazionale un anno prima che Dorna la facesse debuttare a livello mondiale, utilizzando in pratica lo stesso regolamento stilato dalla FMI. E la storia potrebbe proseguire con la Superbike, visto che anche nel mondiale si parla di utilizzare moto più vicine alle stock e con gomme slick, proprio come avviene nel CIV da tre anni.