Dakar 2011, 10ª tappa. Quarta vittoria per Marc Coma

Dakar 2011, 10ª tappa. Quarta vittoria per Marc Coma
Lo spagnolo vince per distacco. Despres, dieci minuti persi per un errore di navigazione, e Lopez, venti per un problema di alimentazione, sempre più lontani | P. Batini
12 gennaio 2011

 

È una tappa difficile, come lo era stata lo scorso anno. Nell’edizione del 2011 le dune di Fiambala erano state affrontate all’inizio del Rally, e erano diventate lo sfondo della prima serie di importanti colpi di scena. Marc Coma era stato una delle “vittime” della “Fornace”. Quest’anno la speciale ambientata in quel piccolo inferno, che i piloti hanno attraversato rientrando in Argentina, ha offerto altri momenti di ansia, sfiorando il colpo di scena per le gare di Despres e Lopez, attardati per motivi diversi.


Il primo a far parlare di sé nella 10ma tappa è David Casteu, fermo al km 400 del trasferimento tra Copiapò e Fiambala con il motore rotto. A quasi 700 chilometri da Copiapò, inizia la Speciale. Jonah Street, vincitore della 9° tappa, paga il prezzo di aprire la pista e si perde subito. Ci prova Jordi Viladoms, ma lo spagnolo ex portatore d’acqua di Coma si deve fermare per fare meccanica. E ci prova anche Verhoeven, vice campione del GP di Copiapò, secondo a partire e ormai lanciato alla ricerca dell’exploit di giornata, ma il belga della BMW sbaglia strada e trascina nell’errore di navigazione addirittura Cyril Despres. Sono premesse orgogliose e frustrate, ormai da outsider, di una Dakar riservata sempre più chiaramente a tre piloti soltanto: Marc Coma, Cyril Despres e Francisco “Chaleco” Lopez. Il tentativo di Helder Rodrigues è più consistente, ma si infrange, proprio come nella 9° tappa, a pochi chilometri dalla fine della Speciale. Partito a testa bassa e passato con il miglior tempo al primo CP della tappa delle dune arroventate di Fiambala, 45°C all’ombra (che non esiste), il portoghese chiude a quasi mezz’ora dal vincitore.


Anche Cyril Despres parte all’attacco, deciso a ridurre la distanza da Marc Coma e dalla testa della classifica generale, ma prima ancora di lasciare sulla pista quegli otto minuti persi seguendo Frans Verhoeven sulla rotta sbagliata, il francese è già alle spalle di Marc Coma. Despres alza ancora di più il ritmo, ma lo spagnolo è ormai lontano. Il leader è sempre più difficile da contrastare, e risponde puntualmente, e con la stessa moneta, agli attacchi del francese. Coma corre veloce e sicuro ed ha la situazione sotto controllo, e vince la decima prova speciale della Dakar 2011 con un margine eclatante: quasi dieci minuti a Despres e oltre 13 al compagno di squadra di quest’ultimo, Ruben Faria.

Anche Francisco Lopez si è uniformato al protocollo d’attacco obbligatorio per gli inseguitori, e ce l’ha messa tutta per limitare i danni e rimanere “nel giro”. Ma intorno al km 100 il cileno è stato costretto a fermarsi per risolvere un piccolo problema meccanico, analogo a quello occorsogli nella terza tappa, perdendo più di otto minuti prima di poter rimettersi in corsa. Costretto a gestire una situazione delicata Lopez decide dunque di rallentare, e chiude la speciale a oltre 21 minuti da Marc Coma, 11 da Despres.


Le dune di Fiambala sono alle spalle. Era una tappa che tutti temevano, perché era già stata teatro di eventi clamorosi. Più indulgente, quest’anno Fiambala ha emesso, forse, il primo giudizio veramente attendibile di questa Dakar: Marc Coma è in fuga, e non sembrano esserci armi “convenzionali” per fermarlo!

 
Piero Batini

Foto: DPPI, Red Bull

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