Dakar 2012, 8a Tappa. Coma vince e torna al comando

Dakar 2012, 8a Tappa. Coma vince e torna al comando
Colpo di scena. Marc Coma vince per la quarta volta e torna al comando. Despres intrappolato nel fango. Ruben Faria (KTM) e Joan Barreda (Husqvarna) sul podio di Antofagasta | P. Batini
9 gennaio 2012

Punti chiave

Antofagasta, 8 gennaio 2012.
La Dakar riprende dopo la giornata di riposo e corre rapida nel Nord del Cile verso il Perù. Il chilometraggio delle Prove Speciali continua ad aumentare. Nel menù di oggi 137 KM di trasferimento iniziali, il settore cronometrato di 477, ed il collegamento finale con il bivacco di Antofagasta, poco più di cento. La Speciale, che è la più lunga no-stop del Rally, si sviluppa su terreni prevalentemente duri e veloci, con scorci panoramici notevoli e più di una insidia. Sono i terreni tipici del Nord del Cile, e la tappa che porta la carovana nella regione di Antofagasta è verosimilmente ideale per un collaudo generale alla ripresa delle ostilità. Ma... come sempre, i "se" ed i "ma" sono in agguato, e non è un fatto inedito che le indicazioni preliminari "teoriche" risultino inifluenti o addirittura fuorvianti.

Una tappa veloce, dunque, e come tale sempre un po' pericolosa, questo è certo, ma ben presto risvegliata dai colpi di scena. Non era successo niente nella temuta settima tappa conclusa a Copiapo, e si apre con un clamoroso colpo di scena la "tranquilla" Copiapo-Antofagasta. Se era rimasto qualche dubbio, teorico, sulla possibilità che Francisco Lopez potesse riprendere la gara (il cileno era ancora, per regolamento, nell'ordine di partenza), di fatto "Chaleco", come aveva dichiarato, non prende il via del trasferimento. Discorso chiuso. Riprendono la corsa, invece, Alain Duclos e Manuel Lucchese, protagonisti tra gli altri di un rocambolesco, prolungato e sofferto finale a Copiapo.

La tappa si "sveglia" poco dopo le otto, ora locale, con un sensazionale colpo di scena, e l'intera corsa è rilanciata su una nuova direttrice agonistica. Attorno al decimo chilometro Cyril Despres, partito alle spalle di Coma e davanti a Paulo Gonçalves, si "impantana" in una fangaia, effetto fuori stagione del clima eccentrico di questa Dakar, ed insieme al portoghese resta invischiato per una diecina di minuti prima di riuscire a riprendersi, dallo shock e dall'imprevisto. Sensazionale, come dicevamo, questa Dakar "umanizza" i suoi Marziani. Marc Coma ha sbagliato, facendo una figura da "cadetto", nella terza tappa, ed ora Cyril Despres rimane al palo nel primo passaggio "enduristico" della Speciale. Pari e patta. Al primo waypoint di controllo il francese accusa un ritardo di quasi dodici minuti. Il Rally si rovescia ancora una volta, e Coma è nuovamente leader, al momento con più di quattro minuti di vantaggio sull'avversario.

Il duro tratto iniziale della Prova esalta gli specialisti del "duro", come Johnny Aubert, sinora nascosto da un profilo deliberatamente bassissimo, o come Alessandro Botturi, il Gigante italiano che passa con il terzo tempo. Andiamo avanti, ormai con il cuore in gola. Al primo rifornimento previsto per oggi, attorno al KM 120, la situazione si stabilizza. Coma incrementa il proprio vantaggio di un altro prezioso minuto, lo seguono Joan Barreda (Husqvarna) e Stefan Svitko (KTM), e Cyril Despres è lontano oltre la 30ma posizione insieme al compagno di sventura Paulo Gonçalves. Marc Coma varca il confine geografico ed entra nella regione di Antofagasta, largamente al comando, "tallonato" da Barreda e Svitko. Il suo vantaggio su Despres sale e sfiora i 15 minuti a metà, circa, della Speciale, nella parte più alta lungo la Cordillera. La fuga solitaria dello spagnolo non si ferma e non contempla particolari cali di ritmo. Gli avversari diretti di giornata, e tra questi Helder Rodrigues ed i "portatori d'acqua" ufficiali KTM Ruben Faria e Joan Pedrero sono 4, 5, sei minuti indietro, ed al secondo rifornimento, al KM 316, con il vantaggio salito a quasi sedici minuti, la situazione di classifica generale tra i due principali avversari delle ultime sette Dakar diventa speculare rispetto alla tappa precedente: Marc Coma era indietro di quasi otto minuti, ora è avanti di oltre otto. 150 chilometri all'arrivo, e la volata di Coma assume i toni del trionfo. La velocità resta elevata, la guida sulle piste sinuose più un espediente per contenere l'entusiasmo e rimanere concentrato che per imporre la propria supremazia sugli avversari. Marc taglia il traguardo di Antofagasta cinque ore dopo aver lasciato Copiapò e vince la sua quarta Speciale in questa Dakar. Cyril Despres arriva oltre diciassette minuti dopo. Il francese è provato.

Coma adesso torna al comando della corsa, con un margine importante: 9' 32". "Era lo scopo di questa mattina. Recuperare. Non così tanto, ma questa è la Dakar, lo dicevo anche al termine della 3a tappa. Quando finisce così, certo, è meglio. Questa è una grande tappa, e questo è un Rally "tanto"!" - Conclude Marc.

Classifica (provvisoria, leggi l'ultimo aggiornamento sotto)

Coma, ES, KTM, 5h 3' 52"
Faria, PRT, KTM, + 7' 00"
Barreda, ES, Husqvarna, +8' 44"
Rodrigues, PRT, Yamaha, + 3' 46"
Svitko, SVK, KTM, + 9' 09"
Gonçalves, PRT, Husqvarna, + 2' 49"
Farres, ES, KTM, + 6' 50"


Aggiornamento

 I colpi di scena non sembrano essere finiti. Questa volta entrano in scena i cronometristi, che rimaneggiano alcuni tempi chiave della tappa di oggi. Helder Rodrigues viene classificato al terzo posto di tappa e, soprattutto, Despres viene accreditato del 6° tempo, a 9' 14 da Coma.
La situazione cambierebbe abbastanza perchè, pur primo, Marc Coma avrebbe solo poco più di un minuto di vantaggio su Despres nella generale. Vedremo come si "assesta" questa situazione più tardi.

Piero Batini
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