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Vi siete mai chiesti come viene mossa tutta la carovana dall’Europa al Sud America degli oltre 500 equipaggi partecipanti alla Dakar? Io sì, parecchie volte e quest’anno la curiosità me la sono tolta in prima persona visto che 2 settimane fa ho dovuto fare le corse per riuscire a spedire la mia moto ed i miei ricambi!
Partiamo dall’inizio, in totale stile italiano ero in ritardissimo con la preparazione della moto. Sebbene fosse stata presentata all’Eicma in versione quasi definitiva, tutte le modifiche e gli accertamenti interni non erano ancora stati effettuati. Con pochissimo tempo a disposizione ed alcuni pezzi arrivati solo 2 giorni prima di spedirla, mi sono ritrovato con la moto completamente smontata nella cucina di casa dei miei nonni! Io, mio papà, mio nonno e anche mia nonna per quasi 48 ore a fare le corse per riuscire a fare l’essenziale sul mezzo prima di imbarcarlo per l’Argentina. Eravamo molto in ritardo sul programma, avremmo infatti dovuto spedire la moto da Le Havre (estremo nord della Francia) lunedì 21 Novembre... erano le 20:00 di Domenica ed eravamo ancora a casa!
Fosse stato solo il problema di trasportare la moto a Le Havre, ma avevo un altro grosso ostacolo da superare che era trovare qualcuno che mi caricasse i ricambi e le gomme perché, come avrete potuto immaginare, il mio budget risicato all’osso non mi avrebbe permesso di appoggiarmi ad un’assistenza che in media chiede tra gli 8.000 ed i 12.000 euro per il trasporto del materiale.
E’ già domenica sera sono disperato, quindi provo a chiamare l’amico ed organizzatore del Sardegna Rally Race, Antonello Chiara e gli chiedo se magari lui conosce qualcuno che può aiutarmi. Con grande stupore ed onore si mette subito in moto per cercare di aiutarmi e dopo neanche mezz’ora mi chiama con la stupenda notizia che avrei potuto caricare tutto, anche i miei ricambi su un camion! La parte più bella è che il camion che mi avrebbe trasportato le cose sarebbe stato il camion assistenza di Camelia Liparoti, pluri Campionessa del Mondo Quad!!!
Uno non si aspetterebbe mai che una campionessa del suo calibro si sarebbe filato me, uno qualunque. Camelia mi chiama dopo qualche ora, parliamo per parecchio tempo e lei con una disponibilità unica mi spiega molte cose della Dakar e mi riempie di consigli, dicendomi che alla Dakar mi terrà sott’occhio e che per qualsiasi cosa cercherà di aiutarmi. Avere una persona con tutta quella esperienza sicuramente mi fa partire con una tranquillità molto più grande rispetto a quella che invece proprio non avevo fino a qualche ora prima.
Una volta installati il GPS ed Iritrack mi attaccano i numeri e porto la moto vicino alla nave dove viene fissata e legata all’interno di una cassa assieme alla moto di un altro concorrente. Davvero un lavoro incredibile da parte dell’organizzazione che in pochi giorni ha caricato e spedito ben 680 mezzi totali tra camion, auto, moto, furgoni e quad.
Senza fermarci a dormire per risparmiare anche i soldi dell’hotel io e mio papà facciamo un bel refueling da Mc Donald's e ripartiamo subito per rientrare a casa. E’ fatta, le prime sfide sono andate, iscrizione, spedizione moto e biglietti aerei ci sono, mancano ancora diverse cose ma l’essenziale c’è e quindi siamo in attesa del 26 Dicembre, giorno nel quale partirò da Roma in aereo per Buenos Aires!
Queste "pazze" avventure che sto affrontando in questi mesi mi stanno regalando tantissime stupende emozioni, a volte forse proprio perché sono così difficili ed improvvisate che rimarranno per sempre nel mio cuore. La Dakar, sto scoprendo, è una sorta di metafora della vita, non bisogna mai mollare e crederci sempre perché anche solo riuscire a partire, trovare i soldi, preparare la moto e tutto è un duro lavoro. L’insegnamento più importante che sto ricevendo da questa esperienza è quello di non fermarsi mai, di darsi sempre da fare impegnandosi al massimo ma anche di non aver paura di chiedere aiuto agli altri, perché anche se ci sono tante persone che ti chiudono le porte in faccia il mondo è pieno di gente stupenda pronta a darti una mano ed aiutarti nei tuoi progetti per pura passione.
Nei prossimi articoli vi racconterò di come ho allestito la mia moto e di come mi sto allenando.
Manuel Lucchese