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Nella lettura del road-book, che ogni giorno è la loro “Bibbia”, sia il pilota che il copilota devono cercare di seguire minuziosamente le indicazioni nelle note, al fine di individuare tutti i WPM, punti di passaggio obbligatori lungo la tappa, per non incorrere in penalità.
Quando ci si avvicinava un WPM, i concorrenti erano guidati dal loro GPS nel momento in cui entravano in un raggio di tre chilometri dal punto. Ora, il loro GPS si attiverà solo a 800 metri, cosa che costringerà il copilota a concentrarsi maggiormente su ogni WPM.
Questo sforzo aggiuntivo cambia notevolmente il lavoro dei copiloti, come spiega Lucas Cruz, il navigatore di Carlos Sainz: "Il nuovo regolamento dà sicuramente maggiore importanza alla navigazione. E per il copilota sarà molto stressante! La parte difficile è che non possiamo più anticipare le note del road-book per trovare il passaggio successivo. È necessario innanzitutto assicurarsi che il WPM sia convalidato per poi continuare".
Le regole più restrittive sui WPM saranno particolarmente impegnative tra le dune, dove ci sono meno punti di riferimento. "Quando si è completamente in fuoripista è possibile commettere errori che ti possono mandare nella direzione sbagliata per diversi chilometri. Diversamente, quando ci sono tracce o incroci, capiamo abbastanza facilmente se stiamo andando nella giusta direzione." conclude Cruz, che è sicuro di avere ormai padronanza del sistema. Per molti altri il lavoro sarà ben più difficile di prima.