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Oggi sesta tappa sospesa per le moto. Il percorso era distrutto e troppo pericoloso per i motociclisti. Lo dimostra il bravissimo Danilo Petrucci, che partiva primo ed è volato su una pietra a 100 km/h. Si è fatto male, ma è andata ancora bene.
A chi invoca la Dakar del passato rispondiamo che ben venga la scelta dei piloti, che hanno chiesto di fermare la speciale. Il Rally è pericoloso, tutto ciò che possa migliorare la sicurezza di questi ragazzi va tenuto in considerazione. E la decisione sicuramente ha evitato che i piloti meno allenati si facessero male seriamente.
Ecco il commento di Danilo Petrucci da Instagram:
"Ieri ho vinto e quindi oggi dovevo partire per primo. Dovevamo fare la tappa che ieri hanno percorso le auto e i camion, quindi centinaia di 4x4 con centinaia di cavalli. Era tutto completamente distrutto con le pietre che si nascondevano sotto la polvere. Al km 3 ho trovato uno scalino che mi ha lanciato in aria a più o meno 100 km/h. Sono ripartito ma non ero proprio lucido. Il pilota dietro di me @rossbranchbw è passato lì e ha fatto lo stesso, ma rompendosi una gamba. Fortunatamente c’era l’elicottero sopra di noi che è atterrato e ha indicato ai piloti di non passare lì. Siamo arrivati al km 160 in nove piloti quando hanno deciso di interrompere la gara perché era troppo pericoloso per gli altri continuare. Sto bene, una bella botta e qualche punto sul gomito".
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