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Milano è stata una delle prime città italiane dove sono spuntati i monopattini elettrici. All'inizio qualche sparuto pioniere, poi la consacrazione quando c'è stato il boom dello sharing.
Il monopattino elettrico era diventato di moda e alla moda, lo si vedeva persino sulle passerelle, nelle sfilate. Poi a luglio il Governo ha fatto un po' di chiarezza e stabilito le regole della sperimentazione della micromobilità.
Neanche un mese dopo, il Comune di Milano ha vietato l'utilizzo dei monopattini in attesa dell'attuazione locale delle regole nazionali. In parole povere: fino a quando non ci sono state regole chiare, cartelli e un'organizzazione degna di questo nome, i monopattini sono stati banditi.
Lunedì 9 dicembre, dopo mesi di lavoro e centinaia di cartelli, a Milano sono tornati i monopattini. Per le strade vedremo non solo quelli dei privati, ma anche quelli in sharing. Gli operatori che hanno risposto al bando del Comune sono tre: Wind Mobility, Bit Mobility e Helbiz Italia. Ciascuno disporrà di un parco mezzi di 750 monopattini.
"Tutti i veicoli - si legge nella comunicazione ufficiale del Comune - dovranno essere omologati, dotati di luci, numero identificativo e limitatori di velocità e dovranno essere mantenuti in perfette condizioni di efficienza e sicurezza per l'utente. I monopattini e simili - continua - potranno sostare esclusivamente negli stalli di sosta dedicati alle biciclette o a lato strada, dove non sia espressamente vietato e comunque sempre secondo le regole del Codice della strada. Nella Cerchia dei Navigli, dove non esiste sosta libera, i monopattini potranno attivare e chiudere il noleggio solo in uno degli oltre 4.300 stalli sosta per biciclette attraverso sistemi tecnologici realizzati a cura delle società di gestione.
Per ogni monopattino i gestori devono investire 10 euro all’anno in comunicazione e informazione agli utenti sulle regole di utilizzo e del Codice della strada, anche in forma condivisa con l’Amministrazione e gli altri gestori. Inoltre per ogni monopattino elettrico è necessario depositare una cauzione una tantum (sotto forma di fideiussione) di 25 euro, a garanzia degli eventuali interventi di rimozione effettuati dall’Amministrazione e al Comune dovrà essere versato un contributo di 8 euro per ogni monopattino per l’uso degli spazi pubblici".