Batterie auto che si ricaricano in 6 minuti. Realtà dal 2020

Batterie auto che si ricaricano in 6 minuti. Realtà dal 2020
Una start-up di Cambridge ha sviluppato un tipo di batteria capace di ricaricarsi in tempi fino ad ora inimmaginabili. Potrebbero essere già in commercio dall'anno prossimo
29 agosto 2019

Non è la prima volta che si parla di batterie che si ricaricano nel tempo di un caffé. Spesso se ne vagheggia come del primo passo per una reale rivoluzione elettrica, altre volte si millantano studi in Paesi sconosciuti e dai risultati incerti.

Cosa rende diverso l'annuncio della Echion Technologies? Due cose: la prima è che c'è un prototipo funzionante e replicabile con tecnologie di cui già disponiamo e apparentemente con materiali di comune reperibilità. Detto in altre parole non serve una fabbrica che ancora non esiste o un minerale che si trova solo su Marte. Il secondo segnale incoraggiante è l'avanzato stato di progettualità rivolto alla commercializzazione del prodotto.

Ma di cosa si tratta?

Le batterie sono composte da polveri di diversi materiali. La Echion Technologies, startup fondata dal Dr. Jean De La Verpilliere mentre completava il suo dottorato di ricerca in nanoscienze all'Università di Cambridge, ha trovato il modo di sostituire la grafite presente nelle batterie con un'altra sostanza che renderebbe il processo di ricarica incredibilmente più rapido. 

Al Cambridge Indipendent De La Verpilliere ha dichiarato: "Stiamo lavorando su metodi per rendere le polveri realizzabili su larga scala per essere in grado di produrre facilmente 1.000 tonnellate in uno stabilimento. Ora abbiamo un prototipo e ci stiamo muovendo verso la commercializzazione all'inizio del prossimo anno. I test devono essere preventivamente validati".

E' molto improbabile che un produttore di batterie permetta a una startup di utilizzare nella propria linea di produzione una miscela di polveri di terze parti, ma a stare alle dichiarazioni di De La Verpilliere starebbero già collaborando con fornitori di primo equipaggiamento per iniziare la produzione l'anno prossimo

"I nostri materiali - spiega - vengono semplicemente inseriti nell'infrastruttura di produzione di batterie esistente senza costi di capitale. Ciò fornisce una bassa barriera all'ingresso sul mercato e un rapido accesso dei clienti per i nostri materiali per batterie."

La sensazione è quella di essere sempre vicini a quel passo epocale che ci permetterà di scollinare e di rivoluzionare il mondo dei trasporti. Anche in questo caso siamo pervasi di un misto di speranza e diffidenza. Seguiremo con impazienza gli sviluppi.

 

Foto: Cambridge Indipendent

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