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Negli ultimi anni abbiamo svolto molte ricerche sui caschi da bici, a volte teoriche e a volte spiacevolmente pratiche. Arrivare a dire quale sia il miglior casco è impossibile ma ci sono una serie di elementi da considerare. Il primo ovviamente è quello della sicurezza, ma anche tipo di costruzione, tecnologie adottate,confort e ovviamente tipo di utilizzo che ne faremo.
Nessun produttore può dire di realizzare il casco più sicuro al mondo, ma tutti sono pronti a garantire un continuo miglioramento su questo fronte. Detto questo, ogni utilizzatore è diverso e ogni incidente è diverso.
Esistono comunque standard internazionali di sicurezza per i caschi da bicicletta; le certificazioni più diffuse sono EN-1078, CPSC e Snell B-95. Tutti questi standard hanno requisiti differenti e anche i test a cui sono sottoposti cambiano. Rimangono comunque tutti una garanzia per la nostra sicurezza. E' importante quindi assicurarsi che quando si acquista un casco sia certificato da uno di questi enti.
Per scegliere un casco è importante avere un minimo di conoscenza di come un casco è fatto. La calotta esterna è progettata per resistere all'abrasione su superfici dure e per proteggere la testa da oggetti appuntiti che possono bucare il casco. E' realizzata in diversi materiali plastici.
L'interno è realizzato in EPS (polistirene espanso). E' lo strato centrale del casco, è la parte che assorbe la forza dell'impatto. Schiacciandosi riduce l'energia trasmessa dal guscio alla nostra testa. Per questo è importantissimo sostituire il casco dopo ogni impatto. L'EPS perde le sue proprietà una volta schiacciato.
I caschi di fascia più alta sotto all'EPS adottano sistemi per disperdere energia proveniente dagli impatti non perpendicolari. Il MIPS, per esempio, è un dispositivo di slittamento interno che consente 10-15 mm di rotazione del casco durante un impatto. Sullo stesso principio si concentra anche la tecnologia Wavecell.
Questi sistemi sono molto efficaci perché la quasi totalità degli impatti non sono perpendicolari alla superficie del casco ma obliqui e quindi favoriscono la dispersione delle forze d'impatto.
Lo strato a contatto con la testa è l'imbottitura. Deve garantire comodità, traspirabilità e deve essere rimovibile per poter essere lavata e igienizzata.
Una caratteristica molto importante di un casco è legata alla dispersione del calore. La testa è molto irrorata e durante gli sforzi fisici cediamo molto calore proprio dalla testa. E' quindi indispensabile che il nostro casco sia ben ventilato. La ricerca specialmente delle forme punta al perfetto compromesso tra sicurezza e areazione.
Anche il peso è un fattore importante nella scelta del casco. Come per la ventilazionem anche per il peso rema contro alla sicurezza e quando non lo fa sale di conseguenza il prezzo.
La sicurezza di un casco parte da come il casco è costruito. È importante assicurarsi che la schiuma EPS sia incollata correttamente al guscio. Ciò garantisce una maggiore protezione, perché quando l'energia passa tra un materiale l'altro non deve esserci spazio. Sembra una banalità ma sono dettagli come questo che fanno la differenza, oltre che in termini di sicurezza anche nel prezzo.
Tutto quello che è esterno al casco e che agganciamo ne riduce la sicurezza. E' importante che la forma del casco sia il più possibile sferica e se attacchiamo una action cam per esempio, questa deve potersi staccare con facilità in caso di caduta.
E' importante scegliere e provare il nostro casco perché ci sono differenze tra i diversi modelli e i diversi brand. Ancora più importante è comprare il casco adatto all'utilizzo che ne andremo a fare. Un casco integrale in una città potrebbe essere eccessivo e scomodo. Un casco leggero su una pista di roccia potrebbe non essere abbastanza sicuro per la guida ad alta velocità. In città non ci serve una grande aerazione, ma è meglio privilegiare una calotta più protettiva; lo stesso discorso vale per il peso.
Soprattutto, il casco è efficace solo se lo si indossa. E va indossato sempre! Anche se uscite di casa solo per andare a prendere un caffè.