Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
DJI è ormai una potenza tecnologica che chiunque abbia a che fare con tecno gadget ormai conosce bene. Dai droni alle action cam ai gimbal, l'azienda cinese ha dimostrato in questi anni di saper costruire motori elettrici oltre che perfomanti anche affidabili. Proprio nel settore dei droni il marchio detiene ormai una posizione dominante e non c'è dubbio che abbia sviluppato in questi anni una profonda conoscenza nello sviluppo di motori elettrici e di batterie oltre che di connettività e sviluppo di applicazioni di gestione. Se a questo aggiungiamo delle risorse non comuni, capiamo bene che la notizia dello sbarco di DJI nel settore e-bike è di quelli che fanno drizzare le orecchie.
L'annuncio è arrivato all'apertura di Eurobike 2024 a Francoforte, salone che potremmo per importanza internazionale potremmo paragonare ad EICMA per le moto per intenderci. Andando dritti al punto, il sistema è stato battezzato Avinox ed ha un motore mid-drive che può sviluppare in modalità Boost fino a 120 Nm di coppia e può essere abbinato a batterie proprietarie (anche questo non è un aspetto secondario) da 600 e 800 Wh. Quindi tanta potenza e tanta autonomia, sembrerebbe. Il sistema Avinox viene gestito da due piccoli telecomandi wireless (altro aspetto interessante) e da un display touchscreen che viene integrato nel tubo superiore. Non manca l'interfaccia 4G LTE che ci consente di tracciare i nostri giri anche senza avere lo smartphone con noi e di avere tutte le statistiche di guida che possiamo desiderare.
Il powertrain Avinox nella modalità Boost, come anticipato, può arrivare fino a 120 Nm di coppia e 1000 Watt di potenza di picco che sono dati notevoli. Nella modalità normale di supporto, eroga comunque 105 Nm di coppia e 850 Watt di potenza. Ovviamente la potenza continua in uscita rimane "bloccata" a 250 Watt in rispetto delle normative comunitarie, tuttavia il motore è più potente dei diretti concorrenti a cui ambisce sottrarre mercato, ovvero Shimano e Bosch, i leader attuali per diffusione. Entrambi forniscono infatti 85 Nm e fino a 600 Watt di potenza di picco. A questo si aggiunge che il motore DJI Avinox pesa soltanto 2,52 kg, il che lo rende diverse centinaia di grammi più leggero dei suoi diretti concorrenti: un motore Bosch CX, ad esempio, pesa 2,9 kg. Il design dell'Avinox non appare particolarmente innovativo ma è compatto e questo è ciò che i costruttori di bici cercano per sviluppare telai sempre più sottili e competitivi.
Le batterie proposte al momento da DJI sarebbero due: 600 e 800 Wh del peso rispettivo di 2,9 kg e 3,7 kg. E sì, ve lo diciamo noi: sono molto leggere. Sempre per fare un paragone con i leader di mercato, una batteria Bosch da 750 Wh pesa 4,38 kg, ovvero quasi 700 grammi in più per una capacità inferiore di 50 Wh. Ci sono poi altri produttori che hanno batterie con un peso vicino (ad esempio quelle montate da Orbea) ma sono sempre "personalizzazioni".
Per ricaricarle, DJI propone due caricabatterie diversi. Ad uno standard che carica le 800 Wh in circa 6 ore, ce n'è uno "fast" che dimezza il tempo di attesa. Non c'è notizia, almeno per ora, di un range extender.
Sul tubo superiore della bici si integra un display OLED da 2" simile a quello del sistema TQ. Si tratta però di un touchscreen che ha anche lo slot per la scheda SIM per localizzare o accedere alla bici da remoto. Il display è dotato di un sensore GPS, un barometro e innumerevoli altre funzionalità di connettività come ANT+ e Bluetooth 5.1. Il display-computer di bordo consente di tracciare i propri percorsi e salvarli nella memoria interna da 8 GB, può mostrare la frequenza cardiaca e il consumo calorico se abbinato a un dispositivo esterno come una fascia toracica. C'è infine una porta di ricarica USB-C nella parte superiore del display che, secondo DJI, è anche in grado di caricare laptop e dispositivi elettronici più grandi.
Una particolarità dell'Avinox è che ci sono due telecomandi e non uno e quindi ognuno su un lato del manubrio. Il design è molto semplice e si collegano via Bluetooth. Quello sul lato sinistro consente di passare da una modalità di guida all'altra e di attivare le modalità camminata e boost, riconoscibili per le icone di una scarpa e di un razzo. Il telecomando destro consente di scorrere le opzioni del menu e quindi selezionare le modalità. Oltre al feedback tattile, i pulsanti emettono un segnale acustico. Le batterie sono sostituibili e secondo DJI dovrebbero durare due anni.
L'esperienza maturata con i droni si traduce anche nella app di gestione di questo nuovo powertrain che promette velocità di trasferimento e solida connessione. Consente di personalizzare diversi parametri delle modalità di guida, coppia e assistenza, e di visualizzare le statistiche delle corse registrate. Grazie alla funzione di tracciamento GPS integrata, puoi tracciare la tua bici e personalizzare l'aspetto del tuo display touch con innumerevoli funzioni. In altre parole sembra proprio essere lo stato dell'arte delle app per motori.
Le modalità di supporto sono cinque e si può tenere acceso il sistema senza ricevere alcun supporto. Troviamo le classiche Eco, Trail e Turbo, che possono essere ulteriormente configurate nell'app. Tenendo premuto il pulsante "razzo" sul telecomando sinistro si ha la coppia massima di 120 Nm e 1000 watt di potenza di picco per 30 secondi. Questo ricorda il Boost del sistema Fazua Ride 60. Richiede poi 30 secondi di riposo prima di poter essere riutilizzata. La quinta modalità è la modalità Auto quindi "automatica" che è progettata per adattare continuamente il livello di assistenza alla situazione di guida. Per farlo ci si basa su un sensore di inclinazione e un sofisticato sistema che sa sempre in quale marcia ti trovi.
Ma dove vai se la bici non ce l'hai? Detto, fatto. Il debutto on the road del sistema di DJI sarà con un marchio di bici di recente fondazione e con il quale non abbiamo ancora confidenza: Amflow. Neonato e già partner esclusivo per presentare una e-mountainbike in due diverse versioni entrambe motorizzate Avinox. La Amflow PL ha telaio in fibra di carbonio e sospensioni da 160 e 150 mm di escursione. Monterà la batteria più grossa, quella da 800 Wh e quindi sarà la scelta per chi ha bisogno di più autonomia o più sostegno. La PL Carbon Pro, invece, pesa appena 19,2 kg ed è una eMTB leggera con la batteria più piccola da 600 Wh.