Gli effetti del boom di eBike e biciclette: magazzini vuoti e produzione a rilento

Gli effetti del boom di eBike e biciclette: magazzini vuoti e produzione a rilento
Gli italiani stanno riscoprendo la bicicletta anche grazie al bonus mobilità e al fiorire di piste ciclabili. La richiesta è altissima e i magazzini si stanno svuotando. I due mesi di lockdown pesano sulla produzione e il riavvio è forzatamente limitato dal distanziamento nelle fabbriche
25 maggio 2020

Il Coronavirus ha ridisegnato le nostre vite. Probabilmente solo tra molto tempo capiremo quanto stia profondamente cambiando anche il nostro futuro. Ci lascerà la tristezza, il dolore e la paura, ma anche una maggiore consapevolezza e un ritrovato rispetto nei confronti della vita, degli altri e del mondo. Parlando di quello che ci compete, la mobilità, la ripartenza post Covid19 sta rivoluzionando il modo di spostarsi in città. I trasporti pubblici sono a servizio ridotto a causa del distanziamento sociale e comunque le persone preferiscono evitarli. Come ci si sposta allora? La bella stagione, il bonus mobilità (leggi come averlo)e il fiorire di piste ciclabili, si aggiungono alla necessità e spingono gli italiani a tornare in bicicletta (leggi la nostra guida all'acquisto di una eBike). 

Questo ha sta portando a un boom di vendite tanto e un vero e proprio assalto ai negozi. Tanto da portare Assobici-Confesercenti Milano a lanciare l'allarme: "La filiera è completamente collassataha detto a Business Insider Italia, il presidente Matia Bonato -. È come aver parlato un mese fa con qualcuno che fabbricasse mascherine. Telai, componenti, biciclette: non c’è più niente da nessuna parte”.

E' una situazione che si è presentata anche all'estero con brand famosi come Brompton che hanno tempi di consegna di diversi mesi. L'Italia che produce il 60% delle biciclette europee ne ha ovviamente risentito di più.

"Sono mancati due mesi di produzione che sarebbero stati molto utili - ci ha spiegato il  responsabile del Settore Ciclo di Confindustria ANCMA, Piero Nigrelli -. Manca il prodotto nei magazzini e nei negozi. Stiamo aumentando ritmo e capacità produttiva, ma più di tanto non è possibile, anche perché il distanziamento sociale imposto anche alle aziende non permette di spingere oltre".

Che stime di vendita si possono supporre?
"A maggio solitamente vengono vendute il 25% delle bici di tutto l'anno. Quest'anno siamo al 35% e ci aspettiamo lo stesso anche per i mesi di giugno e luglio. Nel 2019 in primavera sono state vendute 650.000 biciclette (1.700.000 in tutto l'anno di cui 200.000 sono eBike, NDA), quest'anno arriveremo a un milione. Il lockdown e la ripartenza ci hanno imposto di ripensare ai nostri spostamenti e alle reali distanze che copriamo. Le due ruote a pedali e a motore sono la migliore soluzione per risolvere il problema del traffico. Basta pensare che una bici occupa 1/15° dello spazio di un'auto e una moto ne occupa 1/6°. Poi è stato detto anche che la bici oltre a consentirci di spostamenti più sicuri grazie al distanziamento fisico che su altri mezzi non si riesce ad avere, ci permette di fare movimento che aumenta il metabolismo e quindi migliora il sistema immunitario".

Il Decreto Rilancio, oltre al bonus mobilità, ha anche dato il via alla creazione di ciclabili nelle città, un doppio passo avanti.
"Il Decreto rilancio per il settore del ciclo è veramente il rilancio. Il grande merito è quello di aver avuto una visione di sistema. E' veramente perfetto perché incentiva l'acquisto e in parallelo offre la possibilità di utilizzare la bici o l'eBike appena acquistata sulle ciclabili".

Anche i monopattini stanno avendo una grossissima diffusione.
"Il monopattino è un ottimo mezzo di prossimità, ma tutti vediamo come sia adatto a coprire l'ultimo chilometro e mezzo e non per per percorrenze superiori. Le condizioni di utilizzo non sono ottimali per percorrenze più lunghe".

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