L'Europa va a pedali: tutte le cifre di un boom che non molla

L'Europa va a pedali: tutte le cifre di un boom che non molla
Sono soprattutto le eBike a trascinare il mercato europeo delle biciclette che segna nuovi record con 22 milioni di mezzi venduti nel 2021
11 luglio 2022

L’industria europea del ciclo supera per la prima volta i 22 milioni di pezzi venduti. Un record che è solo la conferma di un trend in crescita sotto tutti i punti di vista. La mobilità sempre più sostenibile sta riscoprendo la bicicletta in tutte le sue forme. Il report annuale dell'industria e del mercato della bicicletta Europea di CONEBI (Confederazione Europea dell’Industria Bici, eBike, Componenti ed Accessori) evidenzia come la crescita sia stata trainata in particolare dalle eBike che hanno superato i 5 milioni di unità vendute. Le vendite totali di biciclette ed e-bike complessivamente hanno un valore di 19,7 miliardi di euro, + 7,5% rispetto al 2020.

Anche la produzione di eBike registra percentuali di crescita a due cifre con circa il 10% rispetto al 2020, corrispondente a poco più di 16 milioni di unità in Europa nel 2021. 

“Il reshoring è in atto e le note interruzioni della catena di approvvigionamento stanno innescando una nuova ondata di industrializzazione in Europa: è un processo che richiederà tempo, ma rappresenta un'opportunità unica per l'ecosistema industriale europeo di crescere in modo sostenibile nel lungo termine. Più produzione locale – a partire dalla produzione di componenti – e vicinanza al consumatore, sono una parte essenziale della transizione”, ha sottolineato Erhard Büchel, Presidente del CONEBI.

Il settore delle due ruote a pedali nel 2021 ha raccolto investimenti per oltre 1,75 miliardi di euro, +17% rispetto agli 1,5 miliardi di euro dell'anno precedente e i posti di lavoro sono passati da oltre 77.500 nel 2020 a quasi 87.000 nel 2021, che arrivano a circa 170.000 se si considera anche l'indotto. 

Paolo Magri, presidente di ANCMA ha commentato: "i dati di CONEBI confermano che nell’ambito della bicicletta sono in corso profonde trasformazioni, per le quali è necessaria una presa di coscienza più compiuta anche da parte delle istituzioni: da un lato c’è una forte domanda che merita di essere valorizzata attraverso l’infrastrutturazione ciclabile e una rinnovata logica di incentivi all’utilizzo, mentre dall’altro si assiste all’evoluzione di paradigmi industriali, economici e produttivi di cui tener conto per coglierne al meglio le opportunità e dentro i quali anche il tessuto imprenditoriale italiano gioca e giocherà un ruolo molto significativo".

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