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Una delle domande che riceviamo più frequentemente è: "Qual è la differenza tra il carbonio e l'alluminio?". A voler essere precisi si tratta di una domanda in realtà abbastanza complicata a cui rispondere se ci riferiamo all'intera bicicletta, ma ci ha dato uno spunto importante. Abbiamo pensato infatti che le differenze tra fibra di carbonio e alluminio siano più facili da capire se ci concentriamo su un singolo componente per volta. Quindi perché non proporvi una serie di test in cui confrontiamo diverse parti della e-bike? Crediamo che così possiate meglio percepire in termini di guida ciò che fa per voi.
In questo primo test "carbonio vs alluminio" abbiamo messo a confronto due manubri della Renthal, azienda leader nel settore e ben nota a tutti gli amanti delle e-mtb. Si tratta del Fatbar Lite e le due versioni confrontate sono identiche dal punto di vista della geometria. Le uniche differenze riguardano il peso e il prezzo. Sorvolando su questi due aspetti, abbiamo affrontato due discese nell'Abetone Bike Park e quindi li abbiamo provati sulla stessa pista e nelle stesse condizioni annotando ogni differenza nella guida che abbiamo percepito. Cosa cambia?
Alluminio - Il Fatbar Lite della Renthal è un manubrio di qualità con un'ottima geometria e una larghezza ideale per la nostra e-bike da Enduro. Abbiamo avuto da subito una sensazione di qualità e ha risposto bene a tutti gli input dei nostri piloti. Non lo abbiamo trovato in alcun modo rigido e ci ha dato un'ottima confidenza. Poiché è stato il primo manubrio che abbiamo testato, non avevamo nessun riferimento con cui confrontarlo se non con il manubrio di primo equipaggiamento che avevamo in precedenza sulla stessa bici e rispetto al quale ci è sembrato un netto miglioramento.
Fibra di carbonio - Anche in questo caso si tratta di un manubrio di alta qualità, leggero e progettato per l'Enduro. Lo abbiamo regolato nella stessa identica posizione di quello in alluminio. La prima parte del sentiero era molto irregolare e questo ci ha permesso di sentire immediatamente la differenza mentre pedalavamo. La bici ci è parsa leggermente più fluida nella risposta ai grandi impatti e ai buchi sul sentiero. Era come se il manubrio avesse una risposta meno rigida e più fluida durante la fase di ritorno dell'urto. Non si sentiva "flessibile" o "molle" ma aveva decisamente una risposta più confortevole. Sui sentieri con molte vibrazioni il manubrio in carbonio si sentiva sicuramente più fluido, con un effetto di smorzamento.
Non abbiamo invece riscontrato alcun miglioramento percettibile nella sterzata. Entrambi i manubri sembravano avere la stessa quantità di controllo direzionale.
La fibra di carbonio è più costosa da produrre e quindi da acquistare, ma è più leggera e anche affascinante per l'utente finale e questo è evidente nella pubblicità di diverse aziende. Secondo la nostra opinione, su percorsi tecnici ha migliorato la sensazione di guida della bici complessivamente ed è stato un aggiornamento percepibile. Su percorsi più facili, meno estremi, diremmo che è necessario essere davvero sensibili per notare una reale differenza. Non abbiamo riscontrato o percepito alcuna differenza nella valutazione del peso del manubrio una volta montato sulla bici. Avremmo notato una differenza nel peso del nostro portafoglio, poiché il manubrio in carbonio costa 80 euro in più.
Se la tua bici ha un manubrio in alluminio economico e di bassa qualità, allora un aggiornamento a un manubrio in carbonio di qualità come il Renthal Fatbar Lite potrebbe avere senso. Se la tua bici ha già un manubrio di alluminio di qualità allora le differenze diventano più legate ad una scelta personale e a parer nostro non necessaria. Il manubrio in fibra di carbonio è migliore per la sensazione di guida, ma devi pagarne il prezzo e quella differenza può essere difficile da giustificare per un rider occasionale.