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Un bel giorno ti addormenti e, al risveglio, tutto è cambiato... Le automobili avanzano senza far rumore e senza che nessuno tenga tra le mani il volante. Sulle Formula 1 i serbatoi hanno lasciato il pisto ai pacchi batterie. I piloti di moto volano in aria avvolti da sacche piene d'aria e le bici avanzano spinte da motori elettrici... Ed è così che anche noi, amanti dei motori, delle vibrazioni, delle prestazioni, ma anche dello sport, del sacro valore della fatica e più in generale dalla bellezza del movimento del corpo nello spazio, ci facciamo affascinare anche dalle e-bike.
Un settore, quello delle bici a pedalata assistita, che è in fortissima crescita e sembra essere solo all'inizio della sua storia e sviluppo.
C'è un azienda in quel di Bergamo, che da decenni ha legato a doppio filo il proprio nome con il miglioramento delle prestazioni sulle moto di piccola cilindrata e sugli scooter di ogni tipo: Polini. Ma i più anziani tra voi si ricorderanno che quando quest'azienda fu fondata nel lontanissimo 1945, il suo business era legato alla produzione di biciclette, il mezzo di spostamento più diffuso in quell'Italia sofferente dopo la fine della seconda guerra mondiale.
Oggi che in Polini si continua a guardare avanti, a nuovi sbocchi e a nuovi mercati, con la lungimiranza di sempre, ecco che arriva il Polini E-P3, un motore elettrico progettato e costruito interamente in Italia, che vanta dimensioni molto compatte e un peso inferiore a quello della concorrenza. Questi sono i suoi due cavalli di battaglia. Ma Polini punta anche sulla facilità di assembaggio e installazione così da renderlo appetibile e interessante per tutti i costruttori di telai e biciclette a pedalata assistita.
In poche parole: Polini fornisce il motore, la batteria e il comando di azianamento al manubrio e poi ogni costruttore può decidere come utilizzarlo e montarlo per costruirgli attorno una bici da strada o MTB. In particolare oggi abbiamo provato la FM-Bike.
Per parlare di questo motore, penso sia doveroso iniziare a descriverlo con un paio di numeri: 2850 grammi di peso, 250 watt di potenza (500 di picco), 70 Nm di coppia massima al pedale. Per capirci e per chi non ha grande dimestichezza con i dati di questo tipo di motori: Polini è riuscita a creare un motore che ha caratteristiche di potenza e prestazioni simili alla concorrenza ma con un peso ridotto. A nostro parare anche la risposta al pedale e la prontezza è diversa, ma di questo ne parliamo più avanti. Dicevamo: applicabilità!
Polini ha pensato di realizzare non solo il motore, ma anche due diversi tipi di supporto telaio-motore così da agevolare tutti i costruttori che decideranno di utilizzare E-P3 per motorizzare la propria bici, strada o MTB.
Inoltre il telaio in alluminio trafilato che fa da supporto alla batteria, con il motore, è stato pensato per consentire il passaggio di tutti i cavi dei comandi posteriori (freno, cambio e eventuale deragliatore) e comandi dell'impianto elettrico così da permettere al costruttore di ottenere una maggiore pulizia visiva d'insieme. Sempre per puntare a una "pulizia" estetica ma anche a una miglior ergonomia, ecco che anche la sagomatura della batteria è stata studiata in modo da essere annegata e ben integrata nel telaio.
Questo ha permesso di ottenere lo spazio per un porta borraccia. Per ora, Polini E-Bike è l'unica ad averlo.
Il propulsore offre un altro grande vantaggio, sia per chi decide di costruirgli un a bici attorno, sia per l'utente finale: la ridotta sezione frontale (larghezza pedali 136 mm) che lo rende molto stretto così da permettere sia il montaggio di una doppia corona con deragliatore sia, diretta conseguenza, una miglior posizione in sella, più vicina a qualle di una normale bici e più lontana da quella delle bici a pedalata assistitia che impiegano i motori della concorrenza.
L'estrema "adattabilità" del Polini E-P3 è testimoniata anche dalla scelta di adottare tre differenti perni pedale di lunghezza diversa a seconda della larghezza del pneumatico montato: standard, 3,5" e 5".
Con la FM Bike motorizzata Polini E-P3 abbiamo provato due diversi tipi di utilizzo. Per il primo, abbiamo deciso di sostituire la moto, che utilizziamo tutti i giorni per gli spostamenti casa-ufficio-commissioni, con la bici, muovendoci così lungo le vie di Milano e hinterland. Per il secondo, ci siamo avventurati lungo un percorso "endurabile" alternando tratti sterrati in media pendenza a tratti pianeggianti, con qualche breve strappo e qualche piccolo salto.
Nell'utilizzo urbano, paragonabile a quello che potremmo fare un una city-bike o una bici da corsa (maggiorato del confort su pavè e strade sconnesse) abbiamo apprezzato l'elettronica che lavora con un processore in grado di gestire un sensore di coppia, uno di velocità e uno di frequaneza di pedalata: il controllo della della potenza è veloce e immediato a qualsiasi velocità. Buono lo spunto a ogni livello di potenza (250 watt con 500 watt di picco).
Ottimo anche il consumo: in una giornata intera di utilizzo a momenti alterni (casa-redazione-commissioni-redazione-casa) con un totale di circa 50 chilometri percorsi con il massimo della potenza fornita dalla batteria, siamo rientrati a casa con ancora un po' di riserva.
Nell'utilizzo in fuoristrada abbiamo apprezzato la leggerezza dell'insieme (bici+batteria+motore) e la buona distribuzione delle masse. Anche la risposta del motore allo spunto della pedalata è degno di nota. Alcune sue concorrenti accusano un ritardo nella risposta al pedale che ne penalizza l'utilizzo in fuoristrada o quanto meno ne rendono il comportamento molto diverso da quello di una bici muscolare. Questo lo si avverte soprattutto nel copiare anche piccoli avvallamenti, salti o drop.
Sulla FM-Bike avremmo però apprezzato un cambio più preciso negli innesti. Per il resto, da questa prima presa di contatto, esce con voti alti. Prezzo? La bici come la vedete in foto, viene venduta a 4700 euro.
Info: www.polini.com