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Ore 19.00, autostrada del Brennero… Siamo in quattro su una Fiat 500L a noleggio. Vi presento gli altri occupanti. Al volante, la giovanissima Eleonora, efficientissima PR di Green Media Lab, agenzia stampa di Bosch eBike Systems Italia. Alla sua destra il collega Roberto, uomo dalla gamba svelta, ciclista di grande esperienza. Alle loro spalle, eccomi qui, con al mio fianco il quarto uomo, l’altro collega Luigi che oggi, dopo una decina d’anni, ha rispolverato il ciclismo, l’amore di gioventù.
Eleonora chiacchiera amabilmente con Roberto di passioni, lavoro, aneddoti. Io sono concentrato a scrivere queste poche righe. Luigi ci ha abbandonato con un sonno profondo dopo pochi secondi dalla partenza. Siamo partiti ieri che eravamo quattro sconosciuti accomunati da un impegno di lavoro; ora l’affiatamento è quello da amici di vecchia data. Del resto, si sa, far fatica assieme crea il miglior spirito di squadra possibile. Ebbene si… Di fatica oggi, nonostante tutto, ne abbiamo fatta, ma ridendo, scherzando, giocando.
Alle nostre spalle ci lasciamo infatti la fantastica cornice delle Dolomiti che ha accolto il Sellaronda Day, una giornata durante la quale i quattro passi dolomitici che circondano il gruppo del Sella (Sella, Pordoi, Corvara, Gardena) sono stati chiusi al traffico per sette ore, lasciando i loro 58 km di strada percorribili solo a bordo di una bici. Muscolare o elettrica, poco importava: l’importante era pedalare tutti assieme.
Ed ecco allora che grazie a Bosch ebike Systems Italia, che da tre anni ha stretto una profonda e vincente partnership con Val Gardena Active (ente preposto alla promozione del turismo “attivo” estivo nella valle), ci siamo anche noi, quattro amici in 500. A disposizione un bel parco bici, comprese tre anteprime: i tandem Moustache, con motore Bosch Performance Line CX con dual battery technology.
Ovviamente i tandem erano i mezzi più curiosi e affascinanti, da un punto di vista di “dinamica” e prestazione sportiva, e anche quelli forse più difficili da condurre sugli stretti tornanti in salita, ma anche sulle ripide discese che si affacciano al di là dei quattro passi.
E visto che tutto quello che ci incuriosisce rappresenta una nuova, e per questo interessante sfida, ecco che abbiamo deciso che il tandem rappresentava il mezzo ideale per Moto.it. A spingere con me su i pedali, l’allenatissimo e simpatico Fabrizio Ravasio.
Per capire una e-bike, per apprezzarne i vantaggi, gustarne la dinamica, capirne la pedalata, l’unico modo è provarla ed è questo quello che consiglio a tutti quelli che non hanno ancora avuto la fortuna di poterlo fare
Per capire una e-bike, per apprezzarne i vantaggi, gustarne la dinamica, capirne la pedalata, l’unico modo è provarla: ed è questo quello che consiglio a tutti coloro che non hanno ancora avuto la fortuna di poterlo fare. Sì, perché una bici elettrica strizza l’occhio a chi vuole fare delle “sgambettate” turistiche, ma anche a chi voglia allenarsi seriamente e duramente: vi permetterà di raggiungere posti per voi inarrivabili, o semplicemente di impiegarci meno tempo per farlo.
Il Sellaronda lo avremmo fatto anche con una bici a spinta muscolare, ma volete mettere, per noi amanti della fatica ma anche della velocità, salire a 20 all’ora spingendo come forsennati? Per di più, con il tandem anche la discesa rappresenta una bella emozione, perché vi garantisco che scendere a oltre 70 km/h stringendo un manubrio vincolato alla sella di Fabrizio che pedalava davanti a me, tutti e due accucciati per essere più aerodinamici spingendo sui pedali, è stato davvero “fighissimo”.
In più di 20.000 ciclisti oggi abbiamo sudato assieme su quei pendii e noi con le nostre e-bike, ma soprattutto con i nostri tandem arancio fluo (gli unici a tentare tale impresa con un tipo di bici così), abbiamo conquistato le simpatie di tutti. Vuoi anche per come ci hanno visto battagliare… Ebbene sì, perché alla fine, anche se doveva essere un’amichevole pedalata tra amici, è andato tutto in “vacca” a pochi minuti dalla partenza dall’hotel, quando “qualcuno” ha esclamato: “L’ultimo paga per tutti”.
Quello che conta è che io e il fedele Fabrizio non abbiamo pagato, ma per cercare di lanciare la volata abbiamo dato fondo non solo a tutta la nostra riserva energetica, ma anche a quella delle bici: a tre chilometri dall’arrivo, infatti, il nostro tandem ci ha privato di ogni assistenza elettrica… Abbiamo perso per un soffio. Ma chi se ne frega. Abbiamo vinto tre tappe su quattro, contro la fortissima coppia Iader-Federica. E poi quello che conta è che tutti si ricorderanno di tre tandem lanciati a tutta velocità, guidati con manovre azzardate, degne del Giro.
E ora, con il tipico dolore da “sellino” di chi ha pedalato per ore, e con qualche nuovo dolore muscolare, "salvo" questo articolo, spengo il pc e mi godo la compagnia dei nuovi compagni di fatica e avventura. Sempre che non crolli anch'io come l’amico Luigi…
Ringraziamo i compagni d’auto e Bosch eBike (nella persona di Federica Cudini), Christian, Christina, Hermann, Iader, Luca