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Gli appassionati di MTB, quelli abituati a pedalare anche in salita, se lo sono chiesti e se lo chiedono continuamente: “Ma le Mountainbike elettriche come vanno?”; “Hanno senso o no?”; “Sono vere bici?” E così via. Ecco perché abbiamo messo a confronto, sullo stesso percorso, una MTB muscolare con una bicicletta elettrica con le medesime caratteristiche, per vedere l’effetto che fa. L’idea è questa: lo stesso tracciato è stato fatto due volte, un giorno con la MTB tradizionale, e quello successivo con quella elettrica, quindi nelle medesime condizioni climatiche e fisiche, analizzando il tempo impiegato, i battiti cardiaci, il modo di pedalare, il comportamento. Con questa comparativa non si vuol sostenere che una bici sia più meno meglio di un’altra - questa è una valutazione personale - ma mettere a confronto punti forti e deboli: ciascuno poi, trarrà le sue conclusioni.
Per questa comparativa la Giant,nota azienda fondata nel 1972, ci ha fornito due biciclette di altissimo livello: la Reign Advanced 0 (muscolare) e la Trance E+ SX0 Pro (elettrica).
Due biciclette “Full”, quindi con sospensione anteriore e posteriore, perfino eccessive per il giro effettuato (solitamente lo faccio con la mia “front”, una MTB ammortizzata solo all’anteriore); in ogni caso, sono due mezzi assolutamente comparabili tra di loro per prezzo e destinazioni, quindi perfette per la nostra prova.
Per entrambe le bici, Giant non dichiara il peso. “Quanto pesa una bicicletta? - si legge nella scheda tecnica pubblicato sul sito ufficiale - E’ una domanda che ci viene posta sovente. Non ci sono standard produttivi capaci di rispondere con esattezza dando indicazione sul peso delle biciclette. Esistono variazioni di peso in base alla taglia, alla composizione del telaio, alle finiture e alla componentistica. Giant ritiene che il consumatore finale debba informarsi direttamente dal suo rivenditore autorizzato di fiducia. Solo così saprà qual è il peso reale della sua bicicletta”.
La Reign Advanced 0 è una bici da 7.399 euro (prezzo dal listino www.giant-bicycles.com) con telaio misto (composito e alluminio), forcella DVO con escursione di 170 mm e ammortizzatore con escursione di 160 mm, ruote da 27,5”, freni a disco da 200 mm anteriore e 180 mm posteriore, gruppo cambio 1x12, sella con comando telescopico.
La Trance E+ SX0 Pro invece costa 5.999 euro, ha telaio in alluminio, forcella FOX con escursione di 160 mm e ammortizzatore con escursione di 140 mm, ruote da 27’5”, freni a disco da 200 mm (anteriore e posteriore), gruppo cambio 1x12, sella con comando telescopico, motore Yamaha con batteria integrata nel tubo obliquo anteriore.
La comparativa è stata effettuata in Liguria, con partenza e arrivo da Noli (SV). Non si tratta di un percorso lungo, tutt’altro, ma completo: in poco più di 23 km e 820 m di dislivello ci sono salite e discese impegnative, passaggi stretti nel bosco, gradini da superare in salita e in discesa, tratti panoramici. Tutti sentieri molto noti agli appassionati: è qui che si svolge la 24 ore di Finale Ligure, famosissima gara sulla distanza. Purtroppo manca il “toboga” di Le Manie: nei giorni in cui ho effettuato la comparativa era, ahimè, chiuso per manutenzione. Una annotazione: fra il percorso effettuato con la muscolare e quello con la elettrica c’è in realtà una differenza di 600 metri - 23,32 km per la muscolare, 22,71 per l’elettrica -, proprio a causa dei lavori di manutenzione del toboga. In pratica, con la muscolare ero arrivato fino all’inizio del toboga, ma quando sono tornato il giorno dopo era stato chiuso anche il pezzettino precedente (300 metri di andata e 300 di ritorno). C’è quindi questa piccola differenza, tuttavia assolutamente ininfluente sul percorso totale.
Pronti, via, e si arriva a una scala da fare a spinta in salita. Con la muscolare non c’è naturalmente nessun problema, considerando il peso contenuto: mentre l’affronto, mi chiedo come sarà superare quel tratto con l’elettrica, decisamente più pesante. In realtà, grazie al bottoncino che aziona il motore per aiutare a spingere la bici quando scendi dalla sella, non c’è alcun problema: questi ed altri ostacoli da affrontare giù dalla sella si superano facilmente. L’unico problema è quando bisogna superare un tratto dovendo alzare di peso l'eBike: in quel caso, la muscolare è ovviamente più maneggevole e facile da gestire.
I primi 2,7 km sono più o meno tutti in salita: con la muscolare ho impiegato 27’20” per fare questo tratto, con una velocità media di 6,1 km/h e una frequenza cardiaca media attorno ai 165 battiti; per fare lo stesso tratto con l’elettrica ho impiegato 8’40” in meno - secondo il GPS Garmin ero in vantaggio di 864 metri - con una media di 140 battiti cardiaci. Una differenza sostanziale. E’ chiaro, che quando arrivi in cima con la muscolare, la soddisfazione, perlomeno la mia, è maggiore, ma con l’elettrica ti godi di più il giro, facendo meno fatica rimani più lucido, affronti certe salite senza patema e senza il cuore in gola.
Il percorso effettuato è così suddiviso: una salita più o meno costante per i primi 6 chilometri, una discesa più o meno costante fino al km 10,5; un’altra salita piuttosto impegnativa fino al km 14; quindi si pedala con regolarità prima della picchiata finale degli ultimi due chilometri.
Quando arrivi in cima con la muscolare, la soddisfazione è maggiore, ma con l’elettrica ti godi di più il giro
Ecco il confronto di alcuni dati: km effettuati circa 23 (come ho spiegato prima, c’è una leggera differenza, di circa 600 metri, tra i due percorsi, totalmente ininfluenti perché in piano e senza alcuna difficoltà); tempo totale impiegato: 2h07’57” (2’h00’17” il tempo effettivo in movimento) con la muscolare, 1h32’37” (1h25’24” effettivo) con l’elettrica; frequenza cardiaca: 159 bpm media e 181 bpm massimo con la muscolare; 139 bpm media e 165 bpm con l'aiuto del motore elettrico; velocità media: 10,9 km/h (11,6 km/h in movimento); 14,7 km/h (16,0 km/h in movimento) con l’eMTB. Quindi la differenza, c’è, eccome.
In questo giro non c’è stato alcun problema causato dalla batteria: io ho usato prevalentemente il secondo livello di assistenza (su cinque), in qualche tratto il terzo, molto raramente quelli più alti e quasi esclusivamente per curiosità; in 1h32’ di utilizzo ho consumato meno del 50% della batteria. E’ chiaro che la distanza percorsa è ridotta (anche se con un buon dislivello): nelle prossime puntate la comparativa sarà fatta su distanze più grandi, e anche la durata della batteria sarà messa più severamente alla prova.