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L'avevamo già visto a EICMA 2018, ma solo in occasione di BikeUp abbiamo potuto provare l'ABS di Bosch per le eBike. Il sistema può essere montato su diversi modelli di bici a pedalata assistita, e di base funziona come quello da anni montato sulle moto. Due sensori registrano la velocità delle ruote, e in caso di un differenziale troppo elevato la centralina allenta per micro-frazioni di secondo la pinza del freno anteriore. In questo modo si evita il ribaltamento e il bloccaggio che inevitabilmente porterebbe a una perdita di aderenza. Grazie all'intervento dell'ABS, la ruota rimane allineata alla direzione della frenata e si evita così la caduta. Da diverse ricerche condotte in Università europee è emerso che circa 7 cadute su 10 sono dovute al bloccaggio della ruota anteriore in fase di frenata. Un dato che, ribaltato, potrebbe portare a supporre che il 70% delle cadute potrebbe essere evitato grazie all'ABS.
Noi abbiamo provato l'ABS Bosch nell'anteprima italiana organizzata a Bergamo durante il BikeUP e lo abbiamo testato sia su asfalto che su ghiaia. Il vantaggio su asfalto è quello di non portare al ribaltamento anche in caso di panic stop, quando, cioè, in situazioni di emergenza, i ciclisti meno esperti azionano i freni con tutta la forza che hanno.
I vantaggi sui fondi con poca aderenza (ghiaia, sabbia, asfalto bagnato) sono ancora più evidenti: anche quando abbiamo frenato con forza sulla ghiaia, l'anteriore non si è scomposto e ha continuato la sua azione di rotolamento pur rallentando; questo permette alla ruota di rimanere in linea evitando la chiusura dello sterzo e la conseguente caduta.
In conclusione, l'ABS Bosch è un passo avanti per la sicurezza in tutti i contesti e per tutti i tipi di ciclisti, ma in particolar modo per i non professionisti che ne beneficeranno soprattutto nelle situazioni più difficili.