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La nuova Lapierre eZesty AM LTD sfida il mercato delle eBike full-suspension proponendosi come una delle bici più leggere e più prestazionali in circolazione. Una eMTB che fa dimenticare di trovarsi in sella ad una bici elettrica, grazie anche al fatto che il suo motore non è direttamente visibile, ma "nascosto" all'interno del telaio. Solo le dimensioni - maggiorate - del tubo obliquo fanno sorgere quelche dubbio. La nuova Lapierre è una enduro con 150 mm di escursione all'anteriore, una componentistica interamente in fibra di carbonio e reggisella idraulico: una novità e un’esclusiva su un’eBike Enduro.
La eZesty è costruita intorno al motore Fazua Evation, che rappresenta un modo assolutamente innovativo di ingenierizzare la propulsione elettrica all'interno di una bicicletta: motore e batteria sono nascosti all’interno del tubo obliquo, e possono essere rimossi entrambi per utilizzare la bici come una MTB tradizionale. In configurazione eBike pesa 18,7 kg, e senza motore 15,5 kg: questo risparmio di 4-6 kg rispetto alle eBike standard si traduce in maggiore velocità e agilità sui sentieri.
Il modello che abbiamo provato ha l'allestimento top di gamma, e ovviamente punta ad ottenere il massimo in termini di leggerezza e prestazioni. Le ruote, il manubrio e anche le guarniture sono in fibra di carbonio, mentre la sospensione è il top della Fox.
Il sistema di trasmissione Sram Eagle offre un cambio affidabile con un ampio range di rapporti. Lavorano bene anche i freni Guide RE, sempre di Sram, con dischi da 200 mm. Il reggisella in fibra di carbonio fa risparmiare sul peso, ma mantiene la solidità strutturale ed è stato impeccabile durante il tempo trascorso in sella. La eZesty, grazie agli pneumatici Maxxis da 2,5" su cerchi larghi da 35 mm, ha un eccellente grip in curva e consente un risparmio sul peso. I cerchi, pure in fibra di carbonio, compensano il peso non sospeso del pacco pignoni d'acciaio.
L'eZesty ha una geometria piuttosto racing oriented. Nico Vouilloz (Mountain Bike Hall of Fame) ha concretizzato le sue più recenti intuizioni in questa bici: 470 mm di reach (L) e un carro corto: 435 mm, grazie al sistema Fazua. In sella la posizione è rilassata e restituisce una sensazione di sicurezza anche durante le discese, sebbene la bici sia più reattiva e con un peso inferiore. L’inclinazione della sella è più verticale, per spostare il baricentro in avanti e caricare di più l’avantreno che beneficia di un reach più lungo e di un’inclinazione dell'angolo di sterzo più "disteso" - 65,5° - che offre ai rider stabilità in velocità, mentre in salita mantiene di una certa manovrabilità nelle curve strette. Funziona bene anche la dinamica delle sospensioni e assieme al motore Fazua dà corpo a una delle eBike più equilibrate provate finora.
Il propulsore Fazua è uno dei più recenti sul mercato. È anche uno dei sistemi più piccoli disponibili per le eBike. I suoi punti di forza sono un peso leggero, una potenza regolare, e una forma che consente ai produttori di integrarlo nei loro progetti di telaio in un modo più semplice e meno invasivo.
Il sistema utilizza una batteria da 252 Wh, che offre ai rider un potenza simile alla modalità eco-trail con un motore Bosch tradizionale: in realtà questo significa che i ciclisti pedalano di più e con meno aiuto del motore. La bici però è più leggera di 4-5 kg, quindi, grazie alla nostra esperienza, possiamo supporre che per un pilota di 90 kg il range sia paragonabile a un sistema tradizionale. Il sistema ha un comando remoto sul manubrio con un design di basso profilo: non c'è nessun display, l’indicazione della batteria è a LED, e c’è anche una spia colorata a indicare la modalità di assistenza selezionata. La ricarica richiede un tempo di circa due ore: le batterie di eZesty sono abbastanza leggere, tanto che si può tranquillamente portarne una di scorta nello zaino durante le uscite più lunghe, anche se con una solo batteria si gode già di un’autonomia maggiore rispetto a quella di una normale eBike.
In pianura il supporto del motore è morbido, e in salita non ti spinge come fa un sistema Bosch, ma semplicemente riduce la fatica, facendo rimanere il ciclista sempre in stato aerobico. Lapierre ha adottato un approccio in relazione a quelli noti, e ha il grande vantaggio di essere molto più divertente degli altri in discesa.
Questa è bicicletta destinata ai biker che amano l'Enduro. Quando la si scarica dalla macchina sembra di avere tra le mani una bici dal peso normale, e infatti può essere usata tranquillamente anche rimuovendo il motore e la batteria, e senza essere troppo penalizzati dal motore. L’abbiamo messa alla prova un po' in diverse situazioni: le montagne intorno a Firenze e alcuni dei sentieri più difficili di Finale Ligure, tra i quali "DH Uomo", un percorso che ogni anno è la discesa finale delle Enduro World Series.
In salita e in sella
Per come si manovra e per come si impostano le linee, sui percorsi di trasferimento e sulle salite questa bici è molto simile a una normale, ma grazie a questo tipo di motore si può scalare molto più a lungo riducendo lo sforzo: non si può dire che offra una velocità media significativamente più alta, come dà un motore eBike tradizionale, ma le salite risultano più facili, ed è molto meno innaturale nell'erogazione dell'assistenza. Questo mette la guida più nelle mani del rider, i percorsi tecnici saranno quindi scelti in base all'abilità del pilota, e calibrati quasi come se dovessero essere affrontati con una bici tradizionale.
Da notare che c’è una perdita di trazione minore con questo sistema, e abbiamo anche calcolato una cadenza di circa 70 giri/min per la pedalata ideale.
In piano è molto più facile superare il limite di 25 km/h rispetto a bici che montano un motore Bosch o Shimano, e la resistenza nella pedalata è incredibilmente bassa. Combinato al peso più leggero del sistema, significa che il Fazua diventa impercettibile quando si pedala oltre 25km/h. In salita invece ha un comportamento molto fluido nell'impostare le curve proprio grazie al peso contenuto che non penalizza il comportamento dinamico nei cambi di direzione.
Discesa
Il downhill è dove la eZesty sembra mostrare maggiormente il suo vantaggio in termini di pesantezza. L'eBike è stabile, ma non perde nulla in termini di agilità. Nei salti la ruota posteriore segue bene ed è più sensibile agli input del rider, e non dà la sensazione di sgusciarti da sotto le gambe. Nelle frenate più incisive la bici non subisce un grosso trasfermento di carico, ed è quindi più facile mantenere l’equilibrio. Il peso ridotto favorisce anche il comportamento delle sospensioni, che sono più reattive e sensibili.
Su fondi con molte rocce ci siamo trovati a rimbalzare meno rispetto a una normale eBike da Enduro, e anche quando si perde l'equilibrio ci si "salva" con più facilità. Quello che poi colpisce, nelle discese più impegnative soprattutto, è quanto sia agile, caratteristica che non ci costringe ad anticipare le traiettorie come invece si deve fare con le bici di un certo peso (superiori a 22 kg).
Abbiamo passato un po’ di tempo a discutere delle caratteristiche della bici facendo un giro con il marketing manager di Lapierre, Vincent Julliot, il quale ci ha detto che Nico Voullioz ha trascorso molto tempo a progettare l'eBike pensando proprio alle situazioni più estreme.
Questa bici ha lo scopo di fornire le stesse sensazioni di guida di una MTB tradizionale, ma di farlo con una bicicletta elettrica. La eZesty ha abbastanza fascino e potenza da far vacillare anche i più convinti detrattori delle eBike: al contrario, invece, è una bici che non è adatta a quelli che si aspettano di salire in sella e scalare una montagna senza versare nemmeno una goccia di sudore. Questa è una bici pensata per chi vuole fare Enduro anche impegnativo e veloce, ma che in salita non vuole morire di fatica.
Lapierre ha creato un prodotto d’eccellenza. La scelta del motore Fazua ha creato una situazione dove, una volta adattatisi al diverso stile di assistenza, si sale in sella più spesso e più volentieri. Le eBike leggere in discesa sono divertenti mentre in sella a quelle pesanti si ha la sensazione di guidare un camion attraverso un muro. Ma adesso, una volta entrati nel mondo che ti apre eZesty, questa divisione non esiste più, e ricercare le sensazioni date da motori pesanti non sembra avere più alcun senso.
Guidare questa eBike è un po’ come la prima volta che si usano le dita per fare lo zoom alle foto sul telefono: funziona benissimo e non vuoi più tornare indietro. In salita il sistema Fazua riduce la fatica, ma sei sempre tu a conquistare la cima, e in discesa è divertente e intuitiva. Il costo è certamente elevato, 7.500 euro, ma la bici li vale tutti. Tecnologia e qualità sono al top, e ci sentiamo di affermare che la Lapierre eZesty è il punto di partenza per la prossima generazione di eMTB.
La Lapierre eZesty è il punto di partenza per la prossima generazione di eMTB
Telaio: NEW eZesty AM FULL CARBON ULTIMATE 150 mm travel, BOOST, METRIC, THRU AXLE
Forcella: FOX 36 FLOAT FACTORY KASHIMA BOOST 15x110 escursione 160 mm
Attacco manubrio: Specialized Trail 50 mm
Manubrio: RACE FACE SIXC CARBON 20x785 mm
Freni: SRAM GUIDE RE
Cambio: Sram XO Eagle 12v
Comandi: EAGLE MATCH MAKER SINGLE CLICK 12SPD
Pacco pignoni: PG1230 EAGLE 11-50 12SPD
Guarnitura: FSA CARBON e-Bike ISIS 170MM w/SRAM XSYNC II 32T RING
Ruote: LP e AM+ CARBON 584x33 BOOST, TUBELESS READY
Copertoni: NEW MAXXIS HIGH ROLLER II WIDE TRAIL 27,5x2,5 3C
Sella e reggisella: LP CARBON DROPPER 125(M), 150 (L, XL); Lapierre CRMO by Velo
Interfaccia: Fazua, comando al manubrio
Carica: FAZUA CHARGER 2A con Rosenberger plug;
Peso: 18.5 kg (taglia M)