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Di per sé i due mezzi a tre ruote presentati da Honda non sono una rivoluzione. Due ruote posteriori e un grande vano di carico con pianale ribassato sono gli ingredienti per un mezzo che non stupisce se non per le potenzialità in ambito commerciale e delivery. Ma, d'altra parte, è esattamente questo lo scopo dietro a questo progetto. L'innovazione è quasi più ideologica che tecnologica. Infatti che sia spinto da un motore elettrico è una logica conseguenza della funzione mentre ad essere nuovo è invece il sistema di batterie adottato: parliamo dell'"Honda Mobile Power Pack"
Da tempo si parla di swapping, cioè scambio di batterie. Quando il mio veicolo va in "riserva" posso andare da un equivalente futuristico del benzinaio e invece di ricaricare la batteria, lasciare quella scarica e sostituirla con una carica. E' una soluzione che si ventilava con entusiasmo fino un paio d'anni fa, quando la tecnologia delle batterie sembrava irrimediabilmente insufficiente per soddisfare le necessità della mobilità. In pochi mesi però si è capito che la capacità delle batterie e i tempi di ricarica avrebbero di gran lunga battuto (in termini di costi e di evoluzione) qualunque infrastruttura necessaria per creare una rete di swapping.
Con due eccezioni però. Lo swapping può avere successo in ambiti molto circoscritti (come ad esempio campus universitari o piccole isole turistiche) oppure applicato agli scooter, a condizione però che si crei uno standard molto diffuso.
Ed ecco che torniamo ai nostri Honda Gyro. Questi due mezzi sono tra i primi ad usare lo standard "Honda Mobile Power Pack" un formato - nel vero e proprio senso della parola - di batteria destinato a diventare standard in diversi mezzi prodotti dalla Casa di Hamamatsu. Facendo poi un passo avanti sono tante le voci che identificano nell'"Honda Mobile Power Pack" la base di partenza su cui verrà creato il tanto atteso standard di batteria condiviso dalle quattro sorelle giapponesi (Honda, Yamaha, Suzuki e Kawasaki).
Da qui l'importanza di un concreto passo in questa direzione, da qui l'importanza dei due sipatici tre ruote Gyro.