Micromobilità. Cattolica apre la sperimentazione. Quali altre città seguiranno?

Micromobilità. Cattolica apre la sperimentazione. Quali altre città seguiranno?
Semaforo verde per le amministrazioni comunali interessate a sperimentare sul proprio territorio le diverse forme di micromobilità elettrica: a Cattolica, il ministro Toninelli ha inaugurato la zona riservata ai test dinamici
30 luglio 2019

Cattolica, Milano e Torino; e poi a seguire le altre municipalità che hanno mostrato interesse alla sperimentazione, ad iniziare, come da noi anticipato (vedi qui) da Roma, Bologna, Brescia e Rimini. 

Ma la speranza, ad iniziare da Toninelli che su tale argomento molto si è speso, è che la sperimentazione si allarghi a macchia d’olio a tanti altri Comuni, interessando tutta la Penisola ed in particolare il centro-sud, al momento piuttosto tiepido nel mostrare interesse all’argomento. In ogni caso, finalmente si parte: il ministro Toninelli, a sottolineare l’importanza dell’evento, si è recato di persona a Cattolica, per dare l’avvio al progetto sulla micromobilità elettrica.

La locale Amministrazione ha deciso di divenire Comune sperimentatore, come previsto dal Decreto, perché la micromobilità elettrica sia subito realtà: è stato chiesto agli uffici di completare nel più breve tempo possibile l’iter burocratico, in modo da avviare già questa estate la sperimentazione.

Il Decreto, ricordiamo, prevede una durata minima di 12 e massima di 24 mesi per i test, con l’obiettivo di arrivare ad uno standard vicino al modello di riferimento, quello spagnolo, che incentiva gli spostamenti ecologici, silenziosi ed agili, apprezzati da giovani e lavoratori.

Nei Comuni che avvieranno la sperimentazione saranno previsti percorsi specifici per monopattini con motore, segway (monopattini con due ruote parallele), monowheel (a ruota singola) e hoverboard (piattaforma con due ruote); il decreto prevede che nelle aree pedonali si potranno usare tutte e quattro le tipologie di mezzi, senza però varcare la soglia dei 6 km/h; monopattini e segway hanno accesso anche sui percorsi ciclo-pedonali, piste ciclabili e “zone 30“, ma limitando la loro velocità a 20 km/h.

Al momento non è previsto obbligo di casco, di contrassegno d’identificazione (targa) o di assicurazione, mentre sarà inderogabile l’impiego di bretelle o giubbotto riflettente, abbinato alle luci del veicolo, per circolare nelle ore serali e prima del sorgere del sole; attenzione soprattutto all’obbligo della maggiore età per la guida di tali dispositivi o, se minorenni, comunque del possesso almeno di patentino AM.

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