Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su [email protected]
Due giorni fa, un comunicato stampa del Ministero dei Trasporti annunciava che il tanto atteso decreto attuativo era finalmente pronto. Il documento che regola la sperimentazione di tutti quei mezzi definiti come "micromobilità" ancora non si vede, ma ilsole24ore.com rivela dettagli che, quando confermati, tracciano linee ben definite, all'interno delle quali i Comuni potranno muoversi per regolamentare - sempre in via sperimentale - la circolazione di monopattini elettrici, hoverboard, segway, monowheel.
Già sulle caratteristiche dei mezzi ci sono specifiche precise: dovranno essere dotati di marchio CE, e la conduzione potrà avvenire esclusivamente in posizione eretta, ovvero in piedi.
Due sono le discriminanti per decidere dove è permessa e dove invece è vietata la circolazione dei diversi veicoli. La prima è la velocità di 6 km/h: solo i mezzi che circolano sotto questo limite potranno accedere alle aree pedonali. La seconda è la presenza o meno di manubrio: monopattini e segway, infatti, potranno circolare anche sulle piste ciclabili e nelle strade con velocità limitata a
30 km/h. A hoverboard e monoweel è vietato invece viaggiare al di fuori delle aree pedonali e a velocità superiori ai 6 km/h.
Ricapitolando per maggiore chiarezza:
Per guidare i mezzi definiti di micromobilità bisognerà essere maggiorenni, o, se minorenni, essere in possesso della patente "AM".
In nessun caso sarà permesso trasportare passeggeri o viaggiare mezz'ora dopo il tramonto, o in condizioni di scarsa visibilità.
I comuni che vorranno aderire alla sperimentazione dovranno adattare le aree urbane in cui sarà concessa la circolazione installando apposita segnaletica, prevedendo peraltro parcheggi dedicati. Nel caso in cui si decida di concedere licenze per il noleggio in sharing sarà obbligatoria l'assicurazione.