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Con 28 voti favorevoli e 12 contrari è stato approvato ieri dal Consiglio comunale di Milano il Piano Aria e clima (PAC). Un piano di battaglia per combattere le emissioni e più in generale i cambiamenti climatici. Il documento fissa strategie e obiettivi nell'arco del periodo 2021-2050.
Il Piano è suddiviso in cinque ambiti : Salute, Connessione e accessibilità, Energia, Adattamento ai cambiamenti climatici, Consapevolezza. Ogni ambito si combina agli altri per realizzare concretamente azioni volte a migliorare la qualità della vita in città: "dall'abbattimento delle emissioni inquinanti - si legge nel comunicato di Palazzo Marino - al raggiungimento della neutralità carbonica, passando per il contenimento dei rischi legati al cambiamento climatico, la valorizzazione dell'economia circolare e sostenibile sino all'adozione di stili di vita consapevoli e responsabili. Azioni sistemiche e sinergiche rivolte a tutti i cittadini con una particolare attenzione a chi è più fragile per età, situazione socio-economica e stato di salute".
Diversi saranno gli interventi che riguarderanno la mobilità a partire dalla concezione di Milano come una città sempre più città ciclo-pedonale, una città a 30 km all'ora, che limiti in maniera sostanziale il traffico veicolare a favore di mobilità dolce e a zero emissioni. Le auto più inquinanti non potranno più circolare e già a partire da ottobre 2022 verranno gradualmente esclusi dall'accesso in città i diesel Euro 5. Lo scopo è quello di ridurre le emissioni di CO2 sino al 45% entro il 2030 e per ottenere un risultato simile è necessario intervenire non solo sul fronte trasporti ma anche dando avvio alla riqualificazione energetica degli edifici del patrimonio pubblico, a cominciare dal progetto pilota che prevede la graduale installazione di oltre 60mila mq di pannelli fotovoltaici pari a 10MW a copertura dei consumi energetici dell'Amministrazione in scuole, case popolari e uffici pubblici.
Milano sarà una città sempre più verde grazie all'implementazione di progetti già in corso come ForestaMI (già 280mila alberi piantati) e all'avvio di nuove attività per sostenere la realizzazione di tetti e pareti verdi in città. "Inoltre - si legge - è prevista anche la depavimentazione di aree oggi adibite a parcheggio, quali ad esempio i parterre alberati dei viali cittadini, che dovranno diventare spazi verdi e fruibili, in grado di favorire il raffrescamento della città e l'assorbimento delle acque piovane sulla scia di quanto sta avvenendo con la riqualificazione di via Pacini".
Anche School oasis verrà concretizzato in tempi rapidi. Il progetto prevede la rigenerazione degli spazi esterni delle scuole e la creazione di aree verdi attrezzate in grado di accogliere studenti e residenti dopo gli orari di lezione, coinvolgendo almeno una scuola per ogni municipio entro il 2030. Più in generale, per le aree sensibili, limitrofe a scuole e ospedali si dovrà favorire l'accesso privilegiato a pedoni, bici e monopattini sino a divenire vere e proprie Zone 30"; nel contempo verranno create ampie zone a traffico limitato in ogni quartiere.
"Grazie all'approvazione definitiva del PAC da parte del Consiglio comunale – commenta l'assessora all'Ambiente e Verde, Elena Grandi – ora l'Amministrazione, gli operatori economici e sociali, i cittadini e le cittadine hanno a disposizione uno strumento fondamentale per pianificare, indirizzare e attuare un modello di sviluppo urbano sempre più resiliente e verde, che porti Milano a essere una città carbon neutral nel 2050 così come indicato dalle direttive europee e a rispettare i limiti dei livelli di inquinanti che l'OMS ha da qualche mese reso più stringenti. Si tratta quindi di azioni non più procrastinabili. Azioni richieste con forza anche dalla cittadinanza che ha contribuito in maniera sostanziale alla messa a punto del documento".
"Nel PAC – prosegue l'assessora – sono indicate, e sottoposte a verifiche temporali, le azioni e gli interventi che dovranno vedere attuazione in vista di una città sempre più sostenibile, verde, accogliente, inclusiva. Azioni che andranno ad incidere positivamente anche sui regolamenti e sui piani della mobilità e di governo del territorio. Il piano, unitamente alle risorse di cui potremo disporre attraverso i finanziamenti del PNRR, sarà lo strumento con cui Milano potrà vincere la grande sfida che abbiamo di fronte, quella di fare della nostra città un modello per la transizione ecologica".