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L'Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale lancia l'allarme monopattini elettrici. Con la bella stagione i monopattini elettrici hanno registrato vendite record e anche i servizi in sharing sono aumentati esponenzialmente. Nei mesi di giugno e luglio si sono verificati un numero crescente di incidenti alcuni dei quali molto gravi. L’Osservatorio Monopattini dell'ASAPS, che registra solo i sinistri più gravi, su segnalazione dei referenti sul territorio e da notizie stampa, ha archiviato ben 43 incidenti.
Ad aggravare la situazione è la dinamica dei sinistri che è legata a comportamenti particolarmente gravi alla guida e in alcuni casi gli utilizzatori erano anche sotto effetto di sostanze alcoliche. La causa principale è la più completa inosservanza del Codice della Strada e anche delle più basilari norme di prudenza e buon senso. Dalle cronache e dai verbali si registrano casi di monopattini in contromano, oppure trainati da altri veicoli o che addirittura trainano altri mezzi. C'è anche chi passa con il rosso o chi circola in due su un monopattino.
L’aumento esponenziale di sinistri riguarda soprattutto le due grandi metropoli, Roma e Milano e le tre regioni dove oggi si registra il maggior numero di sinistri sono Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna, anche per il massiccio utilizzo di monopattini in sharing. Nei 43 incidenti del bimestre estivo in esame, post “lock-down” per l’emergenza Covid-19, si è avuto il primo incidente mortale a Budrio (BO), dove un 60enne si è scontrato con un auto nei pressi di una rotonda, mentre sei sono le persone ricoverate in prognosi riservata di cui due ragazzini di 7 anni. A Roma un 83enne ha perso il controllo del monopattino (forse truccato) ed è caduto rovinosamente a terra; a Trento un 30enne, che pare volesse attraversare la tangenziale si è scontrato con un'auto; a Milano il 17 luglio scorso un grave scontro tra il monopattino condotto da una donna di 31 anni e un furgone ed anche in questo caso all’origine pare ci sia una mancata precedenza; a Lainate (Como) due ragazzine di 15 anni, senza casco e che percorrevano in due la strada contromano si sono scontrate con un’auto. Questi sono solo esempi di quello che è un sintomatico diffondersi di comportamenti pericolosi.
“La situazione della micromobilità elettrica va seguita e monitorata attentamente - ricorda il Presidente ASAPS Giordano Biserni - perché, se da un lato occorre valutare i benefici in materia ambientale e di spostamenti più rapidi lungo i brevi tragitti anche in previsione della riapertura delle scuole a settembre e del minor utilizzo del trasporto pubblico locale, dall’altro occorre ricordare sempre le regole del Codice della Strada a chi utilizza i monopattini, ora equiparati alle biciclette” .
“Lo diciamo da settimane che l’uso del monopattino non è un gioco, e neppure uno strumento da utilizzare su strada con superficialità, come se tutto fosse lecito. I video che girano in rete mostrano comportamenti sconsiderati - prosegue Biserni - al limite della follia, con i mezzi che entrano in tangenziali autostradali o monopattini che trasportano tre persone o trascinano carrozzelle per disabili. Vanno trasmessi in rete ed in televisione i video dei crash-test come in altri paesi europei dove mettono in mostra i danni per chi utilizza in modo sconsiderato il monopattino. Ben vengano le sanzioni, come comunicato in questa settimana da parte delle Polizie Locali di molti capoluoghi che hanno iniziato ad emettere verbali. Un occhio particolare va poi dato alle manomissioni ed alterazioni dei mezzi che permettono di superare i 25 km/h previsti dalla legge. ASAPS vuole proporre anche alcune soluzioni come quella di forme diverse di tariffazione per i monopattini in sharing perché quella “pay for minute”, impone tragitti più veloci con meno spesa per l’utente, ma comportamenti inosservanti delle regole, come il transito su marciapiede, il mancato rispetto delle precedenze o dei semafori rossi. Ed ancora proponiamo una assicurazione obbligatoria per gli utenti che utilizzano il monopattino privato, con formule innovative come alcune compagnie assicurative oggi propongono, controlli tassativi sull’utilizzo del casco per i minorenni e campagne di divulgazione per un utilizzo consigliato anche per i maggiorenni, come avviene sulle piste da sci, dove ormai la quasi totalità degli adulti utilizza il casco senza un obbligo di legge. Ed ancora limitazione della velocità a 20 km/h nelle strade più ad altro rischio e nelle ore serali e notturne".