Il fenomeno dei "rodéos" si sta diffondendo sempre di più anche in pieno centro. Come non bastasse i partecipanti spesso fanno uso di gas esilarante
26 luglio 2020
La storia d'amore tra Parigi e i monopattini elettrici è una di quelle in cui si contano più litigi che idilli. Proprio nei pressi di Montmartre lo scorso giugno ci fu il primo incidente mortale in cui era coinvolto un monopattino. Sono arrivate fatte leggi, adottate restrizioni e regolato più severamente lo sharing, ma ancora le cose non vanno.
L'ultimo bisticcio (se vogliamo continuare con la metafora di coppia) sono i "rodéos" gare illegali su strade pubbliche. Di solito i protagonisti sono piloti più o meno improvvisati a bordi di automobili o in sella a moto. Si svolgono per lo più nelle periferie e quasi sempre di notte.
Cosa c'entrano allora con i monopattini elettrici? C'entrano perché a Parigi si sta diffondendo la "moda" di corse clandestine proprio con i monopattini. Sono più simili alle Alleycat race o a un flash mob; si svolgono in pieno centro, sugli Champs Elysées, e coinvolgono decine e decine di partecipanti.
Con il diffondersi dei monopattini elettrici era inevitabile che lo spirito umano, naturalmente incline alla competizione, finisse per organizzare gare anche su questo mezzo. Molto più difficile era immaginare un modo più sbagliato pericoloso per farlo.
Se però correre nel traffico a 25-30 km/h con mezzi che hanno ruote del diametro di una spanna non bastasse, i partecipanti hanno pensato di aggiungere una difficoltà in più. Infatti come documentato da Le Parisienne e ripreso dal Corriere della Sera, i ragazzi sono sotto l'effetto di gas esilarante. Il protossido di azoto (contenuto nelle bombolette per gonfiare i palloncini o nei sifoni per la panna montata spray) oltre a generare euforia e perdita di inibizioni rallenta i riflessi.
Facile immaginare gli effetti alla guida di un monopattino.