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I monopattini tornano sui tavoli di lavoro del Parlamento in occasione dell'iter che porterà alla riforma del Codice della Strada. Sono stati infatti presentati due disegni di legge con lo scopo di normare con maggior accuratezza e severità la circolazione dei veicoli di micromobilità.
La novità che se introdotta sarebbe più rilevante sarebbe quella dell'obbligo di maggior età per la conduzione dei monopattini elettrici. Questo aprirebbe le porte ovviamente anche a responsabilità legali differenti. In secondo luogo potrebbe diventare obbligatorio l'utilizzo del casco e del giubbotto catarifrangente; anche se questo provvedimento sembra più difficile da mettere in atto. Potrebbe inoltre scattare il divieto di utilizzo dopo il tramonto e si pensa anche di ridurre la velocità massima consentita a 20 km/h. Si sta valutando anche di limitare la circolazione dei monopattini alle sole piste ciclabili e sulle strade urbane con un limite di 30 km/h. Divieto di sosta sui marciapiedi, con possibilità di rimozione forzata.
Un enorme passo avanti sarebbe l'introduzione - ventilata - dell'obbligo di copertura assicurativa. I tassi di incidentalità consiglierebbero fortemente l'adozione di una legge in tal senso. Basta pensare che in caso di incidente, anche solo con un pedone, i danni potrebbero arrivare molto facilmente a decine di migliaia di euro (leggi l'intervista con l'avvocato a riguardo).
L'introduzione di tutte o, più probabilmente, di alcune di queste regole renderà il monopattino un mezzo meno appetibile e forse un po' meno diffuso, ma contribuirà certamente a creare una maggior coscienza nei confronti della potenziale pericolosità dei mezzi di micromobilità, che devono sempre essere guidati con prudenza e nel rispetto del Codice della strada.