Monopattini elettrici, Milano detta le regole per lo sharing

Monopattini elettrici, Milano detta le regole per lo sharing
Il Comune lombardo stabilisce i confini (stringenti) per l'utilizzo dei monopattini in sharing: saranno solo 2.000, parcheggio negli stalli e divieto di circolazione sui marciapiedi. Bandi anche per bici e scooter
30 ottobre 2019

A Milano i monopattini in sharing c'erano già. Poi sono arrivate le norme che regolano la circolazione (e la sperimentazione) dei mezzi elettrici detti di micromobilità. E allora i monopattini in sharing sono scomparsi. Oggi, bando alla mano, il Comune ha stabilito confini ben definiti per organizzare il servizio. A partire dal numero, non potranno circolare più di 2.000 mezzi in sharing e potranno muoversi solo nelle aree pedonali (con velocità limitata a 6 km/h), nelle piste ciclabili, e nelle Zone 30 (purché non ci siano pavé o binari del tram). Vietatissimo salire sui marciapiedi o uscire dalle aree stabilite per la sperimentazione, come ci insegnano le maxi multe dei giorni scorsi.

Un'altra grossa novità sarà la limitazione imposta al free floating, infatti l'inizio e il termine del noleggio dovranno avvenire solo negli appositi stalli, che nella cerchia dei Navigli per esempio sono circa 4.300.
 

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Novità anche per le biciclette in sharing che incassano la fiducia del Comune con altri tre anni di sperimentazione e un ampliamento della flotta totale fino a 16mila tra bici ed eBike. Per quanto riguarda gli scooter, con il nuovo bando, l'autorizzazione a effettuare il servizio è di otto anni e dal 1° gennaio 2020 potranno circolare solo scooter elettrici (oggi le flotte esistenti contano circa 1.470 veicoli suddivisi fra cinque operatori).

Oltre a regole e limitazioni i nuovi bandi inseriscono anche una specie di "tassa per la formazione":  per ogni monopattino o bicicletta in strada i gestori dovranno investire 10 euro all’anno in comunicazione e informazione agli utenti sulle regole di utilizzo e del codice della strada e 100 euro annui per ogni scooter.

“La sharing mobility milanese ha dimostrato di essere efficiente e con questi bandi rinnoviamo i servizi esistenti e li rendiamo ancora più sostenibili grazie al potenziamento delle flotte elettriche - dichiara Marco Granelli, assessore alla Mobilità e Lavori pubblici –. L'esperienza fatta fino a oggi ci insegna che le regole stringenti sono una della chiavi del successo della mobilità condivisa, per questo abbiamo disegnato un quadro di regole che ci consente di avviare e governare la sperimentazione dello sharing anche di veicoli innovativi. Perché il successo continui, senza penalizzare i cittadini e senza creare situazioni di insicurezza o degrado, gestori e utenti devono rispettare le norme esistenti che sono chiare e sufficienti, a partire dal codice della strada, con molto buonsenso e rispetto".