Monopattini, Roma ultima in classifica

Lo studio ha preso in considerazione il numero di operatori attivi nel servizio di sharing dei monopattini, la quantità dei veicoli a disposizione degli utenti ed il numero di noleggi quotidiani, e le mobilità di parcheggio dopo l'uso.

A svettare nel confronto è Parigi, che grazie alle politiche adottate da chi l'amministra ha visto una riduzione del 46% dei parcheggi scorretti, quelli effettuati al di fuori delle zone indicate per la sosta e lo stallo; nel 2019, i parcheggi errati e in violazione delle norme stradali superavano il 50% del totale e nel primo semestre 2022, e malgrado i ben 15.000 veicoli in sharing, la quota dei parcheggi selvaggi è scesa sotto al 4%.

Molto bene anche Londra, che registra un tasso di parcheggio errato di circa il 3%: nella capitale inglese dispone sono in uno un numero ben minore di monopattini in sharing rispetto a Roma e Parigi in proporzione al numero di abitanti, e il basso numero di noleggi quotidiani influisce sulla sosta.

Madrid abbonda di operatori, ben 17, e presenta una proporzione monopattini/abitanti inferiore alle altre città (8.000 veicoli per circa 3,2 milioni di residenti); qui si registra anche un elevato tasso di disagio e parcheggio scorretto (60%), dovuto anche alla non educazione degli utenti.

Dopo il podio, veniamo alle zone basse della classifica, dove troviamo Roma, sul cui territorio operano al momento sette società di sharing (ma il nuovo assetto previsto da Comune li dimezza) per un totale di 14.500 monopattini in circolazione: quasi la stessa quantità di mezzi di Londra, ma concentrati nelle zone centrali, malgrado la Città Eterna abbia un numero di abitanti molto inferiore rispetto alla capitale inglese e sia anche meno estesa.

Nei primi quattro mesi del 2022 nella Capitale si sono registrati oltre 1.650.000 noleggi per un totale di quasi quattro milioni di km percorsi; la maggior parte dei noleggi avviene nella zona centrale, con durata media di dodici minuti e due km percorsi.

A penalizzare Roma è l'elevato tasso di sosta scorretta, che tocca il 69% del totale, che come già denunciato diverse volte avvengono senza rispetto delle regole, mentre anche nella guida si rilevano modalità frequenti in violazione delle più elementari norme del Codice della Strada.